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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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94. AMICI MIEI di Cristina Giacometti

AMICI MIEI
  La storia del cinema è piena di cani, di cavalli e persino scimmie ma i gatti latitano. Più comparsa che protagonista, il gatto  si muove sul set come nella vita: in sordina, sullo sfondo, senza pretese di primo piano, sapendo che tanto l’avrà per dono divino. Fino al 1986 è esistito una specie di Oscar per animali: il  “PATSY”,  acronimo di Picture Animal Top Star of the Year. Malgrado i gatti non abbiano mai molto frequentato i set cinematografici ne sono stati insigniti più volte. Uno dei più premiati è stato Orangey, premiato per “Rhubarb” e per “Colazione da Tiffany”, poi c’è Pyewachet, il siamese che vinse il premio per “Una strega in paradiso” e Syn Cat premiato per “F.B.I. Operazione Gatto”.  Occorre ricordare anche l’abissino Amber di “Il gatto venuto dallo spazio” e il persiano Solomon di “James Bond al servizio sergreto di sua maestà”. Unico caso nella storia del cinema è il riconoscimento, nello stesso anno (1974) dell’Oscar per Art Carney, partner umano di Tonto premiato con il Patsy per il film “Harry e Tonto”. 
Ecco i 10 titoli di film  in cui il gatto è il vero attore protagonista:

UNA STREGA IN PARADISO 1958 regia Richard Quine
COLAZIONE DA TIFFANY 1961 regia Blake Edwards
A 007 DALLA RUSSIA CON AMORE 1963 regia Terence Young
F.B.I. OPERAZIONE GATTO 1965 regia Robert Stevenson
IL LUNGO ADDIO 1973 regia Robert Altman
EFFETTO NOTTE 1973 regia di Francois Truffaut
HARRY E TONTO 1974 regia Paul Mazursky
ALIEN 1979 regia Ridley Scott
BATMAN IL RITORNO 1992 regia di Tim Burton
OGNUNO CERCA IL SUO GATTO 1996 regia Cedric Klapisch

La macchina da presa  ama il gatto, ma il gatto non si presta facilmente alla logica della narrazione. “ Non sono né un amico, né un servo: io sono il Gatto “ gli fa dire Kipling e questo spiega perché l’uomo ha ripiegato sugli effetti speciali: animazione, animatronic, passouno ma si tratta solo di ombre, parvenze della magnifica creatura originaria. Illustri scrittori hanno dedicato pagine dei loro capolavori al gatto: i fratelli Grimm, Perrault, Tasso, Poe, Baudelaire, Eliot, Rostand, Neruda, ma il rapporto con l’uomo non è sempre stato idilliaco. Ora divinizzato, ora messo al rogo, la sua bellezza ed eleganza non ha pari tanto che Leonardo da Vinci lo definì un capolavoro in quanto felino.  Chi non ha avuto un gatto non sa quanto valga un suo sguardo complice o interrogativo, una zampa amichevole, un miao di riconoscimento: è sempre un sollievo avere un micio come distrazione quando si fa il punto sui propri pensieri.
CRISTINA GIACOMETTI

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Brava Cristina! un giusto ed interessante tributo al gatto! Adoro i gatti e la mia "amica del cuore" è Pantofola (nome italianizzato del francese Pantoufle e per noi di casa "Paint")adorabile gatta europea di quasi nove anni. Solo chi vive con i gatti sa quanto amore e partecipazione possono regalare a noi umani...
Grazie anche dell'interessante link!
un abbraccio
Chiara P

Sky RobertAce Latini ha detto...

Quando un gatto ti guarda non sai cosa pensa...ma neanche sai cosa pensare tu. Occhi freddi, curiosi, guardinghi, non ci somigliano se non quando dormono o sbadigliano. Se pensano su di noi, non saranno grandi pensieri, che il loro interesse verso l'essere umano è solo per il calore del nostro corpo, per il cibo che gli diamo e le paarti estreme dei nostri segmenti corporei, come fossero topolini a acchiappare. Forse non ci amano, ma noi amiamo loro e tanto ci basta e gli basta.
Al cinema si fanno desiderare, non vogliono essere manipolati...

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)