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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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260. LA POESIA DORSALE di Roberto Rapaccini


Navigando in Internet sono scivolato nel sito della ‘poesia dorsale’ (clikka qui). Per ‘poesia dorsale’ si intendono delle liriche  che hanno come versi i titoli riportati sui dorsi di libri accatastati. Questa iniziativa lirico-creativa viene poi immortalata in una foto. Protagonista del gesto creativo non è il contenuto del libro, ma la copertina, o, meglio, il contenitore, che normalmente ha solo un ruolo sussidiario e servente. L’ordine fisico dei libri, l’uno sovrapposto all’altro, è casuale, ma l’Arte spesso è casualità ‘intelligente’, ovvero destino guidato da una forza esterna che si impone sull’homo faber che è in ognuno di noi. Alla suggestività dei singoli titoli subentra l’evocatività che risulta dal loro incontro. Il libro, da soggetto del suo isolamento, diviene attributo di un’opera collettiva che è il risultato di un'integrazione trasversale.  L’imprevedibilità accidentale sembra avere una sua logica, soprattutto visiva. La lirica dorsale, ovvero formata dai dorsi dei libri posti accidentalmente, fissata in una foto, diviene immagine, e quindi icona dell'arte figurativa: i generi artistici, corollario di una umana debolezza sistematica, tracimano l’uno nell’altro contaminandosi. La raffinata ed originale idea è di un graphic designer e fotografo, Silvano Belloni, e di una giornalista, Antonella Ottolina. Nasce da un’attenzione per il libro, considerato nella sua totalità comprensiva del contenuto – l’opera letteraria – ed il contenitore (tecnicamente definito il ‘paratesto’) cioè la copertina (la quarta, etc.) e,  soprattutto, il titolo. La 'poesia dorsale' richiede la presenza fisica del libro, ovvero la lirica non può comporsi virtualmente con le informazioni letterarie fornite dai cataloghi oggi online, ma dai dorsi dei libri collocati sugli scaffali. La 'poesia dorsale' è anche una piccola rivincita del libro 'cartaceo' sull’ebook, che non ha la fisicità richiesta. La 'poesia dorsale' mi sembra il risultato del determinismo astratto di una casualità formale. Determinismo, perchè mi piace credere che nulla di creativo si produca per caso; astratto, perchè  il risultato, pur avendo fisicità, è un’astrazione, in quanto trascende la realtà sensibile; della casualità formale, perchè si colloca nell'ambito di gesti  non voluti nè programmati, che si esplicitano e si materializzano nella foto. ROBERTO RAPACCINI


Sito della 'poesia dorsale' - clikka qui 
'Poesie dorsali' - clikka qui
Ugo Antinori ovvero il determinismo astratto della casualità fornmale - clikka qui

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Non conoscevo la poesia dorsale ma da quando ne sono venuta a conoscenza i libri sistemati da anni nelle varie librerie di casa (sono un pò "fissata"!!) hanno cominciato a sussurarmi versi....l'esperienza che ne deriva è molto suggestiva e lascia spazio ad una "interazione" con gli oggetti, casualmente ubicati nelle nostre case, che prendono vita e ci parlano. Già alcuni versi sono pronti per essere "fotografati" e "scritti". Vedo in questa esperienza la contaminazione giusta e positiva tra le varie espressioni dell'arte, dalla vista al pensiero, dallo spazio al tempo. I nostri libri creano arte e ci sussurrano parole. E si prendono la rinvincita su tutto ciò che è impalbabile e virtuale. Con l'occasione serene feste a tutti i lettori del blog! Chiara Passarella

Robertace ha detto...

Pr un lettore i suoi libri sono vivi, infatti molti non amano farseli prestare ma vogliono comprarli. E ogni volta che ci si affaccia alla libreria di casa si precepiscono emozioni vissute ma ancora dinamiche. Così sento di capire quello che dice Chiara, pensando a tale poesia dorsale. Ora che sto per passare all'E-book ho paura di perdere quell'afflato.
Sky

ROBERTO R. ha detto...

Roby, nella poesia dorsale c'è una rivincita del libro 'fisico' sull'ebook.
Roberto

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)