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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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240. …NIENTE A CHE FARE CON NOI… NONNA…di Cristina Spera
La sera prima
della festa di Ognissanti, c’era una
bella atmosfera in casa: la stessa che precedeva ogni domenica, impreziosita
dal fatto che davanti a noi avevamo ben quattro giorni di vacanza. Una volta
iniziate, sarebbero volate via in un baleno, ma quel pomeriggio ci piaceva
pensare che sarebbero state eterne. Questo il
pensiero mio e di Cinzia, compagna di banco e di giochi, mentre prendevamo
posto vicino alla spianatora dove
nonna cominciava ad impastare. Attenta e
concentrata, non parlava mentre stendeva la sfoglia. Il silenzio, quasi
religioso, a cui ci adeguavamo senza capricci, era ritmicamente rotto dallo schiocco
della sfoglia sul matterello. Poi, finito di stendere, avrebbe parlato e
noi…pronte lì ad ascoltarla. “Ai miei tempi, eravamo poveri, ma al dì di oggi…
il nonno portava a casa lo zucchero, lo scioglieva, poi lo faceva raffreddare
sulla pietra di marmo, poi lo tagliava con una coltellina forgiata apposta dal
povero zio Gaetano, in tanti piccoli rombi. Che buone quelle caramelle e che
profumo per tutta la casa!” Così iniziava il racconto della sua vita. Sempre lo
stesso ma ogni volta arricchito da un nuovo particolare che ci faceva conoscere
e sentire e amare chi ci aveva preceduto. Un abbraccio possente a sancire un
patto di alleanza tra noi, ancora in vita, e ‘i nostri morti’ come li chiamavi
tu. Oggi sento più di ieri la tua mancanza e il bisogno di parlare di te ai
miei figli. Faccio un po’ come facevi tu e loro… sanno ascoltare. Peccato però
che questo momento di intimità in cui non solo il ricordo di te, ma la tua
presenza è ancora così viva, sia turbato dallo stridore di mostri, scheletri,
ragnatele, falci, vampiri e zucche che niente hanno a che fare con me. Tanto
meno con te, nonna. CRISTINA SPERA
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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI
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WEBMASTER: Roberto RAPACCINI
A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.
(Carl Gustav Jung)
2 commenti:
Questa dei morti e dei santi non è il ricordo di chi non c'è più, ma l'unione con chi è ancora vivo. Questa la fede, questa la realtà spirituale.
Il nonno che fa le caramelle zuccherate sul marmo è ancora il nonno che ti guarda, ci guarda. Sono tutti i nostri nonni e i nostri amori: tutti nel presente, nessuno nel passato.
I mostri lasciamoli a chi non ha lo sguardo verso il mistero, non il mistero delle anime spettrali, ma di quelle dolci di chi ci abbraccia ancora dall'infinito.
Sky
Bravissima Cristina...che bello.
Come se lo vivesse con te.
E ovviamente d'accordo col finale
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