Quando componenti di band più o meno famose si
incontrano per realizzare musica insieme, creano il cosiddetto
|
TRANSATLANTIC |
“SUPERGRUPPO”. Collaborazioni
tra musicisti vi sono sempre state, ma il periodo storico attuale vede un dinamismo
ed un interagire in tal senso ancor più ricco. Probabilmente il fatto che gli
album abbiano ridotto il loro appeal commerciale obbliga gli artisti ad essere
piùversatili nel loro approccio organizzativo ed esperienziale, riempiendosi
di
|
CHICKENFOOT |
iniziative. Questo non significa cambiare commercialmente stile e immagine,
magari suonando cose del tutto diverse dal proprio genere di appartenenza, ma
spesso vuol dire diversificare la proposta rispetto alla solita, andando ad
approfondire ed affinare le proprie capacità all’interno dello stesso filone. Un musicista che ha un gruppo, lavora sempre
con quegli stessi membri, anche se possono variare produttori e tecnici del
suono; utilizzerà quindi processi compositivi che si attesteranno su una
routine collaudata, e più questa aveva funzionato, più si tenterà di
riprodurla. Talvolta ciò rischia di appiattire le idee, e le soluzioni
innovative appaiono come rischi,
|
SOULFLY |
perciò da accantonare. Invece trovare nuovi
partner di lavoro può trasformarsi in una nuova libertà, costituendo una
opportunità per ricevere stimoli originali. Non è sempre così, a volte si tratta solo di
operazioni commerciali costruite a tavolino, e in questi casi il risultato non
va oltre il prodotto ben confezionato. Altre volte si hanno degli ibridi
davvero interessanti e delle opere che superano il valore di quelle delle band
di provenienza dei singoli artisti. I musicisti possono creare lavori
comunemente chiamati “PROGETTI”. Il progetto appare come una esperienza singola
non riproducibile. Una attività, solista o con altri autori, che compare
accanto all’attività normale dell’artista. Se il progetto è fatto con altri
personaggi famosi ecco il “supergruppo”. E se
|
BLACKCOUNTRYCOMMUNION |
tale progetto ha successo, spesso
esso si trasforma in un gruppo vero proprio, uno a cui l’artista lavorerà in
parallelo alla band di cui già fa parte. Ora si vedono musicisti che hanno
anche ben 4 livelli compositivi in contemporanea: la band di origine, una band
parallela, un progetto solista, un progetto una tantum con gente di varia provenienza.
Di solito una pubblicazione all’anno, e così ogni hanno l’artista sforna un
album. La cosa particolare è che un musicista con questi progetti esplora
modelli diversi di musica. Se con la band di origine egli tende a rimanere
sempre nel genere con cui ha iniziato, con un nuovo progetto prova un altro
genere o rimane nello stesso genere ma cambiando coordinate stilistiche, e non mischia le due ispirazioni; ogni progetto prosegue la propria
|
OSI |
strada
separatamente dal punto di vista del tipo di sound. Il supergruppo non va
scambiato con un lavoro in cui c’è la presenza di ospiti. Anche questa è una
cosa che ormai va di moda. Cantanti o chitarristi famosi partecipano come
semplici strumentisti o anche come compositori in uno o due brani di un album,
e in un album ci possono essere più ospiti anche in una sola song. Ma l’opera
rimane di esclusiva appartenenza dell’artista o della band titolare. In tal
senso funziona la straordinaria band dei tedeschi Avantasia che è il progetto
del cantante germanico Tobias Sammet
degli Edguy, progetto molto particolare, pensato appositamente per la presenza
di numerosi ospiti. Il supergruppo è invece una band che unisce musicisti
famosi in una nuova e diversa entità artistica. Supergruppi famosi sono gli
ASIA (prog-rock) i cui membri provengono daYes/King Crimson/ELP/Buggles (I
|
SYMFONIA |
Buggles composero “VideoKilled the radio star”); i TRANSATLANTIC (prog-rock) i
cui membri vengono da Dream Theater/Spock’sBeard/FlowerKings/Marillion); i
BLACK COUNTRY COMMUNION (Hard Rock) i cui membri vengono da
DeePurple/Bonamassa/DreamTheater/Led Zeppelin(in realtà è il figlio del
batterista Bonham); i CHICKENFOOT (Hard Rock) i cui mebri vengono da Van Halen/
RedHotChilliPepper/Satriani/Hagar; i SYMPHONIA (PowerMetal) i cui membri
vengono da Angra/Stratovarius/Hellowen/SonataArctica. Nelle ultimi miei tre
post ho recensito tre supergruppi che non hanno saputo essere all’altezza dei
gruppi da cui provengono i vari artisti: SOULFLY: La loro essenza è una forte
impronta violenta, dove il thrash viscerale dei brasiliani Sepultura si sposa
con il Black melodico dei BORKNAGAR, dando vita ad una
|
UNISONIC |
band Thrash/Death che
assomiglia più allo stile di Cavalera (Ex-Sepultura) che a quello dei
Borknagar. Senza riuscire a stampare nella memoria pezzi di immediata
assimilabilità come i Sepultura, né a creare atmosfere sulfuree o evocative
come i Borknagar. UNISONIC: Rispetto
alla verve superscoppiettante di Helloween e Gamma Ray da cui provengono, i due
musicisti teutonici qui si calmano un po’, tentando un serioso ma morbido rock,
meno metal di quello che ci si sarebbe aspettato, e così perdendo grinta ma
anche raffinatezza nonostante buoni episodi. Il cantante Kiske (Helloween)
naturalmente salva il disco grazie alla sua splendida voce. OSI:
Il livello compositivo dei gruppi da cui vengono i membri di questo
combo (Dream Theater e Fates Warning), è diametralmente opposto a quello di
questo loro progetto. La complessità lascia il posto alla semplicità, senza
però essere in grado di fornire emozioni forti. Tanto quei gruppi sono
poliedrici quanto questo è povero. I
supergruppi richiamano per i nomi ivi presenti, ma ormai i fan, del metal in
particolare, non ci cascano più. La sostanza non è nel nome e i nuovi
|
ASIA |
assemblaggi possono non proseguire la loro corsa. D’altro canto vi sono
supergruppi estremamente qualitativi e prolifici che fanno la gioia del
pubblico, che, a quel punto, vuole anche che la nuova formazione vada in tour;
cosa non sempre possibile per gli impegni che alcuni musicisti hanno già coi
gruppi di provenienza. Le identità degli
artisti di solito permangono, non ci sono stravolgimenti ed è interessante
seguire l’evoluzione dei loro percorsi artistici. Il mercato, con queste idee
mescolate, diventa maggiormente creativo e la crisi sarà pure di tipo economico
ma non certo produttivo. SKY ROBERTACE
LATINI
Nessun commento:
Posta un commento