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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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169. TORNANDO AL MARE da un'Americana a Venezia
Fra non molto la ruota delle stagioni girerà ancora e
finalmente ritroveremo in estate.
Alcuni hanno già programmato le ferie mentre tutti sognano ad occhi
aperti di passare qualche spensierata giornata nel posto preferito. "Preferisci mare o montagna?" le
persone si chiedono ancora. Sembra che alla maggioranza piaccia più il mare,
specialmente alle donne ed ai bambini. Perché? Amano il sole e la sabbia rovente? Mettere il costume da bagno? Camminare lungo il bagnasciuga? Partecipare alle attività di gruppo? Usare gli occhiali da sole, i cappellucci, i
flip-flop, e la crema solare? Forse sì. Perché tutte queste cose fanno ricordare ciò
che più piace: il venticello che arriva
dal mare, il calore che distende i muscoli, le vele bianche all'orizzonte, la
ninna-nanna delle onde ed i rumori felici, la compagnia degli uccelli marini ed
i pesciolini (ed anche qualche medusa).
Ma soprattutto, credo che la gente ami essere vicina alla fonte. Ama bagnarsi ancora nel brodo salato, nel
liquido amniotico della Terra, quell'elemento essenziale che partorì le prime
cellule nella notte dei tempi. Parliamo di
eoni, di circa 3 miliardi d'anni fa.
Forse su flottanti zattere di pomice, quando il pianeta era coperto di
strani bagni chimici e frustato dai lampi e dal giovane Sole, le prime forme di
vita sono nate. Poi arrivarono le
alghe. Ma la scienza non è ancora in
grado di mostrare come la stessa acqua si formò. Si sa solo che la presenza dell'acqua è stata
riscontrata nel campione minerale più vecchio mai scoperto (2002), un certo tipo
di cristallo di zirconia che risale a 4,38 miliardi d'anni fa. Il Creatore lavora con infinita calma, senza
badare all'orologio. Oggi il 70% della superficie
della Terra è coperto d'acqua. I nostri
stessi corpi la contengono al 60%.
Tuffarsi nel mare è un po’ come andare a casa, come trovarsi, o
perdersi, nel proprio elemento. Nuotiamo,
giochiamo, saltiamo o stiamo fermi nel grembo materno che bacia e abbraccia la
riva. L'acqua, salata o fresca, ci
fortifica, ci guarisce, ci rilassa.
Nella simbologia di tutte le religioni e le culture del mondo l'acqua è uguale
alla vita. Le metafore e gli esempi
della sacralità dell'acqua nelle Scritture sono moltissimi. Ad Istanbul si trova tutt'ora l'antica "Lourdes
dei Bizantini" dedicata alla Madonna Fonte di Vita. Ma non è necessario viaggiare all'estero per
arrivare alla fonte. Volendo, possiamo
sentirci a casa dentro di noi, godendo delle sensazioni di pace e di piacere,
quelle stesse che ci hanno fatto impressionare da piccoli quando andare al mare
voleva dire festa. Forse è abbastanza
solo ricordare come eravamo felici, sdraiati sulla sabbia o impegnati ad
acchiappare la prossima onda col piccolo materassino. Nell'approssimarsi della stagione calda, possiamo
decidere se affrontare ancora il viaggio verso la costa, oppure un'isola,
nonostante il traffico. Forse è meno
stressante andare al mare con i mezzi pubblici come facciamo in tanti qui nel
veneziano. Affolliamo gli autobus ed i
vaporetti con i nostri ombrelli e le borse termali. Chi si reca al mare ha un'aria convinta e
spesso allegra. Nel dialetto veneto la parola
"màre" significa madre. Dalla
prima volta che ho sentito le persone parlare delle loro màri, ho subito capito
la metafora. Colei che dà la vita. La nostra prima culla. E cos'altro ancora? Il mare.
UN’AMERICANA A VENEZIA
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WEBMASTER: Roberto RAPACCINI
A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.
(Carl Gustav Jung)
1 commento:
Si, mi sa che è vero. Io sono maschio e preferisco la montagna. Forse alle donne piace la sicurezza della spiaggia di sabbia calda, col mare a ricordare la culla che ondeggia. Mentre il bosco e i sentieri in pendenza danno il senso della selvaggia avventura. E al mare io costruisco i castelli di sabbia e gli uomini fanno spesso sport, come se la spiaggia dovesse trasformarsi a immagine e somiglianza dell'uomo.
Si l'acqua è simbolo di vita, o di morte, visto che il passaggio nel mar rosso simboleggia il battesimo dove deve morire l'uomo vecchio.
Sky Robertace
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