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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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168. UN UOMO...GIUSTO di Cristina Spera

Sia il vostro parlare
sì, sì; no, no.
Il resto viene dal Maligno.
(Mt. 5, 37.)

Corrado G.
Mangiare la neve; succhiare le stalattiti di ghiaccio; respirare il vento; accarezzare le montagne. Sono solo alcune delle cose che mi ha insegnato. Nel tempo dei sogni  che cominciano a trasformarsi in realtà, Corrado è stato grande maestro. Possente, sicuro. Lo vedo ancora così nitido stagliarsi contro il cielo di febbraio mentre scruta attentamente l’orizzonte. Una mano sopra gli occhi, per coprirsi da quel raggio di luce fredda che fende le nubi; l’altra sulle bacchette ravvicinate e ben piantate sulla neve. E ai piedi? Neanche a dirlo: immancabili gli sci. Più che un mezzo, un prolungamento del corpo, un tutt’uno con le gambe … un’armonia perfetta. Altre volte lo vedo sulle gradinate del Centro Remiero: polo rossa, pantaloni beige e binocolo al collo. “Fuori dall’acqua quella vela! Giù di bolina fino alla Canottieri! Non mollate quel boma! Stringere il vento … avanti … stringere!”. Noi invece, ogni tanto, buttavamo giù la vela, appaiavamo i surf e godendoci il refrigerio dell’acqua, chiacchieravamo delle nostre cose, dei nostri segreti, dei nostri sogni. Il futuro, che spesso aveva gli occhi di qualche ragazzo incrociato con lo sguardo, del quale non conoscevamo neanche il nome, sembrava essere così lontano. Ogni cosa insieme era il semplice pretesto per cantare alla vita, per mostrare l’amore verso il mondo, per lodare il Buon Dio, come lo chiamavi tu. Quel Buon Dio che senza troppi complimenti, ti ha preso in una giornata tersa e ventosa: di quelle che piacevano a te. Gli occhi increduli, asciutti. Neanche una lacrima, non una parola. La commozione si era rannicchiata in gola. Me ne accorsi perché mi prese una sensazione strana, di ‘fiato corto’. Ci tenevamo la mano io e Cristina. Già Cristina: orgoglio della tua vita, pienezza del tuo cuore, luce dei tuoi occhi. Spesso lo facevamo passeggiando e aumentavamo la stretta quando incrociavamo qualcuno che ci piaceva.”Hai visto quello quant’è carino? Somiglia al maestro di sci dello Stelvio. Ricordi? Quanto se la tirava! Ma no, meglio il brasiliano! Se permetti il mio cuore batte solo per lui: Ray-Ban, naso scottato dal sole e dalla neve …”. Lo stesso cuore sembrava essersi improvvisamente fermato, consapevole che quel giorno avrebbe segnato la fine della nostra spensieratezza. E le mani, saldamente strette, sancivano quel patto, la nostra resa alla vita. Oggi la nostalgia è un po’ più forte del solito. Il vento, qui al Centro Remiero, è quello giusto. Lo vedo da come increspa lo specchio dell’acqua, da come piega la riva di canne. Lo sento da come interroga le cime degli alberi, da come mette in vibrazione le corde delle bandiere issate sugli alti pennoni: un tintinnio metallico e regolare  che solo nelle giornate migliori si percepiva. Un vento così … non bastano le braccia. Bisogna contrastarlo con tutto il corpo, affrontarlo con mente lucida. Cristina c’è. Tu ci sei. Ed io … tranquillo … non mollo. CRISTINA SPERA

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Un ritratto nitido da cui traspare un sentimento forte e inesauribile. Dona al lettore la possibilità di conoscere la persona a cui è dedicato lo scritto con la stessa intensità che sarebbe stata possibile in un incontro reale di anima e corpo. Conosco le protagoniste, le ragazze, e a loro va il mio abbraccio insieme ad un "brava" all'autrice dello scritto.
Affettuosamente
Chiara P

Sky ha detto...

Senza conoscere ho potuto gustare lo scritto. Ogni descrizione così fluida di un uomo è un incontro; forse l'ho goduta attraverso le immagini del mio archivio esperenziale di ricordi e di sensazioni, ma ne ho percepito comunque la poesia.
Roberto Latini

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)