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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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277, METALCORE – Quando il corrosivo sembra commerciale di Sky Robertace Latini
Il Metalcore è violento, solitamente d’impatto. Viene
chiamato così il genere musicale che fuse tra loro HardRockPunk e Metal, in
particolare Thrash Metal. I Ritmi sono veloci e i riff taglienti, con voce
gridata. Ma poi negli anni 2000 il metalcore assorbì sempre più momenti
melodici, i quali si riversarono soprattutto nei ritornelli. Ecco, sia gli As I Lay Dying che gli In This Moment, fanno parte di questa scena. Crudezza e ferocia
che si stemperano in ritornelli orecchiabili al limite del commerciale, e in
alcune band ciò diventa fastidiosamente melenso. Non succede ciò ai due gruppi
statunitensi appena citati che appaiono di valore e ben in grado di scrivere
brani compatti. Il primo è ben al dentro nel genere: macina riff e potenza con
ritornelli si melodici, ma che riescono a mantenere pathos e tiro. Nel 2012 il
loro disco “AWAKENED” è stata una conferma di durezza nonostante la loro fede
cristiana. Il secondo, dalla voce poderosa femminile, con “BLOOD”, sempre 2012,
ha mutato un po’ pelle con un distacco parziale dal metalcore, aggiungendo del
metal alternativo e del gothic con grande maestria, sebbene alcuni pezzi minori
troppo nella media. L’accusa di fare del metal commerciale per via di inserti
melodici un po’ più orecchiabili del normale (vicini al pop), è nel metalcore
sicuramente un rischio compositivo forte, che può abbassare il valore del
songwriting, ci vuole quindi gente ispirata per non cadere nella trappola della
banalità. Questo però è il punto di vista del patito di metal. Credo che la
cosa vada vista in maniera più ampia, perché è un discorso particolare; infatti
se il metallaro è abituato ai suoni più estremi, non è così per gli altri
appassionati di musica. Che voglio dire, che per chi non ama il metal, il
metalcore è comunque, dal punto di vista sonoro, molto rude e cattivo, e non
bastano i momenti orecchiabili ad ammorbidirne la percezione; tale lato morbido
è percepito con fastidio solo da chi è un metaller. Che il pubblico sia ormai
abituato al suono pesante lo dimostra il fatto che il Metalcore venga
considerato commerciale, almeno negli U.S.A., dove il genere è entrato anche
nel mainstream mediatico. Questo non significa che la parola “metalcore” non
faccia storcere preventivamente il naso ai puristi del metal. Quando ci si
approccia al metalcore, si ha sempre paura della delusione. Pare perdersi la
spinta rock quando l’aria melodica che entra esagera il lato zuccheroso;
fortuna che i gruppi di sufficiente livello artistico esistono e sanno
svicolare dall’errore. Essi riescono a costruire melodie ottime nei momenti
giusti e con la giusta verve, rispetto al contesto sonoro realizzato. Possiamo
concludere che se il corrosivo sembra commerciale è perché l’educazione
musicale si è espansa. I giovani amano cose che nei settanta e ottanta in
Italia venivano considerate solo rumore; una percentuale di persone che la
pensano ancora così esiste, ma anche nelle mode troviamo zone di suoni rock,
addirittura metal talvolta, una volta riempite da superficiale musica leggera o
liscio. SKY ROBERTACE LATINI
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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.
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