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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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306. NONNA MOSES da un'Americana a Venezia
Ha
cominciato a dipingere con dedizione quando aveva circa 79 anni, e questo solo
perché l'artrite alle mani non le permetteva più di creare con ago e filo di
lana. Era una donna di campagna, una che
aveva lavorato sin da ragazzina, sia nello stato di New York dove era nata nel
1860, sia in Virginia dove era andata a lavorare la terra con l'uomo sposato
quando a 27 anni. Ha dato luce a dieci
bambini di cui ne sono sopravissuti soltanto cinque. Da giovane, Anna Mary non ha potuto studiare
in modo continuativo e non ha mai seguito un corso d'arte. Autodidatta, da anziana ha dipinto il suo
primo quadro usando le pitture da parete.
Alle scene di neve, ha persino aggiunto il "glitter," quella
polvere luccicante che si usa per decorare gli addobbi. La signora abitava nel paesino di Hoosick Falls
(cascate) lungo la Hoosick River (fiume) nella Hoosick Valley (valle) nello
stato di New York quando iniziò la sua carriera da pittrice di folk art, cioè, di "arte
primitiva." Se non avesse fatto
l'artista, disse, avrebbe allevato i polli.
Dipingeva dentro una stanza da lavoro che già conteneva una vecchia
tavola di cucina, senza cavalletto. Vendeva
i suoi primi quadri alla County Fair (fiera della contea) e ai mercatini, assieme
alla marmellata e ai cetrioli fatti in casa.
Amava dipingere le colline e i campi, le vecchie case e i laghetti, i
fiumi e i ponti coperti, e i contadini e gli animali nelle fattorie. I suoi quadri catturavano le stagioni e lo
spirito della campagna. Uno dei suoi
quadri si chiama "Hoosick Valley (Dalla finestra)," una scena
incorniciata dalle tende bianche di casa sua.
I suoi soggetti erano sempre tipici della sua epoca. Dipinse le persone mentre sbucciavano il
granoturco con le mani e facevano il sapone, le candele, e la apple butter (la scura conserva di mela). Si vede anche la comunità impegnata a fare lo
sciroppo d'acero, e le donne che assieme fanno una tipica coperta a toppe che
si chiama quilt. Qualche donna nordamericana continua ancora la
tradizione del quilting bee, cioè, il
trovarsi in gruppo per condividere un solo progetto di quilt. La Signora Moses dipingeva
i fedeli e le loro feste, il vecchio modo di festeggiare il Natale,
Thanksgiving, e Halloween. Creava
ritratti semplici ma eloquenti di quell'America che formava la sua realtà, una
realtà per cui molte persone oggi provano nostalgia. L'artista contadina è stata scoperta da un
ingegnere civile di nome Louis Caldor che ha comprato qualche dipinto e poi le
ha fornito dei materiali artistici. In
quel periodo, lei non chiedeva più di $8 per un quadro. Finalmente, grazie a Caldor, i suoi quadri sono
stati esibiti dal padrone della Galerie Saint Etienne a New York City che l'ha
ospitata da allora in poi. Il titolo della
prima mostra è stato "What a Farm Wife Painted," cioè, "Ciò che
ha pitturato una moglie di fattoria."
La personalità e il modo diretto e amabile di comunicare sono state le sue
carte vincenti. Diceva, "Pitturare
non è la cosa importante: la cosa
importante è di rimanere impegnati."
Durante una mostra nei grandi magazzini Gimbel's, sempre a New York City
quello stesso anno, la signora Moses è stata molto apprezzata dal
pubblico. Con il nuovo appellativo di
"Grandma" (Nonna) Moses, è diventata una superstar negli USA, e per
il resto della sua vita, una leggenda vivente.
Durante la Guerra Fredda, il suo lavoro è stato una diversione dalle
tensioni create dalla costante minaccia di guerra atomica. Poi, la sua vita è stata la prova che non è mai
troppo tardi per iniziare qualcosa di nuovo.
Dopo molte mostre, e sempre più quotata, "Grandma" Moses è
stata onorata dai big. E' divenuta soggetto
di libri. Nel 1953 è apparsa sulla
copertina della rivista Time ed è
stata ospite sullo show televisivo di Edward R. Murrow nel 1956. E' morta nel 1961, all'età di 101. Oggi ciascun dei suoi 1.600 quadri ha valore
notevole. La sua arte primitiva è l'icona
di un modo di vivere e di essere, che sembra irrepetibile per la sua forte
semplicità. Disse una volta, nel suo
modo sincero, "Guardo indietro sulla mia vita come ad una giornata di
lavoro; il lavoro è stato fatto, e ne sono soddisfatta." UN’AMERICANA A
VENEZIA
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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.
(Carl Gustav Jung)
1 commento:
Bellissima storia ...ho 65 anni ,ho cominciato a dipingere ad acquerello due anni fa durante la quarantena a Londra e non ho smesso ora forma parte de la mia vita ,ci sono già 320 dipinti realizzati di maniera autodidatta con le mie conoscenze dal liceo e attaccamento alle arti dai 12 anni .
Gerardina Dicillo
@geridillo_art
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