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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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589. I QUAKER, ASCOLTANDO LA PICCOLA VOCE DENTRO da un'Americana a Venezia
Un'amica sta per aiutare una
donna attiva nella sua chiesa ad entrare in un appartamento per anziani.
E' perplessa, dice, perché l'anziana le era sembrata incline ad alti valori
spirituali, ma davanti al trasloco è andata in crisi. Non vuole che le
sue troppe cose, stipate nella casa, finiscano nelle mani di sconosciuti,
bisognosi o no. L'amica mi chiede se non c'è un disconnnect, "scollegamento", fra la religiosità della
donna e il suo atteggiamento. Ho risposto che per me il problema è molto
più grande. C'è sempre stato un varco fra quello che fanno quasi tutti i
frequentatori delle chiese e ciò che insegnava Cristo. Negli USA, ad
esempio, fra "buoni cristiani" passa per normale non solo l'avidità,
ma anche il lancio di bombe su civili stranieri. Avevo risposto senza
esitare, "Solo i Quaker hanno capito qualcosa." Che sorpresa,
perché non penso a loro da una vita! I Quaccheri, in verità la Società
Religiosa degli Amici (Religious Society
of Friends), sono fra quelli che in passato venivano esentati dal servizio
militare in tempi di naia. Sono conosciuti per la loro dedizione alla
pace e alla giustizia sociale. Erano i primi abolizionisti della
schiavitù negli USA. Alcuni Quaker rifiutano di pagare le tasse se
esiste la possibilità che i soldi possano sostenere azioni militari. La
setta ha vinto un Nobel nel 1947 per il loro lavoro, per l'assistenza offerta
alle vittime di guerra e di fame. Il nome Quaker, che significa
"coloro che tremano", nasce in una corte inglese nella seconda metà
del '600, agli inizi della nuova setta fondata da George Fox. Gli Amici
spesso si trovavano nei guai per il disturbo che recavano, protestando
contro riti ecclesiastici per loro completamente vuoti, solo "forma senza
sostanza". Un Amico, membro della setta, avvisò i suoi accusatori,
"Tremerete davanti alla Parola del Signore!" Da allora,
divertita, la Corte indicava gli Amici come "coloro che
tremano". I Quaker volevano tornare alla nascita della fede, ad
uno stato puro guidato esclusivamente dalle parole di Gesù. "Quella
parte di Cristo", la luce, la scintilla di Dio, è presente in ogni essere
umano, condizione che rende tutti uguali per i Quaker. "Quella parte
di Cristo" dentro ognuno rende superfluo anche il ruolo del prete per
molti Quaker. Molti Quaker si riuniscono in luoghi dove tutti i banchi
sono messi in modo di affacciarsi al centro della stanza, nessuno più
importante di nessun'altro. Praticano l'adorazione
"non-programmata". In silenzio, si siedono assieme, aspettando
la presenza dello Spirito. Durante l'ora di contemplazione, chiunque,
adulto, giovane, o bambino, può alzarsi per condividere un messaggio.
Ognuno ha lo stesso diritto di condividere ciò che "la piccola voce
tranquilla dentro" ha rivelato. Senza commenti, si risiede e il
silenzio prosegue. Qualche volta nessuno si alza, altre volte diverse
persone rispondono all'ispirazione. I Quaker sono estremisti nello stesso
modo in cui sarebbe Nostro Signore se vivesse in questi tempi.
Preferiscono abiti semplici, non adornano i luoghi di incontro, non accumulano
beni di consumo, non sprecano risorse, rispettano l'ambiente naturale come la
dignità degli animali e di tutte le razze umane. Rispettano le altre
religioni. Le Quacchere hanno sempre avuto la stessa influenza e gli
stessi diritti degli uomini dentro la loro organizzazione. Sono state
leader e martiri fin dall'inizio. I Quaker si vantano di
essere integral, cioè, coerenti, che per loro significa agire nella vita
secondo gli insegnamenti di Gesù. Il loro vero nome, Society of Friends, viene dal Vangelo di
Giovanni 15, 14: "Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi
comando". Per questo motivo sono attivisti per la pace.
Propongono politiche contro la diffusione delle armi, contro la pena capitale,
contro le carceri affollate, contro la tensione fra le razze, contro
l'ingiustizia dovunque si presenti. Per loro il Regno di Dio è qui, e
nello stesso momento, è in arrivo: "Perché dove sono due o tre riuniti nel
mio nome, io sono in mezzo a loro." (Matteo 18, 20) Da poco
più di trecentocinquanta anni gli Amici preparano la strada del Signore e
raddrizzano i suoi sentieri. Peccato che ce ne siano meno di 400.000 al
mondo, presenti anche a Ramallah nella Palestina. Ah, sì, ora mi ricordo,
avevo anche riferito all'amica perplessa che Papa Francesco sempre dice che non
ha mai visto un carro funebre seguito da un furgone di traslochi. Eh sì, è proprio
così. UN'AMERICANA A VENEZIA
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