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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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550. IN TRAPPOLA A CASA CON LO PSICOPATICO da un'Americana a Venezia
Ho
appena letto la notizia di uno psicopatico inglese, descritto dal giornalista come
"evil cat killer", maligno assassino di gatti, che ha fatto fuori
"Tiny Tim", il nuovo gattino della moglie in sedia a rotelle, perchè geloso
dell'affetto che lei gli mostrava.
Questa donna ha già perso altri 10 gatti per la furia omicida del marito. Mi è venuto il dubbio che lo sgomento del
pubblico davanti a tale crudeltà sarebbe stato minore se fosse stata la donna
ad essere bastonata a morte. In fondo,
le donne muoiono ogni giorno per mano di uomini conosciuti. Solitamente è il marito o l'ex-compagno a
farle pagare per esistere. Penso al caso
recente di Bernadette "Betta" Fella, 55 anni, di Modena, il cui corpo
è stato trovato in un frigorifero rotto in cantina. Tornata da poco dall'estero dove aveva fatto
visita al figlio che tanto le mancava, Betta ha aperto la porta
all'ex-convivente per l'ultima volta. Da
tempo si disperava perché nessuno la prendeva sul serio quando diceva che
temeva per la propria vita. Le aveva già
rotto i denti con un pugno; stavolta l'ha strangolata. "Buona e mite": così un'amica ha descritto
Betta. Come qualcuno in Gran Bretagna
esige leggi più severe per proteggere gli animali, ovunque si aspetta pene più
aspre per proteggere donne minacciate. Questa
emergenza sociale potrebbe cambiare con l'assoluta parità economica fra i
sessi. Però ci saranno sempre donne buone
e miti, anche molto sole, pronte a sperare inutilmente che il psicopatico cambierà,
oppure che se ne andrà. Invece, i più
violenti diventano stalker. Si può solo sperare che il rapporto con lo
psicopatico finirà senza vittime. Colei che
viene ipnotizzata dallo charme di una
persona problematica fino a finire nella trappola della violenza domestica, spesso
ignora segnali negativi fin dall'inizio della storia, anche se è vero che un
partner psicopatico qualche volta toglie la maschera inaspettatamente. Comunque, per necessità economica o per paura
di peggiorare le cose, troppo spesso una donna non chiude con un uomo quando
sarebbe opportuno farlo. La signora
sposata con l'assassino dei gatti ha finalmente trovato il coraggio di
lasciarlo; speriamo bene che lei sarà protetta. Purtroppo, ci sono persone che sono attratte
il mostro. Finiscono alla mercé di
esseri senza empatia, persone ostili, insensibili, egoisti, bulli, narcisisti e
maligni. Il meccanismo di assuefazione è
stato ben spiegato dall'autrice Robin Norwood nel libro Donne che amano troppo (1986).
Ha rivelato allora che in un caso tipo, più sbagliato è il rapporto, più
forte la donna prova a farlo funzionare.
Alla fine crea solo un cerchio vizioso di abusi e reconciliazione. La donna che ama troppo è spesso vuota dentro
di sé, per motivi preesistenti. Prova inutilmente
a essere amata, anche se l'altro le manca di rispetto, anche se la isola
economicamente e socialmente, anche se la picchia. E' vittima soprattutto della credenza
sbagliata che la devozione amorosa è la virtù massima che una donna debba
possedere per sentirsi realmente donna.
Finisce come la povera Eco, vittima dell'arroganza di Narciso, sola e
depressa in una caverna, ridotta ad un filo di voce. Oggi troppe persone soffrono della sindrome
della dipendenza affettiva, o love
addiction. E' ciò che permette le
donne abusate ad aprire la porta ancora una volta. Fra il desiderio della presenza di un'altra
figura nella vita e la paura dell'abbandono, anche l'uomo più scontroso può
rappresentare una flebile speranza per una donna terrorizzata dal vuoto. Il bisogno di contatto agisce sulla mente
come una droga. Ma il psicopatico,
infiammato dal rifiuto quando finalmente arriva, diventa una belva. Dal momento che molte donne tollerano a lungo
uomini cattivi, siamo tentati di credere che hanno creato il disastro da sole e
che, in netto contrasto con la situazione di gattini come "Tiny Tim",
hanno sempre potuto fare scelte. Ma
credo che anche le persone abusate siano indifese. Sono prigioniere dentro la gabbia della
psiche, chi con una storia di abusi alle spalle già dall'infanzia. Troppe persone, uomini e donne in ugual
misura, agonizzano oggi per mancanza dell'amore. Non del sesso, ma dell'amore. Per loro c'è solo lo spettro della
solitudine. La sfida per la razza umana
è di scoprire come si possa crescere individui che non diventeranno né psicopatici
né vittime. Come trasmettiamo valori
come l'amore e la stima per se stessi e per gli altri? Il rapporto fra leggi e violenza è
importante, ma non può avere più impatto che non, ad esempio, il rapporto fra
la chemioterapia e il tumore aggressivo.
Sarebbe meglio fare di tutto per prevenire il male. Allora, come possiamo oggi crescere bambini in
modo che possano avere rapporti sani da adulti?
In modo che la violenza non sia più ammessa né in strada né in
casa? La salute dell'intera società
dipende da queste risposte. UN'AMERICANA
A VENEZIA
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