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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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544. "CHI CI CONTROLLA?" RIVISITATO da un'Americana a Venezia
Nel
2014 ho scritto un post (num. 395) intitolato "Who's in Control?" (Chi
ci controlla?). Aderire ciecamente a teorie
di cospirazione non può sostituire l'accurata ricerca, avevo concluso. C'è chi denuncia gli Illuminati, società
segreta nata nel '700. Chi i Massoni,
l'ONU, certe agenzie governative, club più o meno occulti, ad nauseam. Tanti parlano di banchieri internazionali e di
grandi corporazioni, accuse da non sottovalutare dal momento che il denaro è un
falso dio per il quale qualcuno potrebbe fare quasiasi cosa. Francamente, non smetterò mai di cercare di capire
perché i messaggi trasmessi al pubblico occidentale in un mondo sempre più
globalizzato continuano ad essere diseducativi.
In questo periodo troppe persone, spesso giovani, escono completamente
di senno, chi per la droga, chi per la pazzia trasmessa da una società sempre
più povera di sani valori. Comunque, stiamo
tutti di fronte ad una serie infinita di crimini sensazionali, mentre continua
il trend del restringimento dei popoli. Lo
stesso Dalai Lama ha appena notato che gli stati, pensando alla Germania,
rischiano di perdere l'identità nazionale a causa dell'immigrazione di massa in
atto; lui si augura che i profughi di oggi, se stesso incluso, possano
eventualmente tornare a casa. Con la
forte minaccia del trattato "TTIP", tutta l'EU rischia di perdersi in
un frullatore di mercato omogenizzato, grazie a strapotenti corporazioni
transnazionali. Un mondo ridotto ad un
puré di consumatori senza potere di decisione sarebbe il loro ideale. Guardo al mio Paese d'origine, gli Stati
Uniti, e vedo una società ormai controllata dalla tecnologia. Tutti sono schedati, anche i visitatori, i dati
personali e i loro contatti e le transazioni finanziarie raccolti in data base. William O. Douglas (1898-1980), Giudice della
Corte Supreme degli Stati Uniti, una volta osservò, "Il Grande Fratello
nella forma di un governo sempre più forte e di un settore privato sempre più
potente ammasserà molti motivi perché la privacy debba cedere alla sicurezza
nazionale, all'ordine pubblico, all'efficienza, all'avanzamento scientifico, e
così via." Ormai molti americani vivono
sotto l'effetto di psicofarmaci e/o psicoterapia. Mangiano prodotti geneticamente modificati strapieni
di sostanze innaturali. Un giorno l'umanità
stessa rischia di nascere GMO, grazie alla rivoluzione CRISPR che già permette alla
scienza di ridisegnare ogni cosa vivente.
Le scuole pubbliche americane, una volta autonome e sotto la diretta responsabilità
dei soli comuni, ora prendono ordini da Washington, D.C. che ha emanato un
corso di studi spaesante chiamato Common Core. Fra non molto, i bambini i cui genitori hanno
optato di farli studiare a casa dovranno seguirlo anche loro. I giovani crescono sotto un regime mediatico
gestito da sole sei corporazioni che mette sempre maggior enfasi sulla
pornografia e sugli atti sanguinari, persino sulla stregoneria, mentre gli
adulti sullo schermo appaiono infantili quando non cattivi o stupidi. I più piccoli sono esposti a immagini di
inaudita crudeltà e perversione. Il
messaggio che raggiunge tutti è che il mondo può essere molto pericoloso, e
perciò per sopravvivere o per aver successo ci vuole uno spirito narcisista. Questi prodotti mediatici arrivano in tutto
il mondo, inquinando la coscienza collettiva.
Tutti comprano nuovi gadget per distrarsi in continuo. C'è chi causa incidenti mortali mentre fa
texting, sintomo di questo tipo di costante distrazione. Se già non fosse abbastanza disorientante il
mondo mediatico e informatico, adesso i giovani in qualche posto sono invitati
a indicare la propria "identità sessuale": nella città di New York,
ad esempio, esiste un elenco ufficiale con dozzine di possibili variazioni. Nella ricerca del perché di cotanto caos,
credo di averne già identificato le origini, rintracciabili nei pensieri
espressi da esponenti di una scuola comportamentale nata nel 20° Secolo. E' stato avviato un piano sociale per
l'Occidente e per il mondo, un piano sorto forse dalle ceneri ancora calde del
movimento eugenico, con la ottima scusa di voler prevenire altre grandi guerre.
Nel post "Globalizzazione, ma per
quale futuro?" (num. 324) ho citato il canadese G. Brock Chisholm (1896-1971),
co-fondatore della Federazione Mondiale della Salute Mentale e "Umanista
dell'anno" nel 1959. Lui parlò
apertamente della creazione di un governo mondiale, meta a cui si arriva
attraverso la rieducazione dei giovani, con lo scopo preciso di eliminare
"il loro individualismo, la loro lealtà alla tradizione della famiglia, il
patriottismo e i dogmi religiosi." Vedo
lo stretto connubio fra ogni politica totalitaria e i programmi dei c.d.
umanisti che poco rispettano oppure non credono nella funzione spirituale della
coscienza umana. Per loro l'uomo è solo
un altro animale che si può modellare a seconda della propria volontà. Per loro la coscienza finisce all'ora della
morte, quindi lo scopo della vita è di gratificare i sensi e/o produrre
risultati per chi comanda. Solo l'Ego di
chi comanda impone le regole. Nessuno
risponde a Dio. Vivono sul piano
mentale, saltando il cuore per arrivare agli interessi. Non conoscono
la moralità. Per loro, non dovrebbe esistere
la distinzione fra il bene e il male, esattamente come l'ha voluto G. Brock Chisholm
nel 1946. La cosa che più mi disturba in
tutto questo discorso è che i non-valori di Chisholm e i suoi co-comportamentisti
sono praticamente identici a quelli della Chiesa di Satana. E allora? Ricordiamo le parole di Gesù, in Matteo 5, 14-16: Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città
collocata sopra un monte, né si accende una lucerna per metterla sotto il
moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella
casa. Così risplenda la vostra luce
davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al
vostro Padre che è nei cieli. Che
Dio protegga le nostre anime. Amen.
UN'AMERICANA A VENEZIA
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