- bassista: Mike Lepond (Symphony X)
- cantante: Michael Kiske
- chitarrista: Mike Flintz (RiotV)
- batterista: AJ Pero (Adrenaline Mob)
- tastierista: Richard West (Threshold)
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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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480. CLASSIFICA ALBUM 2014 di Sky Robertace Latini
Come al solito nelle riviste metal si è parlato di come
sia angusto il panorama musicale; di quanto poco innovativo e di come l’estro
artistico non dia più la qualità di una volta. Non mi dispiace oppormi a queste
lamentele. Io reputo gli ultimi anni altamente prolifici ed energici. Qualità
tecnica e verve ispirata stanno andando di pari passo. Forse non ci sono più
tendenze di massa nell’ambiente musicale in generale, e in ciò anche il metal
tende a non creare più fenomeni univoci, che danno vita a moda prevaricante. Il
panorama musicale è altamente diversificato ed è tutto un proliferare di
nicchie singolari. A ciò si accompagnano vendite modeste rispetto al passato.
Ma è un male? Io vedo (e sento) bellissimi album che incidono poco forse nella
cultura globale, ma incidono in chi cerca la musica di un certo tipo, regalando
grandi emozioni. Come al solito, se esce un disco dei sinfonici Epica, va alto
nelle classifiche degli appassionati; una band che non delude mai e che spinge
sempre al massimo la propria creatività. Accanto ad essi altri grandi conferme,
come il solito streeter Slash, il vero erede dei Guns&Roses, i compatti
tradizionalisti Iced Earth e i ruvidi Mastodon. Ma alti in graduatoria per me
stanno anche gruppi meno famosi, che hanno saputo interpretare al meglio i loro
ruoli, come gli svedesi Fatal Smile, tra il divertente e il serioso, i Kobra
& The Lotus con la loro morbida visivamente ma vera rocker per attitudine,
cantante donna, e i Van Canto con la loro specificità di canto a cappella. I
miei ascolti prediligono sempre l’Heavy Metal classico e le sonorità a cavallo
tra settanta e ottanta. Così ecco che nella mia classifica appaiono i potenti
Astral Doors, con l’anima vera di Ronnie James Dio, il Power Metal dei Riot V
con un disco scintillante, e l’allegria dei Gamma Ray. Ma in questa nostalgica
trafila i suoni sono sempre capaci di farsi moderni e pieni di empatica
energia, che non li fa apparire vintage; nemmeno se lo stile è prettamente N.W.O.B.H.M.,
tipo i Cloven Hoof che presentano la loro abile scorribanda in tal senso. La
N.W.O.B.H.M. si presenta, nella maggior parte dei casi, fusa con altre
attitudini come in K.&T.Lotus ed i Nightmare, ma testimonia come il vero
Metal non ne vuole sapere di smetterla. Vanno considerati quest’anno due
personaggi molto particolari: uno è il chitarrista finlandese Timo Tolkki, che
nominerei personaggio dell’anno grazie ad una perfetta rinascita che si è
espressa tramite ben due lavori, entrambi di sostanza: una con gli Avalon ed
una con i cantanti Allen e Lande. Finalmente abbiamo il Timo che desideravamo.
L’altro artista sui generis è Mike Lepond, bassista egregio dei Symphony X che
stavolta si è fatto vivo con un disco solista eccellente, ma soprattutto disco
strano, con la sua pastosa rilettura senza remore, dell’Hevy Metal classico;
con esso Mike ha tirato fuori una ironica ma stupenda cavalcata molto
estroversa ed eclettica, quasi iperbolica. Se questo avviene, non può che
rendere interessante un anno che mantiene alto anche però il livello base.
Considerazione a parte vorrei offrirvi per gli Opeth. Questa band di Prog-Metal
è bistratta perché non usa la cifra stilistica del suo primo passato, ma il
disco di quest’anno è così bello che nessuna critica negativa ha colpito nel
segno; a questo punto penso sia solo questione di gusti. Se gli Opeth
continueranno a sfornare qualità non abbiamo bisogno d’altro. Non lo stesso si
può dire per gli Yes, che per quanto gustosi, non sanno più dare ciò che il
passato testimonia a loro favore. E ancora per chi viene bistrattato, ecco
dover citare i Judas Priest: chi cerca il pelo nell’uovo non sarà mai in grado
di gustare la bellezza di song raffinate che l’ultimo loro lavoro ha
presentato. Anche senza acuti parrossistici e senza cattiveria maschia, gli
inglesi padroni del mondo hanno conservato tutta la loro classe metallara. Per
gli Italiani, poi, non c’è invece più nessun tipo di complesso di inferiorità,
le loro performance da studio rivaleggiano da vincenti con le terre metalliche
ultranazionali: Elvenking; Synthesis e Stamina sono perle preziose. Per
concludere voglio accennare alle giapponesi Baby Metal; siamo sul crinale, a
rischio di uccisione del Metal? Questi nipponici stanno tentando di assassinare
il vero spirito Metal, quello che parla di rock e di motociclette; quello che
beve birra e trasuda sesso; quello che si ribella e che ti sputa in faccia. Se
le BabyMetal vinceranno non esisterà più il Metal. Intanto, per fortuna,la loro
presenza nel 2014 non ha distrutto il 2014: LONG LIVE ROCK’N’ROLL!
Metal tradizionale: 17
(I.Earth/P.Fear/G.Magus/K.&T.Lotus/R.Munroe/J.Priest/Noumeno/Ibridoma/Nightmare/Wolf/Allen-Lande/A.Doors/Deed/M.Lepond/Accept/Mastercastle/Hellraiser)
Power
Metal: 14 (A.Domine/Edguy/G.Ray/I.Savior/VanCanto/V.Point/Falconer/S.Arctica/T.T.Avalon/G.Digger/Loudness/Unisonic/F.Melinda/RiotV)
Hard Rock: 9
(Synthesis/A.Rudi
Pell/EzLivin’/B.L.Society/Magnum/Stamina/A.Frehley/T.Nugent/Nightraid)
AoR: 7
(L.U.Cover/L.&Justice/Babys/Seven/AoR/Platens/Alien)
Street
metal: 7 (F.Smile/Gotthard/S.Panther/S.Row/Tesla/Slash/Lordi)
Gothic
Metal: 5 (Macbeth/W.Temptation/L.Coil/Delain/Lyriel)
Death
Metal: 4 (R.Nightmare/Necrodeath/Babymetal/Hammercult)
ProgressiveMetal:
4 (V.Plans/S.O.Reality/Mastodon/Threshold)
Poprock: 3(Indica/A.Olzon/Opeth)
Rock: 3 (M.Sorum’s/D.A.Reiter/Chicago)
Symphonic
Metal: 3 (Xandria/Epica/A.Domine)
Prog-rock: 2
(T.Holopainen/Yes)
Thrash
Metal:2 (Overkill/TrueLie)
Epic Metal: 1 (Sabaton)
Folk Metal:
1 (Elvenking)
Groove
Metal: 1 (A.Mob)
Metalcore: 1
(In ThisMoment)
NuMetal: 1
(seether)
NWOBHM: 1
(C.Hoof)
PopMelodicMetal:
1 (H.O.Lords)
StonerMetal:
1 (M.Magnet)
Pop: 1
(PoetsOfTheFall)
Commento
Sette nazionalità (totale dischi ascoltati:88):
USA:21 - Italia:17 - Germania:14 – Svezia:12 –
GranBretagna:7 - Finlandia:5 - Olanda:3
– Francia:2 –Giappone:2 – Australia:1 - Brasile:1– Israele:1 - Sudafrica:1
-Svizzera:1
I
migliori:
Nota
bene: all’interno dello stesso voto la numerazione testimonia comunque il
mio livello di apprezzamento.
10
1.
THE QUANTUM ENIGMA Epica(Olanda) Conferma massiva per una epopea sinfonica.
Capire il Symphonic Metal è
farsi avvolgere da una maestosità che attualmente è insuperabile, nessuno oggi
come loro. Nightwish e Rhapsody sono stati superati. Se Simone Simons è un
angelo, è però la Regina degli angeli, all’interno degli stupendi scenari che i
suoni Epica sanno costruire. Se il disco precedente sembrava insuperabile,
questo almeno lo eguaglia.
2.
WORLD ON FIRE Slash(USA) Perfetto Street Metal con grinta di
chitarra e bella voce.
Due creativi del rock fanno ciò
che sanno fare e lo fanno superandosi. Slash non inibisce Myles e così due
capocce s’inventano un album entusiasmante. Se lo StreetMetal vale quanto
generi metal più seriosi è perché gente di cotanta ispirazione si impegna con
tutto se stesso. Riff secchi e veracità
distorta, il vero spirito da rocker.
3.
PALE COMMUNION Opeth (Svezia) Il prog-rock migliore, quello che si fa
perfetto.
Siamo molto vicino allo spirito
rock, a volte quasi pulito dal metal. Eppure non c’è povertà, ma una ricchezza
di forme che regala magie senza soluzione di continuità. La loro presenza
nell’ambito Progressive, oggi supera quella di tante altre band icona che
vivono solo di rendita; qui c’è impegno e ispirazione.
4.
PLAGUES OF BABYLON Iced Earth(USA) Mescolanza ottimale di tutto l’heavy anni 80.
Le sonorità ottantiane, dagli IronMaiden ai JudasPriests, sono qui amalgamate
in una costruzione sapientemente dosata. Un lavoro compatto che mostra una
forza epica alla Blind Guardian/Virgin Steele senza però eliminare la carica
più prettamente rock del metal. Non c’è ipervelocità o arrembante furia, c’è
però un mucchio di riff e di linee vocale enfatiche, evocando atmosfere che
appaiono talvolta algide per poi scaldarsi in vari passaggi. Un album della
maturità, un lavoro artisticamente lontano dall’aria adolescenziale di tanta
storia del metal
5.
THE PAGAN MANIFESTO Elvenking (Italy) Un FolkMetal agguerrito e maturo.
Una delle migliori band
europee, in grado di strappare emozioni e di far produrre adrenalina nei corpi
degli ascoltatoti. Dopo tanti album sappiamo ormai quanto questi italiani
valgano, e non si sente nessun passaggio a vuoto. La creatività è poi sempre
piena di forza e di elettrica baldanza.
9,5
6.
WHITE TRASH HEROES Fatal Smile(Svezia) Attitudine Street e suono Stoner: stupendo.
Qui troviamo uno Street Metal
piuttosto serioso, scavalcando il recinto del genere e approfondendo in sé
altre sfaccettature sonore; in ciò rendendosi personalissimi e originali.
Alcune riffiche sono classiche ma l’attitudine è molto moderna.
7.
ONCE MORE’ROUND THE SOUND Mastodon(USA) Un ottimo prog vicino allo Stoner.
Siamo di fronte ad una band che
ostenta amore per il passato anni ’70, senza però soffermarsi troppo su se
stessi, e cercando di essere qualcosa di più. Iniezioni di fumose rockeggianti
spirali psichedeliche dentro riff macina sassi. Una esperienza stupenda di
estraniazione per chi ascolta.
8.
SILENT ASSASSINS MikeLepond(USA) Un estroverso e sfacciato metaller
indiavolato.
Se qualcuno mi avesse detto che
si poteva ancora essere geniali con le strutture prettamente classiche non lo
avrei creduto. Invece è vero che bisogna vedere per credere (in questo caso
ascoltare), e così avere tra le orecchie una mezza pazzia senza vergogna.
L’Heavy metal degli anni ’80 Mike lo esprime con la voglia di strafare e il
risultato è un lavoro fumettistico pensato per soprendere. Una favola epica.
9.
DAWN OF THE BRAVE Van Canto(Germ) Brani ben congegnati, una vera metal band.
Con questo album essi hanno superato anche il loro
passato. Non c’è più l’idea di colpire con la trovata del canto a cappella; ma
pur continuando sulla stessa strada, i brani vengono fruiti come puri brani
metal. Il songwriting è eccellente e lo spirito è quello di chi pensa alla
musica, non solo alla tecnica. Un viaggio avventuroso.
10.
HIGH PRIESTESS Kobra&TheLotus(USA) Una
ritmica moderna radicata nella NWOBHM.
La cantante sa cos’è l’Heavy
Metal e poi ci infila del suo. Brividi lungo la schiena e non solo per la voce
riuscitissima, ma anche per la ritmica e le linee compositive. Si viene
trasportati nel passato su brani belli che non permettono mai di rilassarsi
troppo. Ispirati agli anni ’80, questi americani portano alta la bandiera del
metal più rock e genuino.
11.
NOTES FROM THE SHADOWS AstralDoors(Svez) La voce e lo spirito di Ronnie J.Dio
9
12. CATACOMBS OF THE BLACK VATICAN Black Label Society (USA)
Minerale di ferro polveroso e
sudato estratto dalla roccia (rock) delle miniere Blacksabbathiane
13.
UNLEASH THE FIRE Riot V (USA) Una liquidissima cavalcata Power
ipermelodica
14.
PARYAH’S CHILD SonataArctica(Finland) Il Power Metal più gentile intrigantissimo
15.
RISE OF THE HERO IronSavior (Germ) Un caldo e potente Power altamente
teutonico
16.
WHITE DEVIL ARMORY Overkill(USA) La tempra d’acciaio assale con furia
scatenata
17.
REEDEMERS
OF SOULS Judas Priest (U.K.) Introspezione invece della
deflagrazione
18.
THE HUMAN CONTRADICTION Delain (Olanda) Come riuscire a superare se stessi
19.
LIGHT OF DAWN
Unisonic(Germ) Se qualcuno è risorto, ecco due metaller in formissima
20.
BLACK MOON RISING Falconer (Svezia) Un Power Metal debitore della NWOBHM
21.
RESIST
OR SERVE ClovenHoof(U.K.) Forza Heavy Metal d’annata senza
essere vintage
22.
THE AFTERMATH Nightmare(Fra) Aggressività e orecchiabilità heavy
metal
23. FOR THE JOURNEY Threshold(USA) Prog-metal miscuglio di YesRushDreamTheater
8,5
24.
A NEW ROMANTIC AGE Synthesis (Ita-Umbria) Un metal maturo, morbido ed ispirato
25.
PERSEVERANCE Stamina(Ita) Un Hard-Power-Heavy-AoR pieno di florida
potenza
26. CHRONICLES OF THE IMMORTALS
VandenPlas(Germ) ProgMetal molto
morbido e raffinato
27. EMPIRE OF THE UNDEAD Gamma Ray
(Germ) Rinascita del Power Happy Metal
delle origini
28. REVENGE OF THE PHOENIX
Hellraiser(Ita) Eroi dell’Heavy che sanno cavalcare le
chitarre
29. LAST PATROL Monster magnet(USA) Rinascita dello spirito antico nello
Stoner/Blues moderno
30. SPACE INVADER Ace Frehley(USA) Il miglior Hard Rock alla KISS lo fanno
sempre i KISS
31. THE SUN WILL RISE AGAIN Loudness (Jap) La potenza si lega al metal
di classe
32. ALL YOU CAN EAT SteelPanther(USA) Sesso a tutto andare per un sound Street
davvero agile
33. SACRIFICIUM Xandria(Germ)
Il loro stile non esiste, ma stavolta gran bel disco sinfonico
34. SEMPLICITY Tesla (USA) Semplicità dei suoni ma un bello
StreetMetal raffinato
35. BLIND
RAGE Accept(Germania) I veterani pestano, solidi e quadrati, il
classico Heavy
36. DEVIL
SEED Wolf(Svezia) Meno bello del precedente, ma sempre
Heavy di classe
37. SHUTUP
& JAM Ted Nugent(USA) Americanissima metallaggine acuta di
rocker
38. HEAVEN & EARTH Yes(U.K.) Buona atmosfera su sonorità antiche,
ma freno a mano
8
39.
MEN OF HONOR
AdrenalineMob(USA) Persa la
scintilla originale ma ottima potenza
40.
THE BREATHING MACHINE StageOfReality(Ita) Tra rock e metal,
ventata d’aria nuova
41. AT THE FIRST GLARE OF THE COLDER
SKY TrueLie(Ita)
La durezza con la classe
7,5
42. DELIVERING THE BLACK Primal Fear(Germ) Stilisticamente impeccabili e poderosi
43. TRIUMPH
AND POWER GrandMagus(Svez) Un epicità heavy di riff granulosi e densi
44. ANGELS
OF APOCALYPSE TimoTolkki’sAvalon(Fin)
Finalmente è degno del suo nome
45. ESCAPE Noumeno(Ita) Metal classico strumentale con tanto groove
e solismo melodico
46. ELECTRIC
WAVE Ronny Munroe (USA) Un Heavy tanto vintage quanto
attuale
47. THE
GREAT DIVIDE
Allen-Lande(Tolkki)(svez)
Tonico heavy semplice e diretto
48. REBELLION
TWO SkidRow(USA) Aggressività street
metal buona e giusta
49. RETURN
OF THE REAPER Grave Digger(Germ) Un assalto dirompente e qualche filler
50. ESCAPE FROM THE SHADOW GARDEN Magnum(U.K.) La passione fatta carne rock
51.
PRECIOUS METAL
HouseOfLords(USA) Un ottimo
melodic Metal serio e rockeggiante
52.
OUT OF THE WORLD Platens(Ita) Album italiano che straccia l’AoR straniero
odierno
53.
SCARE FORCE ONE Lordi(Finl) Una leggera seriosità nell’Hard stile
Alice Cooper
7
54. HEROES Sabaton (Svezia) Album totalmente epico. Immediatezza,
energia, impatto
55. GOODBYE
NATION Ibridoma(Ita) Bell’insieme di schegge metalliche un po’
derivative
56. SKIN
& BONES Lyriel(Germ) La forza risiede nella interpretazione
vocale femminile
57. ENFER(DeLaBibliothequeNationale) Mastercastle(Ita) Bella fluidità vocale e chitarristica
58. HYDRA WithinTemptation(Olan) Forza commerciale ma ancora più energica che in passato
59. CROWN Lacuna Coil (Ita) Qualitativi sempre, ma una leggera
flessione compositiva
60. I’LL HAVE SOME OF THAT! Babys (U.K.) Un AoR sporcato di
rock/blues
61. BLACK
WIDOW InThisMoment(USA) Grande pathos vocale, ma troppo crossover
62.
TIEF,
TIEFER
DieApokalyptischenReiter(Germ)
Un raffinato sound tra rock e metal
63. SPACE POLICE-DEFENDERS OF THE
CROWN Edguy(Germ) Tradizione e classe
64. THE
7 DEADLY SINS Necrodeath(Ita) Un ritorno al passato e tanta classe
potente
65. STEELCRUSHER Hammercult(Isra) Death verso il Thrash con attitudine
punkcore
66. A
RED NIGHTMARE RedNightmare(Brasil) Death/Thrash più cerebrale e meno istintivo
67. DISTANT IS THE PAST VanishingPoint(Austral) Un power ben prodotto un pò leggerino
68. BANG! Gotthard (Svizzera) Un arrangiamento tonico con però melodie
un po’ scontate
6,5
69. ARCANUM
GLORIAE AstralDomine(Ita) Una band clone
dei Rhapsody, meno sinfonica
70. INTO
THE NIGHT Lover Under Cover
(Svezia) Un AoR non propriamente
AoR
71. DEED Deed(Ita) Una band ternana che suona bene l’Italia
metallica dei primi anni 80
72. FIRESTORM Ez Livin’ (Germania) Un rock duro verace anche se un pò
impastato
73. NIGHTRAID Nightraid(Ita) Un HardRock viscerale come quello della
Strana Officina
74. NOW Chicago(USA)
Appropriatezza e variegata forma artistica, ma piuttosto aristocratica
75. INTO
THE STORM AxelRudiPel(Germ) Per metà senza grandi emozioni, eppur
valido
6
76. NEO-GOTHIC
PROPAGANDA Macbeth (Ita) Non è un grande album ma ha delle luci
77. DANCE OF FIRE AND RAIN FelineMelinda(Ita) Un PowerMetal troppo glam-melenso
78. L.A.CONNECTION AoR(Fra)
Batteria di plastica ma buone song con minima rockitudine
79. ISOLATE
& MEDICATE Seether(SudAfr) Disco carino ma troppo rassicurante per il
rock
80. STRATOSPHERE
MattSorum’sFierceJoy(USA)Rock qua e là melenso con punte di qualità
81. THE
LIFE AND TIMES OF SCROOGE
TuomasHolopainen(Finlandia) Come colonna sonora funziona, ma manca la
profondità.
82. 7 Seven (Sudafr/U.K.) Album uscito dal limbo dopo
tanti anni, poteva rimanerci
INSUFFICIENTI
5.5
83. BABYMETAL Babymetal(Giapp) Il metal è finito, mezzo duro e mezzo
cartoneanimato
84. SHINE Indica (Finlandia) E’ peggio di quel che uno si aspetta:
poprock troppo infantile
85. SHINE Anette Olzon (Svezia) La conferma che non è tutt’oro quello che
luccica
86. THE
VOW Liberty’N’Justice(USA) Rock
leggero; produzione scarsa; povertà compositiva
5
87. ETERNITY Alien(Svez) AoR di pura routine senza picchi
compositivi, equilibri perfetti
4,5
88. JEALOUS
GODS PoetsOfTheFall(Svezia) Un insulso insieme di noia e incompletezza
SKY ROBERTACE LATINI
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