Tiziano Vecellio, Amor Sacro e Amor Profano, |
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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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479. MANI VIA DAL SACRO! da un'Americana a Venezia
Nel
nostro corpo c'è un osso triangolare al fondo della spina dorsale che in Latino
si chiama os sacrum, osso sacro, per la vecchia credenza che l'anima risiedesse
proprio lì. Che cosa significa la parola
"sacro"? Il vocabolario
definisce il sacro come qualcosa collegato con Dio (o con i dei) oppure qualcosa
dedicato ad uno scopo religioso e quindi meritevole di venerazione. Sacred
in lingua inglese può essere qualcosa di senso religioso piuttosto che secolare;
potrebbe anche essere qualcosa che viene guardato con grande rispetto e con riverenza
da un particolare gruppo, individuo o religione. Sacro è un concetto antico
ma ancora carico di significato. Oggi
nell'Occidente non è molto di moda.
Dissacrare, invece, è la tendenza.
Eppure, la sacralità continua ad essere la legge della gravità nel campo
religioso. Il senso del sacro si avverte
quando si entra in un luogo di culto, o quando si assiste a un funerale o quando
si osserva un minuto di silenzio tra la folla.
Il sacro è spesso rappresentato dai simboli. Se non siamo ignoranti, rispettiamo tutti i
simboli sacri, indifferentemente, semplicemente perché sono carichi di
significato per qualcuno. Purtroppo,
nell'Occidente abbiamo da tempo tollerato la dissacrazione di questi simboli: pensiamo
all'abuso oltraggioso del crocefisso.
Pensiamo ai pubblicitari e ai comici pacatamente blasfemi. E ora, per provare ulteriormente la nostra
mancanza di rispetto per le cose sacre, entriamo nella sfera del sacro di fedi
non cristiane. Ad esempio, c'è chi felicemente
vende fumetti, rivendicando il diritto di ridicolizzare ciò che è santo per gli
altri. Le persone che conservano ancora
nel cuore il senso del sacro sanno che di certe cose non si deve ridere e che
non si deve nemmeno provocare. Finché
non parliamo di simboli dell'idolatria del
Male o di quelli di organizzazioni
votate all'intolleranza (hate groups),
le cose sacre per gli altri non vengono toccate. Perché?
Semplicemente perché sono sacre
alle fedi delle persone. E' una
questione di rispetto, valore che purtroppo non viene universalmente insegnato come
fondamentale. Come tutti i cittadini
nell'Occidente hanno libertà di religione, così devono saper lasciar stare le
cose sacre altrui. Il rispetto per il
sacro sarebbe un diritto in un mondo davvero democratico! Intendo dire che nessuno deve deridere i
simboli sacri altrui, almeno non nell'Occidente dove facciamo tanta pubblicità
alla nostra grande tolleranza. Mostrare
il rispetto per le cose sacre regala sensibilità e spessore all'individuo. Senza osservare il rispetto del sacro, ogni
cosa nella vita rischia di diventare ridicola, assurda e vulnerabile alla distruzione.
Vogliamo
eliminare il sacro dalla vita umana? Vogliamo
buttare via la divinità? Le nostre
guide, insegnanti, santi e profeti? La
fede nelle cose non viste? Non
credo. Eppure, ci sono persone che
moriranno per il loro diritto di calpestare il sacro degli altri, come ci sono quelli
che moriranno per il falso obbligo di ammazzare tutti coloro che provano a
profanare i simboli a loro sacri. A mio
avviso, il problema rimane fondamentalmente quello della mancanza di rispetto
per le persone e per le idee. Il Papa ha
capito subito l'universitalità del problema quando ha usato come esempio la
sacralità della figura della madre: Se qualcuno ti insulta la mamma, ti viene la
voglia di difendere il suo onore, anche con il pugno. (Molti non hanno capito che lui parlava per
tutti, non per se stesso!) Quindi, per
andare d'accordo, io non insulto tua madre e tu non insulti la mia. Non mangio la tua vacca sacra e tu non
deturpi l'immagine del mio santo. Non
faccio saltare il tuo tempio e tu non bruci il mio. Invece, metto fiori o un sasso sulla tomba dei
tuoi cari, e tu accendi candele per i miei. E assieme auguriamo lunga e degna vita a tutti
gli esseri del nostro pianeta. UN’AMERICANA A VENEZIA
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