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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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446. METAL CRISTIANO: SESTA PUNTATA di Sky Robertace Latini
TEMATICHE CRISTIANE di BAND ESPLICITAMENTE
CRISTIANE
A
differenza delle band solo implicitamente cristiane, tutti gli esponenti delle
band che si ufficializzano come cristiane in sé, portano coerentemente avanti
tale messaggio (coerentemente dal punto di vista della vita musicale, per i
comportamenti privati è tutto un altro discorso). Essendo la maggior parte
delle band protestanti, i contenuti sono legati più al vecchio che al nuovo
testamento. Ciò significa sottolineare la forza, mentre i vangeli scorrono più
su binari di dolcezza e misericordia. Le tematiche bibliche del vecchio si
legano meglio alle sonorità possenti del metal, che riesce perfettamente a
raccontare l’atmosfera epica delle battaglie e della onnipotenza divina. Ma le
tematiche dolci sono egualmente adatte al metal che enfatizza ai massimi gradi
l’emozionalità di amore e soavità. Le band metal infatti sono capaci di estrema
costruzione melodiosa, soprattutto nel Gothic e nel Symphonic metal, che
utilizzano input di folk e musica classica. Quindi anche la tenerezza acquista
espressioni al limite sonoro. Nel metal cristiano esistono due differenziazioni
musicali di base dal punto di vista del genere: Il “White Metal” e l’”Unblack
Metal”. Essi sono diversi in quanto il primo contiene tanti generi sonori,
mentre il secondo si esprime solo con il Death e soprattutto con il Black (o
anche col Depressive Metal, una specie di musica “Ambient”). I concetti tematici
possono essere sovrapponibili fra loro, ma anche qui vi sono delle differenziazioni
da fare. Il “White Metal” (metallo
bianco) è meno violento dal punto di vista dei suoni, e dal punto di vista dei testi tende ad
essere più luminoso e a sottolineare la bellezza di stare con Dio, raccontando
anche la vita normale con Dio e il prossimo. L’ “Unblack Metal” (Metallo non
nero) invece possiede un sound maggiormente oscuro e asfittico, prediligendo per
le liriche il racconto del profondo dolore interiore o della lotta spirituale
lacerante contro il Maligno e il peccato, sottolineando spesso la vicinanza
alla passione con Cristo e dei chiodi che trafiggono la carne sulla croce. Cioè
viene raccontata la sofferenza spirituale ai massimi estremi, e l’amore
anch’esso portato al limite estremo come salire in croce. In questo alveo c’è
quindi anche il combattimento contro Satana stesso, come persona e come essere
che s’incunea nella vita dell’uomo. Un altro versante letterario è quello che
approfondisce le descrizioni apocalittiche, quindi di fine del mondo, col
giudizio finale e la vita dopo la morte. I riferimenti biblici sono continui. I
californiani Stryper, appartenenti al “White Metal”, sulla loro copertina di “In
God we trust” del 1988 (“In Dio ci affidiamo”) hanno trascritto il riferimento
Isaia: 53-5.
“Ma
egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni;
schiacciato per le nostre iniquità”.
Altre
volte si parte non direttamente da Dio, ma da un concetto di umanità fragile
che serve a raccontare il bisogno del Signore, ma si sfiorano anche concetti di
attualità. Possiamo ascoltare le due cose su “Uomo” degli italiani Metatrone,
altra band di “White Metal”.
·
Il testo di UOMO
(Metatrone-2010)
“L’uomo forte e
fragile, lieve come polvere,
che il soffio
gli dà forma e diventa uomo.
Nei suoi occhi
c’è quel timore stabile di rimanere solo.
Non si può
uccidere la vita,
l’accanimento contro natura non
riconosce Dio.
L’attualità
cronachistica sta nella frase “Non si può uccidere la vita” che fa venire in
mente l’aborto, ma anche contiene il concetto più ampio di un Dio che è
detentore della vita, e quindi a
significare che non si può uccidere l’idea di Dio. L’”Unblack Metal”,
fondato in Norvegia dall’australiano Jayson Sherlock col gruppo degli Horde,
uscì per la prima volta nel 1994 con l’album “Hellig Usvart” che significa
“Holy Unblack” cioè tradotto, il “Sacro non nero”. Sherlock fu minacciato di
morte dall’organizzazione “Inner Circle” di matrice anticristiana in cui erano
iscritti vari musicisti Black Metal. La durezza era appoggiata più al lento
incedere del Doom Metal che alla velocità violenta del Black/Death, ma
esprimendo comunque una crudezza disturbante dei suoni. Tra i testi troviamo la
descrizione della trasformazione di Satana da angelo, come colui che porterà
sofferenza (“Thine hour cast come”); e in “Drink from the Calice of Blood” viene
cantato:
“Vene
svuotate di sangue prezioso,
arterie
prosciugate della sorgente di vita.
Consuma
il sangue di Gesù,
bevi
e ricordati della morte della sua sacra maestà.
Vieni
a condividere con i fratelli nella santa memoria”.
In
Olanda gli Slechtvalk (che significa “Falco Pellegrino”) hanno sfornato cinque
album dal 2000. Nella song “Forsaken”(“Derelitto”) il testo dice:
“Sono
stato condotto fuori dal sentiero che stavo seguendo,
lo
stato di miseria in cui sono mi fa sentire irreale.
Ho
paura che la vittoria finale non sarà mia.
Questo
peso farà inciampare i miei piedi,
come
se stessi camminando sulla tomba.
Mi
domando se mai troverò la strada per tornare di nuovo a casa.
Ho
fallito nel vedere che il mio sentiero porta al vuoto,
Oh
Padre, mi sento un sciocco.
Queste
parole, esprimendole con la ferocia del suono vocale e strumentale, divengono
più scure di quello che sono ed incidono maggiormente sull’atmosfera, incupendola
(stiamo parlando di musica, non di poesia letteraria). Il metal cristiano, di
solito, non si oppone a quello satanico attaccando direttamente l’ateismo o i
culti blasfemi, ma parla dell’essere umano, o del rapporto col Creatore; se
parla del diavolo lo vede soprattutto come tentatore. Il satanico spesso invece
si rifà ai riti osteggiati dalla Chiesa, cercando di dissacrare la religione e attaccando direttamente le sue istituzioni.
SKY ROBERTACE LATINI
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