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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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447. PECCATO! GRANDE PECCATO! di Liliana Angheluta
Ricevo spesso la stessa domanda: “Visto che voi
ortodossi siete più o meno uguali a noi cattolici...avete gli stessi santi?” La
risposta è sì. Preghiamo Santa Maria, San Pietro, San Giovanni, Sant'Antonio e
tutti gli altri santi conosciuti e amati dalla Chiesa Cattolica. Però ogni Paese
del mondo ha pure i suoi santi locali, quindi uomini e donne di grande fede,
che hanno difeso l'amore per Dio oppure che hanno fatto opere di bene per
aiutare i poveri, i malati...Ad esempio, in Italia e molto amato San Giuseppe
Moscati; era medico e per tutta la sua breve vita ha curato i poveri e portava sollievo
anche alla loro anima. Gli ortodossi rumeni hanno un santo del quale vi voglio
parlare perché la fine della sua vita sulla Terra mi fa pensare agli orrori che
succedono oggi nel mondo. Crimini, decapitazioni, bambini ammazzati in nome
della religione. Nessun Dio chiede sangue...sono gli esseri umani che pensano
di aver ragione su tutto...quando non conta la ragione, ma l'amore per gli
altri. Constantin Brancoveanu era un principe rumeno. Amava il suo popolo ed era
amato dal popolo. Ha lasciato una traccia importante perché era un spirito
umanista; ha fondato le prime scuole pubbliche, la prima Accademia Statale, ha
messo in piedi le prime tipografie del Paese e, durante il suo regno di quasi
30 anni, sono state stampate le prime Bibbie in lingua rumena. Ha costruito
tante chiese e monasteri e si è preso cura di tutti, cercando di avere buoni
rapporti con tutti i Paesi...A quei tempi, però, per essere lasciato in
pace...doveva pagare un grande tributo all'Imperio Ottomano. Poichè questo
tributo era molto grande, siccome Constantin si ribellava e faceva capire ai
Turchi che le cose non erano accettabili cosi come erano...fu arrestato e
portato a Costantinopoli insieme alla sua famiglia. Sono stati buttati nel
carcere del grande palazzo e sono stati torturati per 4 lunghi mesi. Tutti!
Inclusi i bambini. I Turchi gli chiedevano soldi...ma non solo! Nel frattempo, con l'aiuto dei
cristiani, la moglie e le figlie scapparono. Per Constantin Brancoveanu e per i
suoi figli maschi fu decisa la decapitazione. Nel suo ultimo giorno, davanti
alla morte, gli chiesero di rinunciare all'Ortodossismo e passare all'Islamismo.
Il principe rifiutò di nuovo e disse a voce alta ai suoi figli: "Siate forti, cari miei...dobbiamo salvarci l'anima!"
I figli furono decapitati davanti ai suoi occhi, lui fu ultimo a morire. I corpi furono buttati nel mare
però i cristiani del posto li presero e seppellirono in un'isola vicina. Più
tardi, dopo qualche anno, sua moglie portò i corpi a Bucarest dove si trovano anche tuttora, nella chiesa San
Giovanni. Sono passati 300 anni dalla morte del principe e dei suoi figli,
santificati dalla chiesa come martiri della fède. Sono passati tanti anni...ma
nel mondo le cose vanno avanti uguale. L'odio ammazza bambini, donne, uomini
senza altra colpa che quella di pregare Dio. Peccato! Grande peccato! LILIANA ANGHELUTA
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