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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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444. Recensione di DIALOGO SULL'ISLAM TRA UN PADRE E UN FIGLIO di Alberto e Dag Tessore, di Roberto Rapaccini.
Ho
letto con interesse il libro 'Dialogo sull'Islam tra un padre e un figlio' di
Dag ed Alberto Tessore. Per una corretta contestualizzazione del saggio, che è
strutturato in forma dialogica, è utile qualche cenno sugli autori. Alberto e
Dag, rispettivamente padre e figlio, che ho il piacere di conoscere, sono
studiosi animati da una grande curiosità intellettuale, che trova soddisfazione
in una costante ricerca umanistica. A causa di contingenze professionali e di
vita, entrambi hanno trascorso all'estero, anche in Paesi extraeuropei,
consistenti periodi della loro esistenza (Dag attualmente vive in Marocco
mentre Alberto ha un filo diretto con la cultura francese), e questo ha
ulteriormente contribuito a formare le loro personalità ricche di spunti
multietnici e multiculturali. La diversa formazione dei coautori, speculativa e
teoretica quella di Dag, concreta e pragmatica quella di Alberto, rende ricco
di valutazioni complementari il loro approfondimento congiunto. Ne risulta una
discussione che riflette l'opulenza cromatica della poliedrica spiritualità
umana. Preliminarmente, vorrei precisare che mi sembra riduttivo il titolo del
libro: il dialogo fra Dag e Alberto verte sulla religiosità in senso lato,
mentre l'Islam costituisce un costante punto di riferimento e di sviluppo dei
temi che vengono trattati di volta in volta. È molto originale e interessante
l'approccio alle specifiche questioni. Generalmente chi intende intraprendere
un viaggio attraverso temi religiosi, privilegia la dimensione mistica. Al
contrario, l'esame dei temi spirituali, nell'analisi di Dag e Alberto, ha come
base di partenza la constatazione che la spiritualità, di cui la religione
integra il più tipico precipitato, è un'insopprimibile esigenza pratica
dell'uomo. Per questo motivo la norma consacrata da una Fede spesso è
innanzitutto una disposizione di ordine sociale. Un banale esempio per
chiarire. La morale sessuale, che è un tema molto sensibile in questo contesto,
si materializza in prescrizioni che concorrono a ridurre la conflittualità
interpersonale, che al contrario sarebbe incrementata da condotte improntate ad
una libertà che potrebbe facilmente degenerare nella 'licenza'. Questa considerazione non approda ad un presunto fondamento umano delle religioni, ma
semplicemente evidenzia l'ambivalenza dei loro precetti. Analogamente in
qualche occasione può affacciarsi il sospetto che l'uomo nella sua
elaborazione, posseduto da una tentazione antropocentrica, abbia creato Dio a
sua immagine e somiglianza piuttosto che il contrario. Esiste dunque alla base
di ogni Fede un nucleo umano che nelle tre religioni monoteistiche diviene,
oltre le differenti apparenze, un comune denominatore. È questo il campo
originale nel quale si sviluppa la ricerca di Dag e Alberto, orientata dai loro
rispettivi diversi convincimenti. Questa impostazione mi sembra un importante
valore aggiunto. Spesso lo studio delle religioni del Libro, parte dall'alto,
dalla sfera mistica e teologica, per evidenziare le rispettive differenze. Al
contrario i due studiosi nella loro analisi dei tre monoteismi partono dal
basso, dalle contingenze umane, per evidenziarne i loro molteplici punti
comuni. Con questa impostazione originale e stimolante, vengono trattati i vari
temi, che sono indicati nell'indice che si unisce. Il libro, per questo suo
carattere, mi sembra che contribuisca positivamente anche al dialogo interreligioso,
puntando sugli aspetti comuni che uniscono piuttosto che sulle differenze che
dividono. La prefazione è di Franco Cardini. Il libro è edito da Fazi nella collana 'Campo dei Fiori'. ROBERTO RAPACCINI
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WEBMASTER: Roberto RAPACCINI
A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.
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