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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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443. METAL CRISTIANO: QUINTA PUNTATA di Sky Robertace Latini
TEMATICHE
CRISTIANE di BAND NON ESPLICITAMENTE CRISTIANE
Al di là di
categorizzazioni imposte alle band, od autoimposte, utili per comprenderne il
filone musicale e le tendenze culturali, le tematiche trattate dai testi spesso
sono trasversali ai generi suonati. Al loro interno, i gruppi posseggono
dinamiche in cui spesso sono presenti leader, una o più personalità forti, che
di solito tengono in mano le redini sia della direzione sonora che del
significato lirico. Ed è spesso dovuta ad una di queste personalità anche la
gestione delle tematiche da trattare, per cui se il leader è cristiano e gli
altri non hanno nulla in contrario, la band porta messaggi cristiani. La cosa è
diversa per le band esplicitamente cristiane dove è l’insieme dei componenti ad
esserlo, ma per quelle che non professano ufficialmente tale appartenenza, è
più facile trovare tale atteggiamento individualizzato. Per le band che quindi
decidono di non categorizzarsi, parlare di Dio e della propria interiorità
spirituale diventa una espressione della propria anima personale, e non
divengono delle catechesi o dei sermoni, ma rimangono nell’alveo poetico
artistico. In tali realtà musicali, le tematiche sono varie e non coprono solo
la sfera cristiana, ma naturalmente parlano dei vari argomenti da un punto di
vista che ha alla base, comunque, una fede. Tra questi gruppi troviamo anche
situazioni di grande successo internazionale come gli EVANESCENCE (USA) i quali
fanno Gothic-Metal e i cui testi sono scritti dalla cantante Amy LEE. Lei,
insieme al chitarrista, Moody, è uno dei fondatori della band e quindi nei suoi
testi può permettersi di esprimere se stessa. Ammette comunque di non aver
voluto creare una band esplicitamente cristiana. Ecco un pezzo del testo di
“BRING ME TO LIFE” (“Portami alla vita”) del 2003, brano che ha vinto premi e
vendette moltissimo in tutto il mondo (ha fatto anche parte della colonna
sonora del film “Daredevil”):
“Mi puoi comandare fin dentro l’anima,
Dove sono
diventata intorpidita,
Il mio spirito
sta dormendo in qualche luogo freddo,
Svegliami
dentro;
Chiama il mio
nome e salvami dalle tenebre prima che io venga distrutta;
Salvami dal
nulla che sto diventando;
Solo tu sei la
vita in mezzo alla morte;
Per tutto questo
tempo non riuscivo a vedere ma tu eri lì di fronte a me;
Ho vissuto nella menzogna, riportami in
vita”.
Anche i
finlandesi NIGHTWISH (Symphonic Metal) hanno ispirazioni spirituali; ecco il
testo di “NEMO” cantata da Tarja Turunen, ma scritta dal tastierista
Holopainen, il leader:
“Questa sono io, una di quelle perse,
una senza nome;
Per la speranza
darei la mia vita;
Nemo, il mio
nome per l’eternità.
Il mio fiore appassito;
L’eterna
freschezza se n’è andata con i miei peccati;
Toccami con il
tuo amore e rivelami il mio vero nome;
Nemo naviga verso casa”.
Si può ricordare
in tal senso il fatto che nella bibbia si dica che Dio conosce tutti per nome. In
realtà molti testi possono parlare del proprio sentimento o dell’innamoramento
in maniera così poco chiara, che possono essere interpretati contemporaneamente
sia come testi d’amore per Dio, sia come testi d’amore verso una persona
terrena, anche se certe frasi appaiono poco consone per un fidanzato o un
amante, utilizzando un linguaggio quasi biblico ed evangelico. Ma in
“Tourniquet”, per esempio, gli Evanescence hanno preso il testo da un musicista
di esplicito Christian-Metal, tal Rocky Gray, che parla del suicidio, e che non
dà risposte, ma mette in risalto il dilemma se tale atto può ricevere o no la
misericordia di Dio. Da notare che Gray suona contemporaneamente negli
Evanescence, quindi in una band esplicitamente cristiana ed in una solo
implicitamente tale. Ma altri gruppi hanno cantato la presenza del diavolo
invece dell’amore per Dio, prendendone però le distanze. E’ il caso di un altro
combo non chiaramente cristiano e che quindi scrive in modo ambiguo, dove il
diavolo può essere visto come persona reale o semplicemente come simbolo del
male. Lo vediamo nel testo di “TO THE DEVIL HIS DUE” del 1983, degli inglesi
DIAMOND HEAD, personaggi importanti per la rinascita del rock duro degli anni
’80 nella NewWaweOfBritishHeavyMetal:Titolo: “Al diavolo il suo dovuto”
Non nasconderti dalle cose che vengono a
te,
Viviamo nella
speranza.
Tu, rimani
buono, bambino,
attento, il
diavolo avrà il suo giorno
ma teniamo la
chiave per il futuro.
Vai per la tua
strada, sta attento!
…al diavolo il suo.
Come a dire: il
diavolo ha il suo male da fare, ma noi abbiamo un’altra strada.
C’è poi una
realtà molto potente e violenta dal punto di vista sonoro, facendo parte del
genere Metalcore, che scrive comunque testi assimilabili a quelli cristiani;
trattasi degli americani AS I LAY DYING che terminano “Beyond our suffering”
del 2010 con queste frasi:
“Perché non possiamo guardare oltre noi?
La redenzione
non può cambiare il mondo
Naturalmente i
percorsi spirituali personali fanno le strade umane più contraddittorie, e in
questa ottica va vista la vicenda di Tim Lambesis cantante degli AsILayDying di
cui sopra, il quale è stato arrestato quest’anno 2014, per tentato omicidio
verso la moglie, e che ha raccontato di aver perso la fede da tempo; ma questa
è un’altra storia. La modalità di
esprimere il cristianesimo in modo personale comporta spesso la non perfetta
aderenza con quello che è la dottrina, anche senza che i musicisti se ne accorgano;
tutto dipende dall’approfondimento religioso che ognuno ha fatto nel proprio
percorso spirituale. SKY ROBERTACE LATINI
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