scorr
...in altre lingue...
...in altre lingue...
LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
Questo blog non ha finalità commerciali. I video, le immagini e i contenuti sono in alcuni casi tratti dalla Rete e pertanto sono presuntivamente ritenuti pubblici, pur restando di proprietà del rispettivo autore. In ogni caso, se qualcuno ritenesse violato un proprio diritto, è pregato di segnalarlo a questo indirizzo : rapacro@virgilio.it Si provvederà all’immediata rimozione del contenuto in questione. RR
292. “STRAIGHT OUT OF HELL” Helloween (Germania) – 2013 di Sky Robertace Latini
Nonostante
gli anni di carriera i loro dischi continuano a piacermi. “NABATAEA” è il pezzo
più bello perché è anche il più atmosferico e complesso. Assolutamente non una
novità (vedi lo stupendo “Keeper of the seven keys-The legacy” del 2005) per la
band ma comunque d’impatto ed efficace. Velocità e parti meno veloci si
alternano sfociando in un ritornello melodico. Le chitarre sferragliano senza
sosta (gli accordi sono un po’ orientaleggianti e in un passaggio assomigliano
a “Gates of Babylon” dei Rainbow). La parte centrale si ammorbidisce e poi
torna dura con una certa cattiveria. Le variazioni sono più d’una e quasi tutte
basate su linee vocali diverse, anche se sono presenti momenti chitarristi solisti
quando veloci quando morbidi. “WORLD OF
WAR” è a partenza fulminea in tipico stile Power. Poi però rallenta con un bel
riff scuro accompagnato da voce cattiva. Per il ritornello la linea vocale si
apre “in chiaro” lanciandosi in una iperorecchiabilità epica quasi da musical. C’è un assolo carino
di basso che anticipa la parte strumentale con chitarrismi variegati.
“BURNING
SUN” è la canzone più dura dell’album, e anche la meglio riuscita insieme a
“Natabaea”. La voce assomiglia a quella di UDO degli Accept (tedesco anch’egli)
perché più roca che nelle altre song dell’album. Il ritornello è uno dei più
epici di tutto il lotto. Alla fine del lavoro c’è una versione della stessa con
l’aggiunta di una tastiera vintage stile sonoro inizio anni ’70 che però non
aggiunge nulla al valore della composizione. “WAITING FOR THE THUNDER”
abbandona la velocità per un ritmo più cadenzato quasi ballabile. La voce
inizia con calda bassa tonalità. La linea melodica è semplice ma contiene un
bel pathos pur adottando una leggera commercialità. Ad ammorbidire
ulteriormente l’anima della song è inserito il pianoforte che accompagna tutto
il pezzo con poche semplici note ma estremamente efficaci. “STRAIGHT OUT OF
HELL” parte subito in quarta con un bel classico riffing corposo. Power Metal
dallo stile epico e cantabile che gruppi come Gamma Ray e Freedom call (sempre
germanici) nel tempo hanno copiato proprio dagli Helloween. Pezzo fresco e
divertente che sprigiona allegria. “CHURCH BREAKS DOWN”” un coro e un organo
ecclesiastico presentano il brano che subito dopo offre un attacco frontale per
velocità ed impatto, che si spezza quando inizia la parte cantata. La linea
melodica alterna durezza e orecchiabilità con grande dinamicità. Atmosfera di
ampio respiro nonostante l’incedere violento di alcuni momenti; aumentato anche
dal bello sprazzo solistico. Con “Natabaea” e “Burning Sun” crea un trittico
perfetto facendo parte delle tre più belle canzoni di questo lavoro. Mi piacciono molto anche “Years” e “Make fire
catch the fly” pur apparendo leggermente minori per via dei ritornelli non
proprio originali. C’è infine una ballata “Hold me in your arms”, che non è
terribile ma piuttosto banale, forse la peggiore mai composta dagli Helloween. Non possiamo dire che questa nuova pubblicazione
sia innovativa. Si ascoltano gli Helloween come già si conoscevano; fedeli a se
stessi, con brani di Power metal, talvolta epico, senza sbavature e con una
verve sempre fresca. Buona dose di ironia e di happy sound. E non mi associo
alle voci che vogliono questo cantante poco espressivo; a me piace moltissimo. Rispetto
all’album “7 sinners” del 2010, questo è leggermente migliore. Il voto può
essere alto (8,5) e non si alza ulteriormente perché da una band fondamentale e
di alto rango come essa è, ci si aspetta ogni volta chissà che colpo di genio.
Il tono recensivo sembra dimesso, ma è solo perché siamo ormai abituati alla
loro bravura, il disco è invero di qualità e mantiene un alto livello di
tonicità. sky robertace
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
* * *
IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI
(Michael Ende)
* * *
HOME PAGE DEL BLOG (clikka qui)
***
ELENCO DEI POST(clikka qui)
ULTIMA NEWSLETTER(clikka qui)
***
IL FILM, IL LIBRO, IL BRANO, LA POESIA DEL MESE (clikka qui)
***
WEBMASTER: Roberto RAPACCINI
A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.
(Carl Gustav Jung)
Nessun commento:
Posta un commento