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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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293. LO SPIRITISTA BRASILIANO, GURU CRISTIANO di un'Americana a Venezia
Nel 2012 è stato scelto dal 71,4% dei votanti in un
sondaggio della rete SBT come il "Brasiliano più grande di tutti i
tempi." La sua immagine è apparsa
sui francobolli. E' stato nominato per
il Nobel Peace Prize. Ha realizzato 412 libri. Non era intellettuale, né musicista, né
calciatore, anche se amava quello sport.
Ha lasciato questa vita nove ore dopo la vittoria del Brasile contro la Germania
nel 2002, all'età di 92 anni, per ammorbidire l'impatto sul popolo provocato
dalla sua scomparsa. Chi era questa
persona famosa che ha guadagnato così tanta stima? Francisco "Chico" Xavier, umile
impiegato del Ministero di Agricoltura del Brasile, descritto da molti come il
più grande medium mai conosciuto. La sua storia comincia nel paese di Pedro
Leopoldo quando, all'età di 4 anni, Chico (SCI-co) dice che può sentire le voci. Nello stesso periodo, il bambino fà uso di termini
di medicina e di frasi letterarie che gli adulti capiscono che non possa sapere
da solo. Gli altri bambini lo prendono
in giro, diventa "il bambino che parla con i morti." La mamma biologica muore quando Chico ha solo
5 anni. Suo padre non può tenere tutti e
nove figli a casa. Chico finisce da una
signora crudele che lo maltratta quotidianamente. L'unica consolazione che il bambino ha è lo
spirito della mamma che gli consiglia un atteggiamento di "pazienza,
rassegnazione, e fede in Gesù." Queste
parole diventeranno le fondamenta della sua vita. Dopo due anni di agonia, il bimbo torna a
casa con i fratelli. Suo papà si era
risposato con una donna buona, e Chico ricominciò a vivere in pace mentre il
suo dono da medium continuava a
crescere. Deve lasciare la scuola dopo
la quarta elementare per lavorare e aiutare la famiglia che aumenta. Gli Xavier si convertono, nel frattempo, alla
religione conosciuta formalmente nel Brasile come lo Spiritismo kardecista,
nella tradizione del pedagogista e filosofo francese, Hippolyte Rivail. Chico ha diviso la esperienza personale in 3
tappe distinte: da 5 fino a 17 anni, sotto
la protezione dello spirito della mamma biologica; poi, dal 1928 al 1931 quando
i centinaia di messaggi che lui canalizzò erano "esercizi"; e finalmente,
il lungo periodo dopo il 1931 quando entrò in scena la nuova guida spirituale,
un'anima di nome Emanuele. Il giorno in
cui Emanuele si presentò a Chico, gli disse che avrebbe dovuto seguire tre
regole: "Disciplina, disciplina, disciplina." Emanuele era il più presente di molti "insegnanti"
che Chico ha canalizzato. Il medium è ricordato, fra l'altro, per il
suo dono di "psicografia."
Cioè, la capacità di entrare in uno stato cerebrale che secondo le
macchine della medicina assomiglia all'epilessia, senza esserlo, mentre la mano
scriverebbe sempre sulla carta messaggi dettati dall'Aldilà. Spesso le lettere che Chico consegnava ai
famigliari dei defunti terminavano con le loro stesse firme. Chico ha sempre insistito che lui non era l'autore
di niente, neanche le poesie, ma che era solo "un condotto, un granello di
polvere, una pianta d'erba." Una
volta, frastornato da troppi complimenti, Chico disse, "Non lodarmi
così. Crea confusione. Sono solo un verme in questo mondo." Emanuele, la guida al suo fianco, gli ha
subito consigliato di fare chiarezza, dicendo, "Non insultare il verme
perché, in contrasto con esso, noi abbiamo molto da imparare pur di essere
fedeli a Dio nel posto evolutivo che siamo già riusciti a raggiungere." Nella sua carriera come medium cristiano, Xavier è stato seguito da folle di ammiratori e
cercatori spirituali, fra cui numerosi VIP, dal suo paese natale di Pedro
Leopoldo dove si stabilì nel povero magazzino di suo fratello il Centro
Espìrito Luiz Gonzaga, fino alla città di Uberaba dove aprì la Casa de Prece
(La Casa di Preghiera.) E' apparso sulla
TV brasiliana più volte, sempre nei panni del medium, dove ha dimostrato l'umiltà e l'ottimismo che lo distinguevano,
nonostante la povera parrucca. Tutti i
soldi e i regali che Chico ha ricevuto nella sua vita sono stati devoluti in opere
di carità. Anche i copyright dei 412 libri,
attribuiti sulle copertine non a Xavier ma invece alle entità spirituali che glili
hanno dettati, appartengono alla Federacao Espìrita Brasileira. Chico invece ci ha lasciato in eredità un
tesoro d'informazione spirituale. Nel
prossimo post, parlerò di più del "grande deposito di lezioni"
condivise con il mondo moderno da Chico.
Ma prima, per il bene comune, comincio a imparare un pò di portoghese! UN'AMERICANA A VENEZIA
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