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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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126. IL POTERE DELL’ARTE – HUNDERTWASSER – IL PITTORE DALLE CINQUE PELLI” (Pierre Restany - 1998) di Roberto Latini

Friedensreich Hundertwasser (vero nome Friedrick Stowasser) è un artista
austriaco, nato a Vienna nel 1928 e morto nel 2000. Un artista globale che parte dalla pittura e s’inerpica per molteplici esperienze fino all’architettura, tra il parascientifico e l’idealismo concreto. E’ un artistache guarda l’uomo e guardandolo ne osserva i

contorni e gli spazi entro cui esso si muove e respira. Perché “pittore delle cinque pelli”? Egli sente che uno dei simboli pittorici della realtà è stata per lui la spirale “una relazione osmotica che procedeva con successivi livelli di consapevolezza, concentrici alla sua interiorità”. Le pelli sono cinque: Epidermide, Vestiti, Casa, Società (famiglia; nazione; amicizia), Pianeta (in cui la natura è punto imprenscindibile di riferimento). Con la sua arte, Hundertwasser esplora queste pelli. Ma non ne fa solo un approdo teorico e concettuale, vuole invece farlo divenire realtà concreta. Le sue iniziative risultano fattibili e cercano “il coinvolgimento creativo del pubblico”. Nelle nostre città, anche nel mio condominio di Terni, nessuno può modificare l’estetica di finestre e balconi, per Hundertwasser invece esso è un diritto dei singoli condomini. Questo libro non è una biografia dell’artista. Viene analizzato invece il suo processo intuitivo, il quale va  verso l’analisi del bisogno espressivo e ambientale dell’uomo, per soddisfarlo di pari passo attraverso
Pierre Restany
Autore del libro sulle cinque pelli di Hundertwasser
F. Hundertwasser
Artista austriaco (1928-2000)€€
l’espressione artistica vivibile. Si tratta di far evolvere il proprio percorso artistico per  realizzare una concretezza a misura d’uomo. Il percorso è un percorso ecologico inteso in senso il più globale possibile. Cioè inteso non come sola difesa della natura, ma come difesa dell’essere umano. E’ come se dicesse che difendere la singola persona è possibile solo difendendo la natura (aria e terra). Hunderwasser è pacifista, è ecologista, è antinuclearista; è cosmopolita, ma non è di sinistra, nonostante i temi siano divenuti di proprietà dell’ideologia di sinistra, e non è europeista. E’ di destra e monarchico, non per una alterata idea di nazionalismo, ma perché crede che mantenere le tradizioni culturali renda maggiormente libero il cittadino da mentalità appiattenti. “Ogni elemento distintivo ha la stessa importanza all’interno del profilo globale della differenza”.  Egli non amava le linee rette in quanto proponenti situazioni concettuali troppo  formaliste. Per Hundertwasser il formalismo esistenziale si allontana dalla spiritualità umana ”L’arte contemporanea…esprime la bruttezza attraverso una costante aggressione visiva. L’inquinamento ottico provocato dalla bruttezza è il più pericoloso perché uccide l’anima”. “La linea retta è atea e immorale”. Oltre alla pittura, disegna francobolli; monete; bandiere; viaggia per il mondo (anche attraversando le foreste tropicali); disegna manifesti; copertine di enciclopedie; realizza monumenti; e tutto in questa ottica concettuale ben definita. Ma la definizione è stata una maturazione lunga in cui l’artista ha perfezionato e messo alla prova le proprie idee, anche con pubbliche performance in cui si spogliava nudo o riempiva di alberi balconi e vie cittadine. Tutte queste cose a cui lavorò volevano significare l’arte come un qualcosa di quotidiano. Soprattutto poi la quotidianità degli edifici dove veniva fuori il suo essere contro il razionalismo che ammuffiva l’architettura..
Siccome per lui “natura + bellezza = felicità”, allora prende come simbolo l’albero, per farne un elemento importante del ciclo biologico a cui faceva forte riferimento. Perciò studiò anche qual era il metodo migliore per mettere piante e giardini all’interno di progetti architettonici, dove i colori e le strutture ricordano Gaudì, ma dove l’elemento natura e di riciclo dell’acqua trasformano l’arte in scienza e la scienza in arte. E costruisce musei; palazzi residenziali; stazioni termali; aree di servizio; parcheggi; ristruttura reparti ospedalieri e centrali di teleriscaldamento; restaura chiese e si attiva per molto altro ancora. E quando si occupò di alloggi popolari ottenne che non fossero assolutamente venduti dal comune né affittati a gente benestante. E ciò avviene in tutto il mondo; Nuova Zerlanda e Giappone compresi, anche se è in Austria la maggior parte delle sue realizzazioni architettoniche. Per questo blog può essere l’artista simbolo. La vera coniugazione tra arte e spiritualità, dove l’arte non è staccata dal vivere di tutti i giorni per un rispetto spirituale dell’uomo in una armonia fra artificio e natura che in Hunderwasser trova piena fattuazione. L’uomo deve vivere bene nelle sue pelli, dal proprio corpo fino alle cose esterne del corpo che però sono sempre nostra pelle perché si ripercuotono sul nostro corpo e quindi sulla nostra mente. Se si costruisce la bellezza, si vive automaticamente nel giusto equilibrio. L’autore del libro, il francese Restany (nato nel 1930 e deceduto nel 2003),  scrittore di novelle, di saggi letterari e giornalista d’arte oltre che organizzatore di mostre, negli anni ’60 è stato teorico fondatore del “Nouveau Realisme”, quell’arte che utilizza materiali anche banali desunti dalla realtà, ha conosciuto Hundertwasser. Mi è piaciuto leggere di un pittore finora a me sconosciuto ma che amo già con forza. Me lo sento affine, mi sento di condividere il suo pensiero e mi piacciono le opere che ha creato.  ROBERTO ‘SKY’ LATINI




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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)