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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

...in altre lingue...

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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26. LA LINGUA ARABA. IL SUO SIGNIFICATO RELIGIOSO ED ESTETICO

Per noi occidentali la lingua araba costituisce un oggetto misterioso; tuttavia la penetrazione della cultura araba ed islamica nel nostro mondo impone la conoscenza di alcuni elementi di base. Ogni musulmano, anche se non vive o non è nato in una nazione nella quale si parla come lingua primaria o di minoranza l’arabo, dovrebbe conoscere questo idioma almeno nella forma classica (ovvero in quella del Corano). Infatti, si reputa che qualsiasi traduzione del Corano in altre lingue espone all’introduzione di elementi di ambiguità se non di un vero e proprio travisamento. Tuttavia l'estrema esiguità dei musulmani arabofoni (all'incirca il 10% dell'intera popolazione islamica mondiale) ha reso necessario approntare traduzioni del Corano in altre lingue. La forma classica dell’arabo si distingue dall’arabo moderno perché in quest’ultimo caso nella scrittura vengono omesse le vocali brevi: nell’arabo classico invece, al fine di evitare qualsiasi ambiguità nel testo, il lemma viene scritto nella sua completezza fonetica. La lingua araba è una lingua semitica, imparentata con l'ebraico e l'aramaico con i quali condivide un'origine comune. Le varianti dialettali della lingua araba sono spesso molto diverse tra loro e, nonostante l’esistenza di un arabo ufficiale “standard” usato per la comunicazione scritta e in situazioni formali, per la comunicazione informale vengono usati sempre i dialetti, alcuni dei quali sono solo parzialmente comprensibili per arabi che risiedono in regioni diverse. Anche se le persone con un discreto grado di istruzione sono in genere in grado di esprimersi nell'arabo ufficiale, la maggioranza degli arabi usano e comprendono generalmente solo il dialetto della regione in cui vivono. Accanto all’arabo classico esiste “l’arabo moderno standard”, che è una sorta di lingua comune utilizzata nei consessi ufficiali e internazionali, che dovrebbe essere comprensibile a tutti gli appartenenti al mondo arabo, a prescindere dall’area geografica di provenienza. L’arabo moderno standard si articola attraverso 5 fonemi vocalici e 28 consonantici. La lingua araba originaria nel corso dei secoli si è modificata nelle singole regioni interagendo con gli idiomi locali, dando luogo a lingue nazionali a “matrice araba”: fra queste lingue nazionali sono molto popolari la lingua arabo-egiziana ed il siriano per la loro diffusione mediatica. L’arabo, nelle sue varianti dialettali, è parlato in: Algeria, Arabia Saudita, Bahrain, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Iraq, Giordania, Kuwait, Libano, Libia, Mauritania, Marocco, Oman, Qatar, Sudan, Siria, Tunisia, Autorità Nazionale Palestinese (Cisgiordania e Gaza), Sahara Occidentale, Yemen dalla maggioranza, e in molti altri paesi, come Israele, come lingua di minoranza. Per quanto riguarda la calligrafia è interessante notare che, poiché per l’Islam l’arte figurativa è una forma di idolatria, la calligrafia e le altre rappresentazioni astratte o i geometrismi decorativi sono diventati nelle culture islamiche i principali mezzi di espressione artistica. Roberto Rapaccini

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)