usò tale termine per
descrivere la musica hard rock dei Blue Oyster Cult. Ma solo negli anni ’80
divenne un genere a sé, diverso dall’Hard Rock da cui derivava. Poi verso l’inizio
degli anni ’90 si trasformò in sottogenere, mentre la sola parola “Metal”
sarebbe diventato il contenitore di tutti i sottogeneri. La cosa è ancora
discussa; se l’Heavy Metal rappresenta, in quanto sottogenere, le sonorità
dell’inizio del Metal o se, invece, comprenda appunto tutto il genere
metal. Alla
fine dei seventies gruppi come Judas Priest; Motorhead; Ufo e Scorpions,
avevano già indurito il loro suono facendosi chiamare Heavy Metal.. Ma la
NewWaveOfBritishHeavyMetal dal ’79 all’83 diede più forte impulso a questa
musica, originando ulteriori nuove sonorità, per cui questa ultima ondata pare
avere caratteristiche di suono diverse
da quello. Iron Maiden; Saxon; Def Leppard; Diamond Head ed Angel Witch
appaiono diversi dai Judas e dalle band come Accept o Primal Fear. Dire Heavy
Metal e diverso da dire NWOBHeavyMetal, sebbene si tratti di stessa musica. Il
primo non deve per forza avere un suono vintage, il secondo invece si. Non è la
struttura e non è il songwriting a fare la differenza, ma puramente il suono
poco prodotto e tecnicamente meno tecnologico. Fa sorridere ma è così spesso.
Eppure la differenza è poca, e a volte forse niente. Ma l’aggettivo pesante,
per quanto azzeccato, non è
più così esaustivo; colnsiderarlo suono pesante non
è del tutto corretto se andiamo a vedere i sottogeneri Thrash; Death; Black;
Industrial e Groove che lo sono ancora di più. Anzi, troviamo melodia e linee
musicalmente liriche. Le vecchie realtà come il tedesco UDO (ex-cantante Accept)
e gli americani Vicious Rumors sono massicce e ferree, eppure posseggono la
loro musicalità, alquanto afferrabile. Le nuove realtà come i teutonici
Masterplan e GiantX, e i finlandesi Battle Beast sono ancora più melodici. Certo
i sottogeneri
successivi hanno altri aggettivi a descriverli: Feroce; brutale; bestiale;
disturbante; annichilente. All’Heavy Metal si confanno termini relativamente
più compatti e meno corrosivi: grintoso; robusto; martellante; arrembante;
tagliente. Tutto il metal è aggressivo; tirato e potente, ma le sfumature sono
numerose. Se nel metal più estremo la furia è “cieca”, nell’Heavy trattasi di
furia solida e quadrata, che ci vede benissimo. Riff semplici, con assoli e
ritornelli quasi cantabili, è ritmiche cadenzate a volte Power ma altre volte
ballabili. Certo è che per chi non è abituato al metal l’ascoltabilità appare
difficile, si tratta pur sempre di musica dura, di musica legata alla forza,
che anche quando è raffinata, non può perdere le caratteristiche di pesantezza.
La freschezza non regala per forza fruibilità ad orecchie poco rock. Ma il
guanto di sfida schiaffeggiò i consumatori di musica ed oggi i suoni meno duri
del metal non sempre vengono considerati metal; quei suoni sono più condivisi
di un tempo. Guns’n’Roses e Metallica adesso non fanno più l’effetto
destabilizzatore di una volta. In effetti anche in questo si osserva come
l’Heavy Metal sia più accessibile. Non ci sono possibilità di errore: l’Heavy
metal è un cubo, i generi successivi più estremi invece sono pieni di spigoli
catarrosi e carta-vetrosi. Andare oltre l’Heavy è spesso una evoluzione
interessante, più spesso è osservare un’arte meno possente del semplice caro
vecchio Heavy Metal. Più cattiveria non significa per forza più capacità
evocativa. SKY ROBERTACE LATINI

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