 Qualche sera fa vedendo con Cristina un documentario su RaiTre sui
misfatti dei Nazisti, mi è scappato un commento: “Peggio delle bestie!”.
Successivamente ho riflettuto su questa affermazione. A parte l’incongruenza
della frase in quanto l’uomo da un punto di vista biologico è un animale, vanno
fatte alcune precisazioni. Vivendo da alcuni anni fuori città e avendo
trascorso molte estati della mia infanzia in campagna, ho sempre avuto
dimestichezza con gli animali, il cui comportamento ha sempre destato il mio
interesse. Attualmente io e Cristina abbiamo un cavallo e una comunità di
cinque gatti che vivono nel nostro giardino. I gatti da noi possono fruire di
vitto e alloggio, un attento trattamento sanitario, comprensivo di vaccini,
medicine interventi quando necessario, con possibilità di ricovero in clinica
dove viene praticata anche la riabilitazione. C’è Gianluca,  nostro amico veterinario di grandi capacità
anche chirurgiche, sempre pronto ad offrirci il suo prezioso supporto. I gatti,
come contropartita, ci tengono pulito il giardino da piccoli rettili,
manifestandoci la loro gratitudine, portandoci di tanto in tanto sullo zerbino
di casa alcuni trofei: teste e code di
Qualche sera fa vedendo con Cristina un documentario su RaiTre sui
misfatti dei Nazisti, mi è scappato un commento: “Peggio delle bestie!”.
Successivamente ho riflettuto su questa affermazione. A parte l’incongruenza
della frase in quanto l’uomo da un punto di vista biologico è un animale, vanno
fatte alcune precisazioni. Vivendo da alcuni anni fuori città e avendo
trascorso molte estati della mia infanzia in campagna, ho sempre avuto
dimestichezza con gli animali, il cui comportamento ha sempre destato il mio
interesse. Attualmente io e Cristina abbiamo un cavallo e una comunità di
cinque gatti che vivono nel nostro giardino. I gatti da noi possono fruire di
vitto e alloggio, un attento trattamento sanitario, comprensivo di vaccini,
medicine interventi quando necessario, con possibilità di ricovero in clinica
dove viene praticata anche la riabilitazione. C’è Gianluca,  nostro amico veterinario di grandi capacità
anche chirurgiche, sempre pronto ad offrirci il suo prezioso supporto. I gatti,
come contropartita, ci tengono pulito il giardino da piccoli rettili,
manifestandoci la loro gratitudine, portandoci di tanto in tanto sullo zerbino
di casa alcuni trofei: teste e code di
 quale si indica il
fuoco. In questo caso il micetto è stato immediatamente accettato dalla comunità
e ora, superate le giustificate diffidenze, si lascia accarezzare. Le sue
condizioni migliorano di giorno in giorno. Ho parlato di questo episodio per
dimostrare come tra gli animali sia particolarmente forte il senso della
solidarietà. Detto questo, ha senso dire “peggio delle bestie”? in alcuni casi
tendiamo presuntuosamente a rendere gli animali antropomorfi. Innanzi tutto non
credo che la nostra etica possa essere considerata un modello da seguire, anche
perché le comunità animali  hanno proprie
condotte, proprie abitudini, propri usi che integrano una specifica dignità. In
proposito in passato ho apprezzato particolarmente un  romanzo che parlava delle vicende di un cane
lupo femmina. Il rapporto molto bello fra il cane e la sue padrona, non era
costruito sugli stereotipi umani. Tornando al documentario sui nazisti che
mostrava solo la punta dell’iceberg della malvagità umana, in quanto il male
radicale nell’uomo si esprime in tante altre forme meno straordinarie e
quotidiane, è lecito chiedersi: “ Chi è la bestia?”. ROBERTO RAPACCINI
quale si indica il
fuoco. In questo caso il micetto è stato immediatamente accettato dalla comunità
e ora, superate le giustificate diffidenze, si lascia accarezzare. Le sue
condizioni migliorano di giorno in giorno. Ho parlato di questo episodio per
dimostrare come tra gli animali sia particolarmente forte il senso della
solidarietà. Detto questo, ha senso dire “peggio delle bestie”? in alcuni casi
tendiamo presuntuosamente a rendere gli animali antropomorfi. Innanzi tutto non
credo che la nostra etica possa essere considerata un modello da seguire, anche
perché le comunità animali  hanno proprie
condotte, proprie abitudini, propri usi che integrano una specifica dignità. In
proposito in passato ho apprezzato particolarmente un  romanzo che parlava delle vicende di un cane
lupo femmina. Il rapporto molto bello fra il cane e la sue padrona, non era
costruito sugli stereotipi umani. Tornando al documentario sui nazisti che
mostrava solo la punta dell’iceberg della malvagità umana, in quanto il male
radicale nell’uomo si esprime in tante altre forme meno straordinarie e
quotidiane, è lecito chiedersi: “ Chi è la bestia?”. ROBERTO RAPACCINI 
3 commenti:
Sai bene Roberto quanto io abbia sofferto per la perdita della mia cara gatta e più volte ci siamo confrontati su come questi nostri amici siano straordinari. Il tuo post ne evidenzia le qualità e supera, nel suo divenire, la semplicità dell'elencazione delle qualità stesse fino a diventare occasione di riflessione attenta e profonda sulla natura umana.Che dire? grazie per questo spunto intelligente e puntuale sul quale sofermarci a riflettere al di là dei luoghi comuni
Chiara P.
Grazie, Chiaretta, siamo sempre in straordinaria sintonia....
Credo che il punto analizzato da Roberto sia preciso. Noi umani abbiamo tante risorse e capacità, ma le sfruttiamo spesso con una modalità estremamente crudele, che non è bestiale, ma ontologicamente umana, strettamente umana.
Ma è qui che si gioca la valutazione del nostro umanissimo agire: l'animale non ha meriti per le sue "buone" azioni nè demeriti per quelle "cattive", azioni che per loro non sono buone nè cattive ma istintive. Nell'uomo merito o colpa invece hanno un senso pieno e reale.
Sky Robertace
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