scorr
...in altre lingue...
...in altre lingue...
LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
Questo blog non ha finalità commerciali. I video, le immagini e i contenuti sono in alcuni casi tratti dalla Rete e pertanto sono presuntivamente ritenuti pubblici, pur restando di proprietà del rispettivo autore. In ogni caso, se qualcuno ritenesse violato un proprio diritto, è pregato di segnalarlo a questo indirizzo : rapacro@virgilio.it Si provvederà all’immediata rimozione del contenuto in questione. RR
242. “MAI PIU' COMPLICI” e “IO SONO LA VOCE” di Chiara Passarella
Amnesty International svolge costantemente azioni
contro la violenza sessuale ed altre violazioni dei diritti umani fondamentali
delle donne, sia che esse avvengano nel corso di conflitti armati, in ambito
familiare e domestico o nel contesto della repressione dei governi o degli
attacchi dei gruppi armati di opposizione contro le attiviste per i diritti
umani. Al centro dell’azione di Amnesty International, è attualmente la tutela
delle donne nei paesi del Medio Oriente e dell’Africa del Nord in cui nel 2011
sono iniziate le rivolte. “Nel mondo, la violenza contro le donne è dolorosa cronaca quotidiana.
Nessuna donna può sentirsi al riparo dalla violenza quando viene attaccata
perché lotta per la libertà o quando subisce violenza da coloro che sono nel
cerchio più ristretto delle relazioni private e familiari” ha
dichiarato Christine Weise, Presidente di Amnesty
International Italia. “Le donne sono in pericolo nelle piazze e nelle strade teatro delle
‘primavere’ nordafricane, oggi sempre più trasformate in violenti assembramenti
di uomini”. “Se Non Ora Quando”, impegnata da mesi nella campagna
contro il femminicidio ”Mai piu’ complici”, come ha già fatto con la grande
manifestazione del 13 febbraio, chiede agli uomini, in un appello che ha
raccolto migliaia di firme, “di camminare e mobilitarsi con le donne per cercare insieme forme e
parole nuove capaci di porre fine a questi crimini”. Sono 101 le
donne uccise dall’inizio dell’anno in Italia, un paese che consente la morte di
tante donne, è un paese che si allontana dalla civiltà. “Vogliamo che l’Italia
– dicono – si
distingua con determinazione nel combattere la violenza contro le donne.
Sappiamo che non ci sono il raptus e la follia dietro questi gesti, come ha
confermato il rapporto Onu. La violenza si presenta in queste forme e con
questi numeri quando il sistema e la cultura la tollerano”. Amnesty
International Italia e “Se Non Ora Quando” voglionocontribuire a creare uno
spazio comune di azione e mobilitazione che rafforzi, in Italia, l’affermazione
dei diritti delle donne. Uno spazio comune, per un problema comune e
soprattutto estremamente grave. In questo quadro, Amnesty International Italia
ha espresso grande apprezzamento per l’iniziativa promossa da “Se non ora
quando”, che vedrà la nazionale di
calcio italiana scendere in campo il 14 novembre contro la violenza sulle
donne. “Se non ora quando” ha annunciato pieno appoggio all’iniziativa “Io sono
la voce” con cui Amnesty International Italia, dal 29 ottobre al 25 novembre
(Giornata internazionale per l’eliminazione di ogni forma di violenza contro le
donne), raccoglierà fondi tramite un sms solidale dedicato alle donne che
lottano per la libertà e i diritti umani in Medio Oriente e in Africa del Nord.
Negli ultimi mesi milioni di persone sono scese nelle
piazze dei Paesi del Medio Oriente e del Nord Africa per chiedere dignità,
diritti umani, giustizia, fine dell’oppressione e della discriminazione. Tra
queste persone sono migliaia le donne che hanno messo a repentaglio la propria
vita, sfidando vecchi e nuovi regimi repressivi, per difendere i diritti umani
fondamentali e promuovere le riforme e l'uguaglianza. Amnesty International
Italia ha scelto di lavorare al fianco di queste donne coraggiose perché cessino
le violazioni dei diritti umani nei loro confronti e siano adottate leggi che
pongano fine alla discriminazione di genere.
Per questo Amnesty International Italia lancia “Io sono la voce”, la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi tramite SMS
solidale al 45509, attiva dal 29 ottobre al 25 novembre, data quest’ultima in
cui ricorre la Giornata
internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. I fondi
raccolti grazie a questa iniziativa consentiranno ad Amnesty International di
stare accanto alle donne del Medio Oriente e del Nord Africa, sostenerle e
proteggerle dalla discriminazione e dalla violenza nonché porre l’attenzione
sui diritti delle donne a rischio in paesi come Iran, Siria, Tunisia, Arabia
Saudita, Egitto e Bahrein. Nello specifico, attraverso missioni di ricerca nei
Paesi dell’area, attività congiunte con partner locali, pressione sulle
istituzioni nazionali mediante incontri diretti e/o la mobilitazione delle
attiviste e degli attivisti di Amnesty International nel mondo, il progetto si
propone di ottenere la liberazione di tutte le donne in carcere per aver difeso
i diritti umani; porre fine alle politiche e alle leggi discriminatorie che
pregiudicano la parità di diritti tra uomini e donne; far dichiarare fuorilegge
pratiche aberranti che colpiscono le donne in quanto tali nella loro integrità
fisica e morale; favorire l'adozione di garanzie legislative e costituzionali
per l'uguaglianza di genere; assicurare che le donne prendano parte ai processi
decisionali sul futuro dei paesi in transizione e che siano protette, come
gruppo particolarmente vulnerabile, nei paesi in cui sono in corso conflitti
interni o viene esercitata una forte repressione politica. CHIARA PASSARELLA
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
* * *
IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI
(Michael Ende)
* * *
HOME PAGE DEL BLOG (clikka qui)
***
ELENCO DEI POST(clikka qui)
ULTIMA NEWSLETTER(clikka qui)
***
IL FILM, IL LIBRO, IL BRANO, LA POESIA DEL MESE (clikka qui)
***
WEBMASTER: Roberto RAPACCINI
A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.
(Carl Gustav Jung)
1 commento:
Un dato culturale preoccupante relativo alla condizione della donna nel mondo islamico - che si evince bene dal libro ‘Sfigurata’ di Rania Al Baz è il seguente: spesso nell’Islam la donna che subisce una violenza difende la cultura che ha prodotto quel brutale abuso. Rania Al Baz, deturpata e ridotta in fin di vita dal marito per una morbosa gelosia afferma nel libro: “…Non sono stata picchiata per un principio religioso, ma per gelosia, da un uomo umiliato. Solo per questo. Coloro che si trincerano dietro l'Islam per giustificare un'azione del genere mentono; coloro che pensano sinceramente - e ce ne sono - che il Corano incoraggi tali pratiche, sbagliano. È una faccenda di mentalità maschile, niente di più. Il Profeta ha insegnato l'amore, non certo l'odio che oggi viene propagato da alcuni dei suoi zelatori..”. Roberto Rapaccini
Posta un commento