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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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198. IN MEMORIA DEL TASTIERISTA JON LORD (1941-2012) di Sky Robertace Latini
Nel mondo del rock due inglesi sono i veri ‘Dei’ della
tastiera. Uno viene dal Progressive Rock degli Yes, Rick Wakeman, l’altro
proviene dal mondo del rock duro, ed è il baffuto Jon Lord (nome completo:
Jonathan Douglas Lord), membro dei mitici Deep Purple. Questi è deceduto per embolia polmonare, dopo
un anno di tumore al pancreas, lo scorso 16 luglio 2012, a 71 anni. Ultimamente
non militava più coi Deep per una scelta artistica, volendo continuare con
esperienze lontane dall’Hard Rock. Ma della “Profonda Porpora” lui è stato uno
dei fondatori sin dal primo album, “Shade of…”, nell’anno 1968 (mentre per
esempio il famoso cantante Gillan entra in scena solo nel quarto disco, “In rock”
nel 1970). Co-compositore di “Smoke on the water” (1972), il brano più famoso
della band (infatti nella memoria anche tra i non appassionati di rock), la sua
impronta nella band rimarrà sempre molto forte. Figlio di musicista, studiò al
“College Of Music” di Londra. Il suo inizio con gruppi musicali fu nel genere
Jazz, ma partecipò anche al primo album dei Kinks del 1964. Nella musica dei
Deep Purple le tastiere sono in una collocazione importante se non
fondamentale, e lasciano spesso intravedere l’amore di Lord per il sinfonismo,
sebbene la matrice prevalente del gruppo sia blues-rock’n’roll. Lord si rifà
talvolta alle sue passioni che sono Bach, Beethoven, Strauss e Brahms. E’su
queste passioni che i Deep Purple suoneranno in associazione con Orchestra
classico-barocco-sinfonica nel 1969, prima volta nella storia per un gruppo
rock. Tale ispirazione porterà Lord ad ammorbidire i suoni della band anche nei
dischi più duri. Ma non mancano anche sferzate violente in una tecnica
innovativa nell’uso dell’organo Hammond, con cui Jon creerà sempre assoli
virtuosistici in un continuo duetto con la chitarra di Blackmore, anche lui
amante della musica classica, ma dalla potenza rocciosa. Le tastiere di Lord
continueranno a seguire progetti classicheggianti in parallelo e anche dopo la
carriera coi Deep, fino ad abbandonare del tutto l’hard rock. In realtà, dopo
lo scioglimento del 1975 dei Deep Purple (si riformeranno nel 1984), Lord,
insieme ad altri due membri dei Deep, opererà nei Whitesnake, ancora hard rock,
ma molto più blueseggiante.
Numeri:
16 album coi
Deep Purple
26 album
live di vario tipo
7 album
solisti
6 album coi
Whitesnake
8 album con
vari artisti (tra cui Kinks e Lynyrd Skynyrd)
Il suo
ultimo lavoro discografico nel 2007 intitolato “Danger: white men”; un album di
blues-rock. Si spegne un uomo che ha dato molto in quanto ad innovazione nel
mondo della musica, e se vogliamo una piccola nota critica, mi duole aver visto
che la maggior parte dei media italiani non ne ha dato notizia. Jon Lord è
stato uno dei maggiori artisti della musica internazionale; merita un sentito
applauso. SKY ROBERTACE LATINI
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