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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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156. L'IMMORTALE OSCAR PETERSON di Roberto Rapaccini
Oscar Peterson nacque il 15 agosto 1925 a Montreal, in Quebec (Canada). Il padre Daniel era nostromo in una nave mercantile quando conobbe la sua futura moglie John Olivia, governante per una famiglia inglese a Montreal. Daniel abbandonò il lavoro da marittimo per un impiego da stanziale: fu assunto come facchino dalla Canadian Pacific Railway. Oscar era il quarto di cinque figli. Il padre impose a tutti i suoi figli lo studio di uno strumento musicale. Oscar iniziò a studiare la tromba ma, per incipienti problemi di salute, smise l’apprendimento dello strumento a fiato ed iniziò quello del pianoforte. Ben presto fu evidente il suo talento. Già da adolescente acquisì a livello locale notorietà come pianista. Dopo alcuni anni costituì un trio con il quale guadagnò fama e popolarità in tutto il Canada. La sua rapida e solida ascesa si ebbe a seguito di una fortunosa leggendaria coincidenza. Nel 1949 il noto impresario Norman Granz sentì mentre era in taxi la trasmissione alla radio di una sua performance live. Decise di cambiare i suoi programmi per recarsi nel locale dove Peterson si stava esibendo. L’incontro con l’impresario segnò una svolta nella sua carriera. Oscar Peterson fu anche un prolifico compositore. In proposito ebbe intense collaborazioni con noti registi per i quali scrisse apprezzate colonne sonore. Famoso inoltre fu il suo ‘Hymn to Freedom’, componimento che fu presto associato alle battaglie del movimento dei diritti civili guidato da Martin Luther King jr. Il brano è ancora molto eseguito in tutto il mondo: fa parte del repertorio di molti musicisti e cori. Nel 1984 compose ed esegui’ con il suo trio ‘Easter Suite’, una tra le sue più belle composizioni, tuttavia non particolarmente conosciuta. Come altri grandi musicisti jazz, negli ultimi anni della sua vita decise di concentrarsi su un tema di carattere religioso. Nel 1993 Peterson fu colpito da un ictus che limitò l’uso della mano sinistra. Con grande volontà riuscì a rapidamente a recuperare; riprese così ad eseguire, a registrare e a comporre. Il suo candido entusiasmo per la vita, l’amore e la passione per la musica sono rimasti integri fino alla sua morte avvenuta nella sua casa a Mississauga (Canada) la mattina del 23 dicembre 2007. Oscar Peterson continua a vivere attraverso la sua musica. Il suo straordinario virtuosismo di derivazione blues, per il quale è stato paragonato al suo predecessore e maestro Art Tatum, ha messo in ombra le sue eccezionali capacità liriche che rendono molte sue esecuzioni intrise di una profonda spiritualità. È molto suggestivo non solo ascoltarlo, ma anche vederlo suonare. Nonostante la sua mole notevole, riesce a trattare con un’intensa delicata leggerezza il pianoforte: anche da questo traspare la sua grande anima. ROBERTO RAPACCINI
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