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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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106. WILD CARDS-L’ORIGINE di AA VV (2010) di Roberto Latini
“WILD CARDS-L’ORIGINE” curato da George Martin - autori vari (2010)
“Wild Cards” è una serie di libri che porta il lettore nella vita americana dal 1946 verso il futuro. Il primo si intitola “L’origine” e da quell’anno iniziale arriva fino ai primi ottanta. Si tratta di fantascienza e la cosa curiosa è che ogni capitolo è realizzato da uno scrittore diverso. Il contesto in cui ogni autore si muove è quello di un virus venuto da un altro pianeta che trasforma geneticamente il genere umano: c’è chi muore; chi rimane com’è; e poi c’è chi si trasforma in un mostro (in tal caso chiamato Joker) e chi si ritrova con superpoteri (in quest’altro caso viene chiamato Ace). Ho letto questo primo, “L’origine” e non sempre mi ha soddisfatto. Infatti non tutti i racconti sono riusciti bene; alcuni posseggono una scrittura non all’altezza del compito, altri invece sono intriganti e ben costruiti. Ma tutti sono stati in grado di raccontare l’evolversi storica della situazione, rievocando anche elementi presenti nei racconti precedenti, così da salvaguardare l’unità concettuale e la continuità della narrazione. Globalmente quindi mi è piaciuto e sarei curioso di leggere oltre. Mio figlio invece, gran lettore, non è riuscito a proseguire, non godendo appieno. Invece questo libro merita di essere recensito per l’originale impostazione e realizzazione. L’impostazione appunto di ripercorrere la storia e la realizzazione per la creazione a più mani. Si percepiscono varie atmosfere culturali davvero vissute dagli Stati Uniti, ma a volte in modo solo sfiorato (per esempio riguardo alla lotta per i diritti dei neri). Quella post-bellica; quella successiva anticomunista; quella Hippy; quella della guerra fredda; quella dei party NewYorkesi. Gli Ace vengono accusati poi osannati; i Jokers sono accomunati alla lotta ai neri poiché emarginati. Il concetto è che comunque l’esistenza di una comunità umana stravolta dal punto di vista genetico e individuale, non ha cambiato la storia. L’evoluzione, il progresso, le aberrazioni sociali, la conquista della libertà, la corruzione…tutto è filato come nella storia vera. Il libro è visto con gli occhi degli esseri umani trasformati, dei deboli nel caso dei Jokers e dei privilegiati nel caso degli Ace; ma sia che si conviva con i superpoteri, lavorando per il governo o in proprio, sia per i deformi nel caso dei Jokers, essi sono al margine della società. Due sono le considerazioni che mi vengono in mente: una riguarda la modalità interpretativa di queste due figure come simbolo dell’emarginazione di categorie di esseri umani che la società ha sempre assecondato. Non vengono valorizzati i singoli individui, ma si categorizza per idea preconcetta. L’altra invece è più raffinata e riguarda un concetto che direi sia un lato altrettanto negativo del primo ma più subdolo, si tratta della capacità della società di inglobare e masticare tutte le espressioni umane e le realtà, riducendole a meri singulti senza costrutto. Come il mercato è sempre riuscito ad incanalare tutte le arti e i movimenti ideologici in una moda e in una merce, così anche supereroi e mostri, nonostante il dramma morale e psicologico, divengono facce qualunque della realtà sociale. E che viva sulla terra, ben conosciuto, anche un extraterrestre venuto dal pianeta creatore del virus, non susciterà alla fine molta meraviglia. Insomma nulla smuove il cervello umano, che anche se un attimo si scuopte, dopo torna al suo torpore e alle sue meschinità terra-terra (proprio da terrestri quali siamo). E’ interessante vedere come gli autori sono riusciti ad inserire i colpiti dal virus nel contesto storico ambientale, familiare a tutti noi lettori. Ma divertenti anche le invenzioni dei personaggi e delle storie che si trovano a vivere, quindi pure singoli racconti, anche staccati dal contesto del libro, riescono a risultare suggestivi.
Nota: la Marvel Comic ha annunziato una serie a fumetti di “Wild Cards”. ROBERTO SKY LATINI
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