Una Street Metal Band,
anche considerata Sleaze e quindi ancora più tipicamente americana (Los
Angeles), al sesto album dal 1999. “GLUTTONY” è un divertente pezzo Street
Metal che fa l’occhiolino anche a certo punk adolescenziale, ma col piglio
giusto. Coretti, tappeto chitarristico, assolo alla Guns and Roses; un pizzico
di D.A.D. Sonorità da sesso, birra e rock’n’roll, e giù a scapocciare. Bella
energia. “WRATH” è un middle-time su cui la voce ha una linea melodica vicina
alla tipologie sfornate da Axl dei G&R. la velocità è abbandonata in favore
di una atmosfera meno funny e più sporca, persino rabbiosa nell’assolo di
chitarra piuttosto elettrico. Questa e la prima traccia, sono la coppia
migliore dell’album. “WATER” usa una ritmica ballabile e lineare che però si
modifica nel ritornello, alzando l’accento rockeggiante. Quindi un rock giocato
variando il tono tra strofa e ritornello; il primo più introspettivo, il
secondo più tirato e dinamico. Peccato che l’assolo sia breve, era partito
bene. “SEVEN WAYS TO DIE” è un pezzo tirato che usa anche l’armonica e il
tamburello per apparire datato, azzeccata performance che non avrebbe sfigurato
negli anni settanta.
“SLOTH” è una soft song ben costruita, quasi struggente,
parzialmente sullo stile di “I still love you” dei Kiss del 1982 (su “Creatures
of the night”). “ENVY” è un’altra song
con ritmo ballabile. Riff classico e voce pacata. Una canzone che si allontana
un po’ dallo stilema della band accarezzando un po’ certo americanismo alla
Nikelback. “DREAMING ON YOU” è una ballata country con chitarra acustica. Di solito una cosa così è un luogo comune poco
interessante, invece fa davvero piacere sentirla. Bravi. Sdolcinata? Si, ma è
okay stavolta. Un lavoro di buona qualità che non presenta brani super, ma che
mantiene il livello sopra la media. A volte perde l’accento metal per rimanere
solo Rock, però ha la giusta carica. Il punk e lo street metal si fondono,
spesso abbandonando la rabbia del primo per favorire l’orecchiabilità del
secondo. Sky Robertace Latini
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