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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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600. IL FILO ROSSO, UN OPERA CONCETTUALE E METAFISICA di Roberto Rapaccini
L'opera il Filo Rosso di Paola Grossi Gondi è un cavo rosso che esplora lo spazio della Galleria Nazionale di Arte
Moderna. La visione del video pubblicato su Youtube (a questo indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=07fIbD9sonU&feature=youtu.be) consente di averne cognizione meglio di
qualsiasi descrizione. Ricondurre un'opera ad un genere artistico è solo
l'artificioso risultato di una tentazione sistematica che mira a catalogare una
materia che si declina senza soluzione di continuità e che nell'immaginario collettivo
occupa uno spazio che non è circoscritto. Premesso tutto questo, è indubbio che
il linguaggio del 'Filo Rosso' sia di carattere concettuale. L'opera ha infatti
il principale obiettivo di comunicare un concetto, o più precisamente di suscitare
una riflessione: è un strumento per una ricognizione del pensiero del fruitore. La creatività artistica produce sempre un
corto circuito fra l'autore e il pubblico. Nelle opere concettuali in
particolare l'estro artistico interagisce con le potenzialità intellettuali dello spettatore,
senza destarne componenti emozionali estetiche, mostrandosi indifferente alle impulsività
e alle contingenze della realtà. Diversamente l'istallazione di Paola Grossi
Gondi con le sue robuste volute rosse che penetrano, entrano ed escono dallo spazio
nobile dell'atrio della Galleria Nazionale d'Arte Moderna, ha un forte carattere evocativo
e spirituale, poichè scandaglia anche la sensibilità del destinatario rivolgendosi
a quell'intelligenza dei sensi che è un'evoluzione ascetica della razionalità. Il
filo rosso, che normalmente unisce il destino di due anime, qui invece come
qualsiasi entità che sia assoluta e trascendente, non ha nè inizio nè fine. In
questa condizione esplora il mondo immanente e sensibile. Per questa peculiare
e originale complementarietà fra i tratti ontologici di questo elemento
dinamico e mutevole (nonostante la sua universalità) e la ricognizione del
mondo sensibile, l'opera oltre che concettuale è anche metafisica.
ROBERTO RAPACCINI
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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.
(Carl Gustav Jung)
1 commento:
Un bellissimo commento ....
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