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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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542. “HOLY WARS…THE PUNISHMENT DUE” dall’album “Rust in Peace” (1990) dei Megadeth di Sky Roberto Latini
Dall’85 all’88 escono I primi tre album dei Megadeth
guidati dal leader Mustaine (ex-Metallica). Ma nel ’90 arriva l’apice del
successo con il quarto “Rust in Peace”. Questo è il primo disco con la presenza
del batterista Nick Menza, succeduto a Chuck Behler. Nick proseguirà con la
band per la totalità di cinque lavori fino al 1997. Con questo post onoriamo
Nick Menza morto il 22 maggio 2016 per attacco cardiaco durante una sua
esibizione live con la sua nuova band, gli Ohm. Egli aveva già visto in volto
la morte con un tumore che fu appunto la causa di abbandono dei Megadeth, ma
superò quel periodo sconfiggendo il male. Nel 2007 sfiorò di nuovo la tragedia
vicino a perdere un braccio con una sega elettrica. Oggi, a quasi 52 anni
(nacque a Monaco nel 1964) è scomparso proprio lavorando, si è infatti
accasciato sul palco. Nick era figlio di famoso batterista Jazz (Don Menza), ed
infatti oltre al rock duro ha sempre amato sia il Jazz che il Blues. Il brano: “HOLY WARS…THE
PUNISHMENT DUE” (Written by Dave Mustaine) https://www.youtube.com/watch?v=Px6SXqmdwsc
Si tratta di puro Thrash Metal di cui i Megadeth sono
considerati I Big Four insieme a Metallica; Slayer ed Anthrax. La song, come il
titolo, è divisa in due parti ben distinte che quasi nulla avrebbero a che fare
fra loro né per struttura né per significato delle liriche. 1-“HOLY WARS” Si
inizia con un rifframa stile cavalcata che la ritmica batteristica sostiene
molto dinamicamente. E’ un intro di un minuto e ventisette secondi, poi entra
la linea vocale con un minimo di melodia che la voce acuta e caratteristica
di David canta tutta d’un fiato terminando subito questa al minuto 2.15,
arrivando un inserto acustico chitarristico orientaleggiante di dieci secondi,
che fa da fase di passaggio. Terminato il quale infatti inizia la seconda
parte. Il tema del testo si riferisce alla questione israelo-palestinese: Un
paese divisocertamente non si difenderà. Il mio passato e' cancellato, non più
disgrazie; nessuno sciocco reggerà. Ma la frase finale allarga il concetto alla
tendenza mondiale: La fine e' vicina, è chiaro cristallino; Parte del piano
generale; Non guardate ora a Israele, Potrebbe essere nei vostri paesi natii.
2-“THE PUNISHMENT DUE” Inizia più cupa appoggiandosi ad un middle-time
heavy, con la prima strofa che viene cantata diversamente dalla seconda, poi
dopo un breve assolo tagliente di chitarra, riprende la stessa seconda modalità
di cantato, ed ecco un terzo assolo più classico e melodico. Immediatamente un
riff metallico introduce un ritmo veloce con uno sferragliamento solistico più
d’attacco frontale, e infine torna il cantato, con unaumento di pathos e di
disperazione. Ma alla fine la ritmica chitarrista torna agli accordi di inizio
traccia, cioè si ricollega al tema sonoro di Holy Wars, e la song termina,
ritmo-voce, alzando la tensione emotiva. Qui il significato delle parole,
apparentemente si allontana da quello di Holy Wars, dato che si ispira a “The
Punisher”, il personaggio fumettistico della Marvel che in qualità di vigilante
privato (e non pagato) uccide i delinquenti come un giustiziere. L’accostamento
dei due concetti, è come a voler dire che le guerre sono azioni attuate da
interessi privati e non nell’interesse delle popolazioni civili. Tra i brani
presenti nel videogame “Guitar Hero: Warriors of Rock”, questo è ritenuto tra i
più difficili e tecnici da suonare. Lo stesso Mustaine entrò più volte in varie
classifiche dedicate ai migliori chitarristi del mondo o dell’anno. La musica
dei Megadeth non è Thrash estremo seppure molto duro, e la voce è un elemento
che, pur tagliente, ha una modularità a suo modo melodica e non urlata. Il
pezzo qui analizzato vede una impostazione non commerciale e atipica, dove non
è presente un vero e proprio ritornello, ma il gioco si divide tra impalcatura
strutturale e assoli di chitarra, in cui la voce si inserisce senza pretendere
di essere il mprocesso principale; per questo non può essere considerato di
facile fruibilità. Un brano che rappresenta il Thrash Metal classico, dove
Death e Black non sono considerati, e quindi non lo contaminano. Si sente la
grande tecnica pulita del drummer, saluto a corna per Nick. Sky Roberto Latini
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