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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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515. FRANCES MOORE LAPPE, PALADINA DELLA DIETA EQUA da un'Americana a Venezia
Più di 40 anni fa, Frances Moore Lappé, solare e
tenace attivista statunitense, scrisse un ricettario-guida per chiunque vuole
mangiare bene senza imbottirsi di prodotti veterinari e chimiche, e senza contribuire
alla sofferenza di altri esseri, alla fame nel mondo e alla distruzione del
pianeta. Il suo classico Dieta per un piccolo pianeta, che ha già
venduto tre milioni di copie e che rimane in pubblicazione, non è stato largamente
seguito dal grande pubblico come sono invece seguiti i nuovi canali televisivi
dedicati alla cucina. Ma questo non
dovrebbe far sorpresa. Il mangiare
rimane una questione economica e politica.
La ragione perché la Lappé non è diventata famosa come la Betty Crocker,
figura fittizia inventata da General Mills, industria del cibo globale, è ben
evidente a chiunque conosca la dieta occidentale, quella nordamericana in
particolare. In un vecchio film cowboy, John Wayne, capo di una mandria
di bestiame, esclama, "Manzo! Manzo
per una nazione affamata!" Da
quando esigono gli affamati il manzo invece del pane? Sarebbe come chiedere il whisky per
dissetarsi. La pubblicità per la carne e
il latte spunta ovunque in America, come anche per le macchine e la benzina. Si capisce che la tipica dieta statunitense,
che può facilmente includere un litro a testa di latte vaccino al giorno, gira
attorno al bestiame. (Strano, ma anche con
tutto quel latte, il formaggio domestico negli USA assomiglia alla plastica!) Anche se i fast food non hanno ancora smesso di vendere manzo macinato in
quantità industriale, con anche prodotti di porco e pollo, la Lappé continua a lavorare
per promuovere un approccio razionale e anche "democratico" nella
scelta della dieta. Per l'autrice, la
produzione di cibo e la politica in genere sono sempre state collegati. Già in Dieta
per un piccolo pianeta ci ha spiegato come sprechiamo le risorse del
pianeta quando usiamo il terreno per crescere grano che poi viene dato ad
animali per dopo mangiare gli animali e non il grano! Ci ha spiegato che il problema della fame nel
mondo ha a che fare con l'uso delle risorse, e non solo con la crescita della popolazione:
quando la tribù è ben nutrita e quando la qualità della vita aumenta per tutti,
la gente riesce a controllare i propri numeri.
Bruciando le foreste del mondo per allevare bestiame non riduce la
povertà! Utilizzare terra per produrre
fiori da esportare nei paesi ricchi invece di produrre cibo non funziona
nemmeno! E dare la maggior parte del
grano allevato negli USA alle bestie da macello non è ne giusto ne intelligente. Sapevi che il metano che produce il bestiame
è un fattore importante nella produzione dell'effetto serra? Sapevi che la carne è il cibo più acido che
c'è, e quindi, il più dannoso alle nostre cellule? Il concetto è chiaro: essere vegetariano non
è solo una dieta chic, è una soluzione.
Qualcuno chiede, "Ma se non mangio la carne, che cosa mangio?" Macché!
Tutto il resto! Noi, come gli
orsi, siamo onnivori. Di grani, legumi,
verdure, noci, e frutti, non ci sono limiti.
Basta saperli combinare. Chi è
lacto-ovo-vegetariano mangia anche latticini e uova, preferendo quelli di fonti
sicure e provenienti da fattorie dove i polli sono allevati in libertà. Senza la guida di Lappé, forse tante persone negli
USA non avrebbero mai osato di rinunciare alla carne. Lei insegna che per avere una "proteina
completa", equivalente a quella trovata in una fetta di carne, basta
combinare due o tre diverse fonti di proteina.
Si può mangiare patate, mais e fagioli nella stessa seduta. Anche una pizza fatta con il grano integrale
può bastare. Combinando grani integrali,
legumi, formaggi, o uovo, il trucco è fatto.
Non è ne difficile ne pericoloso vivere senza la carne. E' illuminante scoprire un mondo di piatti etnici
e mille e una spezie. La dieta
mediterranea è già interessante, ma proviamo a fare un bel panino medio
orientale, il falafel, la risposta coi
ceci al solito prosciutto. Cuciniamo l'orzo,
la quinoa, il riso, e il miglio. Impariamo
a mangiare i grani integrali come fecero i nostri bisnonni. Frances Moore Lappé, con almeno 18 titoli,
incluso La fame mondiale: 12 miti
scritto assieme a Joseph Collins e Peter Rosset, continuerà a mostrarci il
legame fra la politica e il cibo. Quando
Papa Francesco ha detto in lingua spagnola, parlando all'ONU il 25 settembre,
2015, "Il minimo assoluto nel mondo materiale ha tre nomi: tetto, lavoro,
e terra...", Frances Moore Lappé e sua figlia Anna, attivista anche lei,
hanno sicuramente applaudito. In effetti,
questo è sempre stato il punto principale dei discorsi delle Lappé: la indispensabile
terra, usata in modo razionale e equo, non può non sopportarci tutti. UN'AMERICANA A VENEZIA
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