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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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451. METAL CRISTIANO: OTTAVA PUNTATA di Sky Robertace Latini
LE CRITICHE
In passato la
critica maggiore proveniva dall’ambiente interno al metal stesso, e derivava
dall’accusa di essere band artificiose, che usavano la tematica cristiana solo
per differenziarsi dalle altre e quindi per attirare il pubblico nel panorama
inflazionato di gruppi. Insomma semplicemente una “posa”.Ciò stranamente valeva
per il cristianesimo come per il satanismo. La risposta è che in realtà la QUESTIONE
PUBBLICITARIA, anche se vi fosse stata, non ha più oggi la stessa validità, in
quanto è passato l’effetto sorpresa e il panorama si è normalizzato. Comunque
non essendo rivolta solo al metal cristiano, la “posa” non è univoca di tal
mondo, anzi stranamente i gruppi che esagerano nella scenografia mortifera e
diabolica sono quelli più considerati finti (Mercyful fate; Ghosts). L’altra
critica viene esternamente al mondo cristiano in generale, che vede la sonorità
metal in CONTRADDIZIONE con lo spirito cristiano. Molte band cristiane in
effetti posseggono un suono solo relativamente duro, prediligendo pulizia e
melodia, ma comunque la risposta sta nella visione di un cristianesimo non
“tiepido”, che i tiepidi “Dio li vomita”. L’azione onnipotente e l’amore
totalizzante di Dio e di Cristo vengono ben rappresentati dai suoni ipertrofici
o maestosi, in una percezione uditiva totalizzante di un metal che così segnala
la grandezza divina. E’ una polemica di bassa intensità, non molto vissuta da
un lato o dall’altro; è piuttosto una disquisizione solo parzialmente sentita. Su
questo stesso concetto si basa la critica al muro di suono prodotto
dall’“Unblack” (il metal cristiano che suona come il Black) che essendo
violentissimo o morboso, appare ancora meno confacente al cristianesimo. In
realtà abbiamo visto come le tematiche, risultando più apocalittiche e cupe,
legate al dolore che il male crea e alla lotta contro i demoni, siano adatte al
suono espresso. Anche questa alla fine è una polemica limitata a pochi
ambienti. Dall’interno del panorama metal però c’è un’altra critica. Quella del
mondo satanico e occultista del “Black Metal”, che reputa “FALSO METAL” chi si
annacqua con una tematica cristiana, considerata di potere e inibente. Il
potere sarebbe quello delle istituzioni religiose e l’inibizione nascerebbe
dalla sottomissione a Dio. Ciò non sarebbe confacente al metal che deve essere
solo di rivolta e di attacco alle istituzioni. Non importa che il sound sia
spesso lo stesso, anche i contenuti tematici devono essere univoci in tal
senso. E in questa posizione intransigente si individuano i puristi “Black”: essi
aborrono le tematiche non sataniste, ma allo stesso tempo non accettano i
generi diversi dal Black, considerandolo il solo adatto a raccontare il diavolo
e il suo fascino. Quindi per loro il metal si ridurrebbe a pochi generi, tra il
Black e i suoi parenti stretti come il Death ed il Depressive. In altre parole,
per motivi opposti, il Christian Metal sarebbe una contraddizione in termini
sia per certo popolo cristiano sia per i più fervidi Blackmetallers. Tale
impostazione non contiene ironia; spesso nel metal il lato ironico è
fondamentale, invece, sia dal lato cristiano che da quello demoniaco,
l’estremizzazione elimina la sfaccettatura umoristica. Non è comunque una
tematica che tocca tutto il mondo metallico. Per la maggioranza conta solo la
musica, anche se vissuta con un certo carattere ribelle. SKY ROBERTACE LATINI
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