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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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275. LA POESIA METASEMANTICA di Roberto Rapaccini
Attraverso
alcuni programmi radio ho conosciuto la poesia metasemantica (chi ha fatto
studi classici potrà facilmente intuire l'etimologia di questo lemma
- il prefisso metà più la parola semanticòs e quindi il
termine equivale a 'oltre il significato'). È una tecnica letteraria che mi
diverte e mi affascina. Questo genere di liriche consiste nell'utilizzare
parole prive di significato, ma che hanno un suono evocativo e familiare. Le
frasi, pur essendo composte in parte da parole prive di senso, sono costruite
rispettando presumibili regole sintattiche e grammaticali. La poesia,
adeguatamente letta e interpretata, sembra avere un significato che naturalmente
è soggettivo e arbitrario, e si desume dal suono e
dall'articolazione delle frasi. In Italia, questo genere letterario ha avuto in Fosco
Maraini[1] il suo principale esponente[2]. Questa tipologia di liriche fa parte
della suggestiva famiglia letteraria a cui appartengono i non-sense, utilizzati ampiamente anche da un
poema di Lewis Carroll[3]. Il non-sense è una frase priva di
senso utilizzata in letteratura (clikka
qui).E' un tipo di non-sense anche la parola-macedonia
(famosa è la supercazzola menzionata nel film 'Amici miei' dal personaggio interpretato da Ugo Tognazzi), che è formata dalla fusione di più termini
diversi e/o suffissi, riferibili a mondi concettuali differenti. Esempi di
parole macedonia (ma con un senso compiuto) sono il lemma smog che è nato, in lingua
inglese, come contrazione di smoke ("fumo") e fog
("nebbia"), nonchè le parole italiane di uso comune come
cartolibreria, furgonoleggio, cantautore, musicassetta o videofonino. La voce
sull'enciclopedia online Wikipedia offre un ampio campionario di esempi
di poemi metasemantici (clikka qui) ROBERTO RAPACCINI
Su Youtube ci sono esempi molto suggestivi di poesia metasemantica (clikka sul titolo):
Il Lonfo recitata da Gigi Proietti
Il Coratto Magiglioso dalla trasmissione 610
La Formica Ammucchiarona interpretata da
Bollani e Altomare
Il Giorno ad Urlapicchio recitata da Flavio Inzinna
[1] La sua principale raccolta è 'Gnòsi delle Fanfole', riedita nel 2007
con allegato un CD di 21 tracce di poesie musicate da Stefano Bollani e Massimo
Altomare.
[2] Attualmente, la tecnica consta di un certo seguito tra poeti italiani,
soprattutto amatoriali. In proposito, si può consultare il sito 'Il Lonfo'
(http://www.lonfo.it/).
[3] Il Poemetto Jabberwocky
pubblicato nel 1871.
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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.
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