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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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105. COPERTINE DAL R’N’R AL METAL (seconda parte) di Roberto Latini

Le COPERTINE dagli album ROCK a quelli HARD ROCK

Se il rock’n’roll era stato relativamente allegro e spensierato, con una ribellione adolescenziale affatto politicizzata, ma più che altro comportamentale verso il divertimento smodato (anche sessuale, vedi Jerry Lee Lewis e Little Richard), il nuovo rock si sposta su lidi più impegnati, dando voce ad una ribellione di massa in cui la richiesta di libertà individuale rimane comunque ottimista, e ciò è in linea con gli anni ’50. Niente facce arrabbiate quindi ma speranza e fiducia in un futuro pacifista, nonostante l’aumento di gruppi dai suoni più sporchi e anche meno commerciali

Nel 1967, Jimmy Hendrix, nella copertina “AXIS: BOLD AS LOVE”, psichedelica e di ispirazione hippy, sottolinea un altro elemento che irrompe nella realtà giovanile: la fame di spiritualità. Essa non trova sfogo nelle chiese cristiane, siccome il cristianesimo sembra il simbolo del potere, le religioni che attraggono divengono quelle orientali. Che Jimmy sia un precursore dell’Hard Rock dalla copertina non si evince, rimanendo essa nella simbologia rock del tempo.

Nella rappresentazione visiva dei dischi, è comunque la presenza della musica l’elemento più importante, per cui nelle copertine continuano a vedersi i musicisti e i loro strumenti. Del resto spesso le canzoni divengono un vero rito sciamanico nei concerti, dove le masse giovanili consumano droga e fanno sesso alla ricerca di un nirvana totale, e i brani spesso si allungano a dismisura in eccessi solistici psichedelici davvero estremi. Sulla coperina degli Iron Butterfly del disco “IN-A-GADDA-DA-VIDA” del 1968, la band si presenta coi suoi strumenti e lo spirito psichedelico è raffigurato da due sfere colorate che giganteggiano su di loro. Nell’album la title-track dura ben oltre 17 minuti, anche se ne esiste una versione più corta ( 3 minuti circa). Anche questa band anticipa le sonorità Hard che scoppieranno l’anno successivo alla pubblicazione di questo album.

Nel 1968 un altro gruppo piuttosto duro, a metà tra l’hard e il rock vecchio stampo, esordisce producendo uno scatenato live. Ma sono abbandonati i vezzi psichedelici e i brani risultano corti prediligendo la potenza, come a riappropriarsi dell’energia dei rock’n’roll anni ’50. Anche la copertina si rifà all’esplosione sonora sporca e polverosa che la band mette in campo, non sembra un caso che il primo album sia appunto dal vivo, tenendosi lontani dalla ricercatezza della registrazione da studio. Infatti in “KICK OUT THE JAMS” il collage dei musicisti in copertina è confuso dando un senso di puro dinamismo…nel contempo le bandiere americane e la folla di fondo sembrano voler sottolineare una qualche polemica ribelle…sta per finire il tempo dei figli dei fiori.

L’americanità è forte in quegli anni, perché anche i movimenti giovanili si rifanno molto alla musica che viene da quella nazione. Ambientazioni country-western fanno da sfondo al rock venato di paesaggi rurali e natura. Il “PRIMO” disco del 1968 dei Credence Cleawater Revival, col suo sfondo in legno su cui sembrano incisi i volti dei musicisti, e scritte tipiche di quella cultura, sembrano voler affermare la propria appartenenza territoriale.

Nel 1969 fa il suo ingresso ufficialmente un nuovo genere musicale, l’HardRock. Un rock più duro ed esuberante Eppure esiste ancora l’attivismo Hippy, lo si deduce dalla copertina del “TERZO” album dei Led Zeppelin (1970). Stile allegro (sorriso dei denti nella Zeta) e atmosfera tenue (linee morbide delle iniziali del nome). In realtà non tutto l’album è duro, c’è molta verve folk-acustica e parecchio blues (davvero parecchio), e la copertina allora è davvero adatta all’opera. Non è l’America a dare il nuovo scossone, ma il mondo inglese, che oltre ai Led vede il successo anche di Deep Purple e Black Sabbath. (Continua)                  ROBERTO SKY LATINI 





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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)