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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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86. UN BEL MASSAGGIO AL CERVELLO da un'Americana a Venezia

In questi lunghi e pigri giorni di piena estate, per chi sta a casa tranquillo invece di volar via assieme agli avventurieri, o più normalmente, marciare in macchina con tanto di bagaglio verso le montagne e il mare, forse in attesa di un bel massaggio sulla spiaggia oppure dentro la casa della villeggiatura, com’è bello vivere il proprio angolo del mondo, stranamente meno rumoroso, e tuffarsi, almeno per un po’, dentro la propria collezione di musica.  Anche questo vuol dire viaggiare e rilassarsi.  Di che cosa parlo?  In Musicophilia (2007), un recente libro del dr. Oliver Sacks, si parla delle infinite sinergie fra la musica e la neurologia.  Secondo lo scienziato letterario, oggi è possibile fotografare le reazioni del cervello di chi sta ascoltando una melodia o recitando una poesia.  E si viaggia!  La nostra specie è un animale musicale.  Che mi porta a parlare un po’ di un album, vincitore del Grammy Award for Best Contemporary Jazz Performance nel 1996, 'We Live Here' (“Noi abitiamo qui”), del Pat Metheny Group.  (Nota:  Pat Metheny è seguitissimo, anche in Italia.  Se arriverà vicino a voi, prenotate subito un posto, non aspettate)  Oggi questa vecchia ma sempre moderna opera è riuscita a portarmi in gita stratosferica ininterrotta, di più di 65 minuti, nove brani in tutto.  Il bello è che si può ascoltarla mentre si fanno tante altre cose, con ancor più creatività ed efficacia—la lettura di un articolo, l’arte, la pulizia—sollevati dalle lunghe e complesse melodie ed esaltazioni del progressive jazz di cui il chitarrista statunitense Pat Metheny e tastierista Lyle Mays sono maestri indiscussi.  La copertina di We Live Here ci promette la luna, le stelle, il sistema solare, e un bel collage di immagini che includono anche le foto dei sette artisti del gruppo da bambini come anche da grandi, tutti maschi, nei loro Paesi di origine.  Quindi, si sentono le influenze degli USA, del Canada, e dell'America Latina, con speciale enfasi sulla musica brasiliana, fino ai confini della Via Lattea, passando per diversi continenti, anche l’Africa.  Dopo un solo ascolto di questo CD, sento come avessi avuto un bel massaggio alle cellule del cervello.  Mi sento in sintonia non solo con l’universo dove tutti noi abitiamo ma anche con me stessa.  E ricordo com’è grande la potenzialità dell’Uomo invece di quanto è limitata.  Quest’affermazione non dovrebbe sorprendere:  gli antichi dell’India insegnarono, specialmente nelle sacre scritture conosciute come le Veda, che il corpo e il cervello non sono altro che contenitori dello stesso universo.  Wow!  Comunque, sono sicura che il vecchio Oliver capirebbe perfettamente l’idea del massaggio musicale.  Forse aggiungerebbe, “Và avanti così, e passa la parola.  Migliorerete le vostre chance di evitare l’Alzheimer!”  Intanto, grazie, Pat, Lyle e compagnia, per il bellissimo viaggio!       UN’AMERICANA A VENEZIA     

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho fatto la prova in questa tranquilla e deserta, almeno in città, mattina di agosto: sono al pc e leggo, con in sottofondo la musica del blog che richiama questo post. Una bella sensazione di serentià perchè le note accompagnano dolcemente, quasi in punta di piedi e con delicatezza, lo scorrere dei pensieri e delle sensazioni. Si fondono con la mia persona senza che io abbia la sensazione di essere costretta o vincolata all'ascolto: le note e le melodie sono parte integrante del mio essere. E volendo si viaggia, eccome, si viaggia con la mente e con le sensazioni del corpo...
Bello bello!
Chiara P.

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)