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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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55. LA VIA DEL TAO di Stella Maris

Il termine Tao ha vari significati e uno di essi è proprio “Via”.
E’ una via che può portare a qualunque cosa perché il Tao è tutto.
L’origine della dottrina taoista si perde nelle nebbie del tempo dell’antica Cina. Suoi massimi esponenti furono il saggio Lao Tse, vissuto presumibilmente nel VI sec. a.C., e il mistico Chuang Tzu, vissuto dal 369 al 286 a.C. Il taoismo si caratterizza in due correnti distinte: è una filosofia di vita e una forma di religione

Nel corso dei millenni i taoisti hanno osservato e studiato la vita e la natura, scoprendo che ogni cosa è sottoposta alle stesse leggi, leggi precise che regolano quindi il cosmo, la natura e la vita anche dell’essere umano. Essere in armonia con queste leggi vuol dire essere in armonia con il Tao che è la madre di tutte le cose e a cui tutte le cose fanno ritorno.
Il concetto di base del taoismo è il mantenimento dell’equilibrio dell’energia (CHI), una forza che permea l’universo e lo vivifica (quella che oggi è da molti chiamata la “matrix” divina). Ogni cosa, compreso l’essere umano, ha una densità diversa di CHI e quindi una propria vibrazione caratteristica.
Nel mondo fenomenico l’energia assume due polarità opposte e complementari : Yin e Yang, l’una femminile, passiva, ricettiva, l’altra maschile, attiva, produttiva. Ciascuna contiene un seme dell’altra (come si vede nel simbolo del Tao sottostante). Esse si completano e si sostengono a vicenda, sono inscindibili.
L’equilibrio di Yin e Yang è fondamentale in ogni aspetto della vita e quindi i taoisti hanno messo a punto tutta una serie di precetti e di tecniche volti a garantire tale equilibrio. La medicina cinese e l’agopuntura, il Feng Shui (a cui oggi si ispira la “bioarchitettura”), le arti marziali, i movimenti del Tai Chi sono solo alcuni esempi delle applicazioni pratiche del taoismo.
Ma non si deve pensare che l’equilibrio sia qualcosa di statico. Al contrario, le forze sono dinamiche, in continuo flusso e mutamento ed è dalla loro giusta alternanza che nasce l’equilibrio, proprio come la luna (yin) segue il sole (yang) in un continuo avvicendamento.
L’uomo, per vivere sano e felice, dovrebbe assecondare questo flusso e rispettare i ritmi della natura di cui anch’egli fa parte.
Uno dei principali obiettivi del taoismo è il conseguimento dell’autonomia personale e dell’indipendenza spirituale tramite la trasformazione che si attua a vari livelli, ivi inclusi la  trasformazione delle emozioni negative, la raffinazione delle energie grezze, lo scioglimento dei blocchi fisici che ostacolano il flusso dell’energia, la modifica degli schemi di pensiero limitanti.
Questo è possibile applicando i precetti e le tecniche taoiste, molte delle quali, però, vanno apprese sotto la guida di un maestro competente data la loro potenziale pericolosità soprattutto per le persone immature che sono spinte da motivazioni egoistiche.
Ma quali sono i concetti di base del taoismo?
Lao Tse, nel “Tao Te Ching”, li esprime in modo criptico, ambiguo, poiché il Tao non si può descrivere con le parole, si può solo risvegliare nel lettore l’intuizione del Tao.
Gli avvenimenti del mondo sono il risultato di forze che si creano attraverso reazioni a catena iniziate dalle energie degli opposti. Se tutto ciò che esiste deriva dal Tao e se il Tao si esprime nel manifestato come yin e yang, allora tutto ciò che facciamo inevitabilmente creerà il suo opposto.
Lao Tse afferma che per riuscire dobbiamo astenerci dall’intervenire e permettere che avvenga il bilanciamento. Quando smettiamo di voler determinare il corso degli eventi e lasciamo andare, allora gli eventi seguono il loro corso naturale e la lotta della resistenza si dissolve. Non contrastando il saggio consente la manifestazione del Tao.
Per Lao Tse, la saggezza nasce dall’intuizione interiore. Le opinioni, la conoscenza, l’erudizione sono impedimenti alla saggezza. L’utilità della tazza è data dalla parte vuota, solo quella si può riempire. Chi pensa di sapere non sa realmente, chi sa ciò che non sa è saggio. Il Tao non si trova nelle cose terrene.
A sua volta, Chuang Tzu riteneva che la gente perdesse troppo tempo a discutere su ogni aspetto della vita, allontanandosi così dal Tao. Si discute perché si è perso il contatto con l’unità che sta dietro alle apparenti differenze. Il Tao è oltre le definizioni restrittive.  
Chuang Tzu consigliava di mettersi in armonia con la Natura per poter veramente conoscere.
La Via della Natura coincide con la Via del tao. Quando la natura è lasciata libera di seguire il suo corso si sviluppa nel modo ad essa adeguato. Ugualmente, gli esseri umani dovrebbero trovare la loro vera natura e seguirla. Ognuno ha i propri talenti da esprimere. Quando seguiamo il nostro percorso personale, la natura ci mostra la Via. In tal caso non si fallisce. Se sorgono problemi si manifestano anche le soluzioni. I problemi sono solo apparenti e nascono dal fatto che si scambia l’esistenza relativa per il Tao assoluto.
Chuang Tzu esprimeva la sua dottrina per mezzo di storielle, eccone una:
“Il principe Yuan di Sung cercava un pittore e chiese a tutti i candidati di presentarsi a palazzo ad una certa ora. Tutti giunsero puntuali e ben vestiti tranne uno, che arrivò in ritardo e con abiti informali. Le guardie del palazzo lo mandarono via. Il principe però si incuriosì e volle vedere cosa sapesse fare quell’uomo. Mandò da lui dei messaggeri che, giunti a destinazione, chiesero di vedere l’artista. Allora l’uomo si tolse tutti gli abiti e si accovacciò in un angolo della stanza.
Quando i messaggeri riferirono questo al principe, egli gridò: “Portatelo da me, quello è un vero pittore!”.
L’arte per i taoisti è nuda, primitiva e spontanea, libera da orpelli esteriori. La vera arte è quella in cui l’artista esprime il suo chi, la sua forza vitale.
Praticando il distacco dai propri pensieri e desideri, abbandonandosi all’ignoto, emerge la via interiore. Agendo in sintonia con essa si trova la giusta condotta. Allora puoi vivere non ostacolato da niente di esterno.
Torna alla fonte della tua vita, torna al fondamento nell’ineffabile, insondabile, inconoscibile Tao e scoprirai la tua vera natura.
Lao Tse ci consiglia di ispirarci all’acqua: l’acqua scende in basso, si adatta ad ogni contenitore tanto da assumerne la forma, eppure può avere una forza irresistibile e inarrestabile. La flessibilità non è indice di debolezza, al contrario è la rigidità che indebolisce perché impedisce il mutamento e quindi non consente di essere in armonia con il Tao (“ciò che è rigido è morto, ciò che è flessibile è vivo”).
La vita umana è come una barca di cui noi siamo i barcaioli: non dobbiamo andare controcorrente, dovremmo seguire il flusso e limitarci a governare il timone per impedire alla barca di andare alla deriva.
Il saggio sa che è futile opporsi al destino. Egli si allea con esso e allora realizza il suo pieno potenziale.

STELLA MARIS

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ho la moglie giapponese, ma non sono appassionato della metafisica,filosofia e religione orientali. Mi rendo conto della profondità di certe idee umane, ma sempre mi appaiono come cose troppo ascetiche e poco concrete.

Roberto Sky Latini

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)