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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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22. ANCORA SULLA CREATIVITA'

Pubblico un interessante contributo di Alberto Frasher sulla creatività.

Questo "...argomento molto complesso e, per certi versi ermetico, ci fa riflettere in molti momenti della vita. L’esperienza ci induce a credere che nel cammino della vita, più si va avanti, più diventa difficile afferrare nella sua interezza il concetto della Bellezza e, insieme della Creatività umana. L’aspetto che ritengo impenetrabile è legato alla circostanza secondo cui, essendo noi parte della Natura, com’è possibile separare la Creatività dei nostri simili dalla Creatività dell’Universo, della Natura, che è uno dei tanti aspetti dell’Universo stesso. Io in qualche occasione, scritto o altro, parlo dell’Intelligenza della Natura che ci sorprende con la sua armonia, e che molti di noi ritengono divina. L’Intelligenza è un mistero indefinibile. Ammettiamola come espressione della Natura e dell’Essere Umano. La Creatività non prescinde dall’Intelligenza, quindi è pure essa un mistero, una proprietà diffusa dell’intero Universo e, in particolar modo del genere umano. Da giovane ho studiato Poincareé, la sua opera matematica e quella filosofica. Nelle sue opere “Scienza e metodo” e “Scienza e ipotesi” troviamo anche il suo pensiero sulla Creatività e il ruolo dell’intuizione nella ricerca umana, scienza o arte che sia. Le sue sono riflessioni legate al metodo e all’ipotesi nell’ambito dei problemi complessi sulla coerenza e l’assenza della contraddizione nelle varie teorie. In questi campi, dopo Poincareé arrivarono i risultati fondamentali di un grande austriaco, Kurt Gödel. Con queste ricerche l’Uomo, creatura della Natura, si avvia verso la comprensione di se stesso. Il gioco è affascinante e pericoloso nello stesso tempo. Sembra il cane che si morde la coda. Nella sua opera Poincareé non definisce la Creatività, ma la descrive nei suoi tratti fondamentali. Storicamente la sua descrizione è stata spesso considerata una definizione. Penso che la Bellezza, la Creatività e l’Intelligenza siano da ritenere forme trascendentali della nostra esistenza e della Natura. Non avrebbe senso definirli, poiché la definizione, dal punto di vista logico-matematico stabilisce l’equivalenza tra l’entità definita e un insieme di proprietà incluse nella definizione stessa. Penso, quindi, che la caratterizzazione di alcuni aspetti della Creatività nella riflessione di Poincareé, difficilmente possa essere considerata una definizione. Non è stata neanche nell’intenzione di questo grande e poliedrico scienziato francese. Vorrei aggiungere che, dal punto di vista formale, essendo la definizione, un concetto della teoria, immagine razionale della realtà, non può mai rappresentare in modo equivalente un concetto così primitivo, fondamentale della Natura, dell’Essere Umano, quale sembra essere la Creatività. La Creatività, dal punto di vista dell’esperienza umana, è quella capacità straordinaria di alcuni nostri simili, che riesce a svelare e far comprendere a noi, quello che una mente comune non riesce ad afferrare. Poincareé, nel corso della sua vasta attività scientifica, ha inventato teorie e strumenti matematici affascinanti per eleganza, bellezza e utilità. Lui caratterizzò la Creatività umana, frutto di un quadro preesistente di elementi conoscitivi e su cui intervengono l’intuizione e l’immaginazione. Secondo questa concezione, possiamo pensare alla Creatività come una proprietà, capacità unica: sia scientifica, che artistica. L’arte tende a conoscere, svelare i lati più nascosti, bizzarri e complessi, a volte contraddittori del comportamento umano. L’arte rende bello anche il brutto, per la perfezione delle forme e del colore, per l’armonia dei suoni e, soprattutto per la scoperta di una verità, che spesso facciamo fatica a comprendere. La scienza fa lo stesso: la sua ricerca riguarda la Natura, ma su aspetti diversi dal campo dell’arte. Le due forme della Creatività sono complementari e distinte. Entrambe, però, completano quella capacità in grado di soddisfare la curiosità umana. L’utilità viene dopo. Di solito grandi scienziati e artisti geniali pensano poco all’utilità. Il loro massimo divertimento è la soddisfazione della curiosità umana. La loro Creatività, grazie alla curiosità e alla passione innocente, fa scatenare quella ricerca interminabile e millenaria nel lungo cammino dell’umanità, percorso faticoso ma affascinante, verso i misteri della Natura, Uomo compreso. La Creatività, e chiudo, non si presta al razionale. Essa si trova ovunque e ci sorprende con i suoi caprici, colori, suoni, scatti di genialità, offrendoci con tanta generosità la Bellezza, che non potrebbe non essere anche Utile."

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)