Inoltre, l’espressione New Media Art, a seguito dello sviluppo dei mezzi informatici e del mondo virtuale, venne successivamente ristretta a tutta l'arte “computer-based”, a partire dalle prime sperimentazioni (anni novanta) fino ai più recenti sviluppi.
Pertanto, la New Media Art può essere considerata una “species” di due categorie più ampie: Arte e Tecnologie, e Media Art. La New Media Art si appropria delle potenzialità dei media digitali e delle finalità comunicative proprie dei mass media, per promuovere progetti che, utilizzando le tecnologie digitali emergenti, ne sviluppano le finalità culturali ed estetiche. In questo senso, il termine fa riferimento a un movimento artistico che esplode nel corso degli anni Novanta.
CARATTERISTICHE
Si evidenzia immediatamente un nuovo modo di fruizione dell'opera rispetto alle preesistenti tipologie:
LA MULTIMEDIALITA': la New Media Art si appropria delle espressioni mediatiche preesistenti, digitalizzandole (ossia riconducendole a una rappresentazione numerica binaria), facendo del computer il vero “artefice” dell’opera.
LA INTERATTIVITA': l'opera d'arte “new-mediatica” è aperta e interattiva, in quanto consente la partecipazione attiva dell'utente. Non esiste fruizione passiva e il tradizionale divieto rivolto al fruitore di “non toccare” non ha più ragione d’esistere in quanto il fruitore stesso deve interfacciarsi con l’opera.
VARIABILITA': la New Media Art è oggetto di continua rinnovazione, perché gli strumenti della tecnologia sono in continua evoluzione.
TIPOLOGIE
ARTE DIGITALE: con arte digitale (o computer art) si indicano le forme d' arte elaborate in forma digitale (vale a dire, in forma "Codice binario" binaria). Il termine viene usualmente riservato per le espressioni artistiche realizzate in maniera non banale attraverso un computer.
COMPUTER GRAFICA: la computer grafica è la generazione e manipolazione di immagini per mezzo del computer. In senso tecnico, è la disciplina che studia le tecniche e gli algoritmi per la visualizzazione di informazioni numeriche prodotte da un elaboratore.
ANIMAZIONE AL COMPUTER: l'animazione al computer è l'insieme delle tecnologie digitali applicate nell'animazione tramite l'utilizzo del computer e di software specifici. La computer animation cominciò a diffondersi negli anni sessanta. Il computer fu inizialmente usato per realizzare gli effetti speciali dei film, per creare le sigle dei programmi televisivi, o per animare soggetti bidimensionali.
VIRTUAL ART: la virtual art è la categoria generale che contiene l’attuale versione dell’arte tecnologica. La tecnologia, attraverso le potenzialità multisensoriali e l'interattività digitale, è umanizzata mantenendo tuttavia un ruolo neutro e oggettivo.
NET ART: si definisce net.art un'opera d'arte creata con, per e nella rete Internet.
ARTE ROBOTICA: si tratta della robotica applicata all’arte. La robotica è una scienza che studia i comportamenti di esseri intelligenti e cerca di sviluppare metodologie che permettano di riprodurli in una macchina, dotata di sensori o, più generalmente di dispositivi atti a percepire l'ambiente circostante e ad interagire con esso, eseguendo compiti specifici.
ARTE BIOTECNOLOGICA: l’arte può essere considerata anche inconscio della scienza: riflettendo sulle categorie e sui progressi della biotecnologia, attraverso un’arte elettronica e digitale si possono rappresentare la paura e la curiosità per il nuovo.
ALCUNE OPERE
Open Score (Bong) di Robert Rauschenberg. Consiste in una partita a tennis racchetta toccava la pallina, un grande Bong veniva trasmesso alle casse che circondavano il campo. Ogni bong faceva spegnere una delle 48 luci del campo, cosicchè la luminosità calava progressivamente fino ad annullarsi a fine partita. A quel punto 500 persone inondavano il campo, e le loro silhouette, captate da telecamere a infrarossi, venivano proiettate su grandi schermi posti di fronte al pubblico.
Documenta 6, dedicata al Medienkonzept: Satellite Arts Project di Kit Galloway & Sherrie Rabinowitz, “uno spazio di performance senza limiti geografici”: due squadre di ballerini che operano in luoghi fistra due performer, Frank Stella e Mimi Kanarek. Le loro racchette erano attrezzate con un microfono e un trasmettitore radio, cosicchè, quando la icamente diversi, tramite la connessione satellitare, si trovano a danzare, interagendo tra loro, nello stesso spazio virtuale (l'immagine è spazio).
Kit Galloway & Sherrie Rabinowitz realizzano Hole in Space. Nel novembre 1980, due grandi schermi vengono installati in due diversi spazi pubblici, uno a New York e uno a Los Angeles. I due schermi sono connessi via satellite, e su ognuno di essi viene riprodotto il pubblico dell'altro. Quando i due pubblici si rendono conto della connessione in tempo reale, scattano diversi livelli di interazione.
In occasione del festival Ars Electronica, di Robert Adrian, che organizza la performance The World in 24 Hours. Per 24 ore, una rete globale di artisti comunica utilizzando diversi protocolli di comunicazione, dalla rete al fax alla slow-scan TV alla a Internet.
Good Morning Mr. Orwell di Nam June Paik. Viene usata la trasmissione satellitare trasmettendo da uno studio televisivo di New York e dal Centre Pompidou di Parigi frammenti di registrazione e azioni live, da lui editate e montate in tempo reale, in una trasmissione seguita in diretta da almeno 10 milioni di persone.
Roberto R.
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