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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

LA FOTO DELLA SETTIMANA  a cura di NICOLA D'ALESSIO
LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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8. SPIRITUALITA'

I post hanno riguardato fino ad ora le espressioni artistiche, non considerando che il blog poggia anche sulla colonna della Spiritualità, realtà complementare, speculare e geneticamente equivalente all'Arte. La Spiritualità naturalmente non coincide con la Religione; vi è un rapporto di specie fra le due entità dal momento che l'una (la Spiritualità) contiene l'altra (la Religione). Infatti con il termine Spiritualità si intende anche la ricerca del Trascendente compiuta dall'agnostico. La Spiritualità è anche il linguaggio dell'anima, ovvero di quell’"anemos" che rappresenta l'aspetto immortale ed incorruttibile dell'uomo. Il concetto di Spiritualità ha subito negli ultimi decenni un'importante evoluzione nel mondo cattolico. Infatti nei secoli scorsi si riteneva che la dimensione spirituale fosse prerogativa dei mistici, e cioè di quegli individui che riuscivano a liberarsi dai lacci della realtà mondana. Il Concilio Vaticano II ha precisato che la chiamata alla santità, ovvero alla dimensione spirituale di Grazia, non riguarda solo chi ha votato la propria esistenza alla vita religiosa, ma ogni uomo, nella posizione sociale che Dio o il caso (a seconda del proprio credo) gli ha assegnato. Roberto R.
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5 commenti:

Beatrice ha detto...

La spiritualità e' il linguaggio dello Spirito attraverso l'anima?

ROBERTO R. ha detto...

Forse bisognerebbe stabilire la differenza, se c’è, fra anima e spirito.
Io penso che la spiritualità è la componente che si contrappone alla materialità, e ci eleva ricongiungendoci alla nostra essenza primigenia, ovvero l’essere parte di un tutto. La materialità è divisione, la spiritualità è congiunzione all’indistinto. È un’ipotesi….perchè l’unica realtà concreta, chiara e tangibile è il mistero.

ROBERTO R. ha detto...

“Indagine su Gesù” di Antonio Socci Ed.Rizzoli 2008, Cap. 1
Effettivamente la prova dell'esistenza di Dio non appartiene alla fede ma al campo della ragione, in quanto non può essere spiegata l'economia - nel senso greco del termine e cioè di "leggi della casa"- della realtà, con il caso. Credo tuttavia che non vi sia contraddizione tra scienza ed esistenza di Dio, in quanto Dio nel realizzare i suoi piani si sarebbe potuto servire, indirizzandole, delle leggi della natura. Ma questo assunto promosso dalla ragione ci dice che esiste un principio soprannaturale; come questo principio sia, resta un mistero. Credo che a questo punto entri in gioco la fede, che ci disvela la realtà di questo principio divino. Per noi cristiani è il Dio Vivente, incarnato e Padre; per gli Ebrei è la legalistica figura divina che emerge dalle leggi mosaiche, mentre da questo punto di vista si potrebbe definire paradossalmente ateo il Buddismo, che, come sai, si occupa della promozione delle facoltà spirituali dell'uomo senza porsi il problema dell'esistenza del Trascendente. Comunque questo argomento, oltre ad essere stimolante, meriterebbe ben più ampi approfondimenti, ma si deve stare attento a non intellettualizzare troppo una materia che appartiene allo spirito.
Roberto R.

ROBERTO R. ha detto...

LETTERE D'AMORE NEL FRIGO di Luciano Ligabue
Sono frammenti di cielo. Dirompenti stralci emotivi grondanti di vita che si sciolgono al tepore raggelato delle parole.
La cruda e a volte inosservata eccezionalità dell'esistenza viene raccontata attraverso l'illuminazione degradante dei suoi aspetti più mediocri, la verità sostanziale dei suoi banali accenti d'impotenza, per esaltare il vigore prorompente della vita anche di fronte alla cieca brutalità insensibile del destino
100 lettere che appaiono straziati lacerti interiori, che nascondono dietro all'apparente calma inattentata un'ebbrezza insana anelante alla vita.
Come sempre, Ligabue ferisce con slancio nel segreto degli spazi interiori, si fa strada nel buio denso degli abissi umani, nella sottile rivalsa inascoltata dei silenzi.
Dimostrando come il suono muto delle parole spogliate di musica possa a volte somigliare ad un sottofondo disincantato dell'esistenza.
Valentina Rapaccini

ROBERTO R. ha detto...

“LA BELLA SIGNORA DELLE TRE FONTANE” di Angelo Maria Tentori (2006)

Tentori, sacerdote dell’Ordine dei Servi di Maria, è docente presso L’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Vicenza.

Siamo a Roma nell’Aprile del 1947. Bruno Cornacchiola (tranviere) predicatore protestante (Avventisti del settimo giorno), prepara un discorso contro Maria e il Papa presso un parco.
I bambini stanno giocando vicino. Ad un certo punto non trovano più la palla, il padre si mette a cercarla, ed antrando in una piccola grotta lì accanto, vede uno dei tre che in ginocchio guarda rapito un punto, usando le parole “Bella Signora”. Contrariato chiama dentro uno degli altri figli, il secondo cade estasiato anch’egli in ginocchio; allora chiama la più grande e si lamenta del gioco che gli altri due stanno facendo. Lei nega di averlo insegnato poi subito raggiunge gli altri in ginocchio…alla fine anche lui vede l’apparizione della Madonna, la quale gli parla.

Il punto è detto “delle Tre Fontane” perché secondo una antica tradizione vi avvenne il martirio dell’apostolo Paolo, la cui testa mozzata avrebbe rimbalzato tre volte per terra. In ognuno dei tre punti sarebbe scaturita acqua sorgiva.

Tentori vede le apparizioni mariane come ad una presenza che cerca di mandare segnali oggettivi riguardo la fede “…rapportando il messaggio di Maria a una situazione attuale di particolare ambiguità della fede”
“Questi” sono “tempi in cui alcuni pensano che ogni uomo può fabbricare e produrre la propria verità, dato che non esiste la verità assoluta. Si nota che nella società attuale riemerge una certa ricerca di spiritualità individuale, costruita da se stessi e per se stessi. Serpeggia la tendenza di divinizzazione del proprio io. Si cerca un mondo invisibile, ma suscitato e composto all’interno di se stessi. In questo modo la fede diviene qualcosa di soggettivo, in cui ognuno si illude di trovarsi bene perché fatta su propria misura, ma alla fine ne vengono alla luce tutti i limiti e le incongruenze. E’ un mondo che non va oltre il cosmo. Si entra si nel proprio mondo interiore, ma non c’è il passaggio da questo a Dio e allora ci si imprigiona in essa senza sbocco verso l’infinito.
E allora , invece di essere liberati, si ritorna nella schiavitù della propria illusione”.
Dice Tentori: “La verità è fuori di noi, la verità è Cristo Gesù"...Maria porterebbe sempre al Cristo, eliminando equivoci sulla vera essenza del cristianesimo.

Io credo che se un Dio c’è, non può rivelarsi contraddittoriamente, per cui se le religioni sono in contrasto, ce ne deve essere una che più di tutte è vicina alla verità. Il Dio cristiano è il Dio della Rivelazione, racconterebbe la propria essenza principale in maniera chiara. La realtà di Maria, Madre di Gesù, ribadirebbe e rafforzerebbe il compito della Chiesa all'interno di tale Rivelazione.

Pio XII è il papa che al momento dell’apparizione a Cornacchiola siede in San Pietro. Il veggente lo incontrerà dopo la conversione e ne riceverà la benedizione. Cornacchiola gli consegnerà il pugnale con il quale aveva ideato di ucciderlo.
Nel ’56 fu costruita una cappella affidata alla custodia dei Francescani

Roberto L.

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)