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In questi anni abbiamo corso così velocemente che dobbiamo ora fermarci perché la nostra anima possa raggiungerci. (Michael Ende) ---- A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro. Sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi. (Carl Gustav Jung)

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO

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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO:QUANDO LA BANDA PASSAVA...
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639. NON MANDARE I FIGLI AL MACELLO da un'Americana a Venezia


Gli italiani hanno abbracciato senza timore un genere che oramai ha invaso il pianeta, il Rap.  La parola "Rap" proviene da un verbo in lingua inglese nera che significa "parlare", con o senza rima, in modo svelto e convincente.  Pochi fuori della comunità di colore sanno che le origini del genere Rap risalgono alle piantagioni del Vecchio Sud dove gli schiavi praticavano una specie di gioco fra loro, un'antica forma di combattimento verbale portata nel Nuovo Mondo dalla costa occidentale dell'Africa.  Nei ghetti degli USA il vecchio gioco era conosciuto fra i discendenti degli schiavi come le dozens (dozzine), uno scambio di insulti in rima fra due avversari in strada.  Da lì il Rap è diventato un genere pseudo-musicale oramai quasi sempre di natura violenta e licenziosa e molto poco giocosa.  Per le case discografiche, il Rap non ha regole, basta che la gente paghi per ascoltare gli artisti.  Arriviamo allo scorso weekend vicino ad Ancona, in una vecchia casa colonica diventata discoteca.  Dentro la sala e fuori nel cortile ben chiuso c'erano stipati centinaia di giovani, alcuni senza biglietto, alcuni lì con i genitori che facevano da escort, per vedere il live performance di un certo artista di moda che si chiama Sfera Ebbasta, italiano che ostenta lo stile di un rapper statunitense, di aspetto importato, coperto di oro e gioielli assurdi, vestiti e copricapo vistosi e pelle sfigurata da brutti tatuaggi come quelli di un gangster centroamericano.  Sulla gola ha fatto disegnare l'immagine di un sedere femminile in tanga, uno dei "culi senza cellulite" come precisa nella nuova hit, "Popstar".  Dopo mezzanotte qualcuno ancora in attesa dell'inizio dello spettacolo ha rilasciato nel salone spray urticante.  Chi l'ha sentito per primo ha provato a fuggire dall'interno del locale, finendo su una rampa esterna, diventata improvvisamente una strettoia come via d'uscita.  Il panico ha preso la folla e nel fuggire, una ringhiera sulla rampa ha ceduto sotto il peso di quelli che spingevano per raggiungere il cortile, già gremito di ragazzi.  Chi è caduto dalla rampa è finito schiacciato sotto altri corpi, ammucchiati fra urla di terrore e dolore.  Cinque ragazzi e una madre sono morti lì per lì, mentre molti altri sono finiti in ospedale, alcuni gravi.  Per che cosa, mi chiedo, si sono fatti tanto male?  A parte il fatto che qualche cretino ha usato una sostanza offensiva in sala, forse per rubare una collanina di oro, dice qualcuno.  A parte il fatto che lo spray al peperoncino era già apparso ad un concerto di Sfera Ebbasta a Modena.  A parte il fatto che i gestori del locale hanno fatto entrare ben più persone di quante autorizzate.  A parte il fatto che tanti ragazzi avevano già bevuto più di un bicchiere, e che tanti erano sicuramente sotto l'influenza di droga.  Sballare, dopo tutto, sarebbe stato l'unico messaggio dell'artista, idolo anche di alcuni bambini non ancora teenager.  I morti avevano tra i 14 e 16 anni, ammassati come vitelloni in un Tir per ascoltare e vedere uno che propone cash e fumo, cioè, contante e marijuana.  Sfera Ebbasta non nasconde il fatto di essere trasgressivo.  Ha già detto in un intervista, "Quando poi nelle canzoni riesci tra virgolette ad ammutolire tutti, quello è molto più di una risposta, molto più di uno stato, molto più di un video..."  Questo rapper, come tanti suoi colleghi in America, aspira, sembrerebbe, a fare il dittatore di piazza.  Mostrando povertà di idee e mancanza di impegno sociale, Sfera Ebbasta si è anche spiegato così, "Mi piace sfoggiare per fare vedere a tutti, nonostante sono partito da zero, sono riuscito comunque ad un altro livello."  Quale?  Lo sballo col cash?  Festa di compleanno a bordo di un jet privato?  Corpi senza cellulite?  Diamanti sui denti?  Una volta questo giovane narcisista ha presentato la mamma in un club così, "Fatemi sentire un cazzo d'applauso, perché è lei che ha creato Sfera Ebbasta, porca puttana!  Complimenti, complimenti!"  E sua madre, sorridente, testa rasata, applaude il mostriciattolo ora ricco che ha sempre adorato la mamma, secondo lui.  "Se i ragazzini mi prendono come esempio, stanno prendendo appunto come esempio uno che era un ragazzino come loro, che è riuscito a fare quello che veramente vuole dalla vita, quindi bello che mi prendono come esempio."  Genitori, svegliatevi!  Non mandare i figli al macello!  UN’AMERICANA A VENEZIA

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IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI

(Michael Ende)

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A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.

(Carl Gustav Jung)