
personale. La situazione è davvero imbarazzante.
Al mio avviso, il risultato
dell'elezione potrebbe portare alla bancarotta della nazione come alla Terza
Guerra Mondiale. A noi la scelta! Se fosse "solo" una questione di
carattere, sarebbe facile votare contro il narcisista senza vergogna che
venderebbe sua moglie al prezzo giusto. (Aveva
già negoziato un contratto con la rivista Playboy
a favore di una delle sue ex-mogli che, a suo dire, non voleva comunque posare
nuda!) Dall'altra parte, c'è un'avvocato,
una volta First Lady, che nei panni
di Segretaria di Stato ha già saltato senza rimorso le regole che trattano la
sicurezza nazionale. Pare che la sua
salute non sia granché nemmeno. Si
potrebbero scusare certi suoi sbagli se la sua "fondazione globale" non
fosse in debito con qualche oligarca straniero.
Non appena si riacutizza la vicenda dello spostamento della frontiera
dell'Ucraina, sarebbe opportuno non avere come presidente una che ha già accettato
milioni di dollari dai locali. Per il
resto, cosa so con certezza matematica? Si
può solo giudicarli dai frutti: da una
parte, casinò, campi da golf, alberghi, grattacieli e reality show. Dall'altra,
email hackerati, un ambasciatore e altri tre americani ammazzati in Libia quasi
con annuncio dai terroristi, guerre oscene a non finire e forte ruggine con l'ex
capo della KGB, ora czar della
Russia. Da mesi faccio le mie ricerche,
sperando, anzi, pregando, che le scelte proposte al popolo statunitense nel
2016 non siano così impossibili come sembrano.
A volte sento che queste elezioni siano solo parte di un esperimento, un
esercizio in "colonizzazione ideologica" per usare il termine del
Papa. Spero almeno che Bergoglio
continuerà ad essere il papa per i prossimi quattro anni, a prescindere dal
risultato di questa nuova e assurda corsa alla Casa Bianca. UN'AMERICANA A
VENEZIA
Nessun commento:
Posta un commento