che crea la cosiddetta “orchestra”. Ed è alle
orchestre spesso che il mondo rock guarda. Nel rock ci sono stati esperimenti
di unione tra orchestre vere e proprie e gruppi rock. I Deep Purple nel 1969,
incisero “Concerto for group and orchestra” (loro IV album composto dal
tastierista Lord) in collaborazione con la Royal Philarmonic Orchestra; prima di iniziare a fondare l’Hard Rock.
Anche i Procol Harum vi si cimentarono live con la Edmonton Symphony Orchestra
nel 1972. Essi sono esempi diversi: i D.Purple composero un’opera appositamente
per orchestra; i P.Harum invece fecero accompagnare con l’orchestra le loro
song già create e arrangiate in maniera rock. Spesso questa seconda modalità è
quella preferita: lo hanno fatto persino i Metallica (“S&M” nel 1999) e i
Kiss (Alive IV nel 2003). Una moda o una voglia di vederne l’effetto: versioni
orchestrate di brani esistenti, spesso una delusione; a volte l’orchestrazione
appare solo come una decorazione e non dona valore aggiunto. Il metal sinfonico
però è ben altro: è la nascita di un genere che non traveste il metal di
orpelli sinfonici, ma è
esso stesso sinfonico. La scuola viene dal mondo delle
tastiere e del sintetizzatore, che già nel Prog-rock anni ’70 avevano offerto buona
prova di sé generando atmosfere sinfoniche e maestose, per esempio nel sound
dei raffinatissimi Yes. La tecnologia strumentale oggi trasforma le tastiere e
le chitarre in veri contenitori di magia che permettono di produrre ogni suono
ed effetto esistente. E così, senza il bisogno di avere una orchestra, si può
suonare come se fosse presente. Attualmente Nightwish; Rhapsody Of Fire; Epica
e Dark Moor sono i più alti rappresentati di questa epopea sinfonica nel metal.
Guarda caso sono europei come europea fu l’antica musica classica. Sono
rispettivamente finlandesi; italiani; olandesi e spagnoli. Ma anche negli Stati
Uniti c’è chi vi esercita con insistenza e buonissimi risultati: i cinque album
metal-sinfonici della Trans-Siberian Orchestra di Jon Oliva (ex-Savatage) sono
un ottimo esempio. Tornando all’Europa quest’anno si aggiungono all’arena sinfonica i tedeschi Rage,
che si cimentano con la Lingua Mortis Orchestra, seguendo una inclinazione solo
accennata nel loro passato. Altre band metalliche in questo 2013 hanno dato il
loro apporto sinfonico: i norvegesi Sirenia con la loro fredda aurea e gli
austriaci Edenbridge. Ma essi dimostrano come si possano dare vesti differenti
al symphonic-metal vestendolo anche di goticismo i primi e di leggerezza
Pop-rock-AoR i secondi. Gli spagnoli Dark Moor poi sono usciti con un metal
sinfonico assolutamente orecchiabile, diminuendo il loro livello di pomposità e
rimanendo comunque
aulici. Ma la musica classica può anche essere intesa come
medievale e folk, oppure come lirica, nelle performance vocali con tenori e
soprani, e questi elementi li ritroviamo anche nel metal sinfonico. I Nightwish
con Tarja hanno influito molto, dal 1997, per gli anni successivi, all’entrata
della timbrica lirica nel sound metal, e molte band sinfoniche posseggono voci
femminili che cantano soprano. Le voci del symphonic metal sono spesso estremamente
tecniche, sebbene si utilizzi talvolta anche il cantato growl. Ma oltre che
alla musica sinfonica classica, il metal sinfonico è debitore anche alla realtà
delle colonne sonore. Sia i Nightwish che i Rhapsody Of Fire hanno composto
parti che hanno una alta caratteristica descrittiva e che ampliano
prepotentemente le loro arie così da raggiungere atmosfere di ampio respiro.
Ciò è tanto vero che per le band come i Rhapsody Of Fire è stato coniato il termine
“Hollywood Metal” o “Film-score Metal”, a contrassegnare
quale sia il loro
genere musicale. Un elemento da considerare quando si parla di Metal in genere,
è l’estrema prova di forza ed energia che esso imprime. Se da un punto di vista
strutturale e di arrangiamento la musica classica e il metal sono differenti,
da un punto di vista espressivo e atmosferico, per le sensazioni forti che
suscitano, i due generi musicali sono avvicinabili. Le sinfonie della musica
classica posseggono contemporaneamente estrema soavità e potenza, e così
avviene per il metal. Entrambi non hanno mezzi termini espressivi, ma si
muovono sul massimo del pathos possibile. Se poi il metal assume connotati
anche ipertecnici, anche da un punto di vista del virtuosismo essi riducono le
loro differenze, e il Symphonic-Metal è il genere metal che meno si distacca
dall’essenza della musica classica, persino strutturalmente. Quando si arriva
al metal sinfonico la simbiosi è quasi perfetta e anche concettualmente il
song-writing ricalca la classica. E’ qui perciò l’elemento che snatura il
connotato rock del metal, fino a diluirne il significato musicale primigenio.
Ma se a contatto della musica classica il metal sembra perdere parte della sua
identità, offre alla musica classica una opportunità: quella di tornare
attuale. Con la sonorità metal la musica sinfonica acquista ancora più
maestosità e grandiosità, aumenta il suo grado di magnificenza. E’ come se la
musica classica, ormai statica da tempo, avesse ottenuto dal metal la chance di
evolvere. Sulla musica classica c’è l’elemento Colonna Sonora. Quest’ultima,
per alcuni critici, ha avuto il compito di far evolvere la classica. Molte
soundtrack hanno caratteristiche prettamente orchestrali ed esse probabilmente
sono la faccia moderna di quella. In tale contesto si può inserire la discussione
anche sul metal sinfonico e sul suo apporto alla classica. SKY ROBERTACE LATINI
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