La lettura è stata interessantissima. Ancora una volta
Mick Wall ha dato prova di saper davvero scrivere. La sua modalità è vincente,
anche se rispetto al suo bel libro sugli Iron Maiden che lessi tempo fa,
immette se stesso un po’ di più e inserisce di meno le voci dei protagonisti,
che comunque è un metodo rimasto e che dinamizza la scrittura. Il libro appare
scritto per chi come me ha vissuto quegli anni; la cosa più bella del libro è
il far sentire il lettore e i componenti dei Metallica simili fra loro. Il
fatto poi che il batterista sia originario dell’Europa (Danimarca) fa si che il
suo approccio al metal del periodo in cui ancora non era nessuno (1978-1982)
sia similare a quello del resto del vecchio continente, quindi come quello dei
metal kid italiani ed il mio. La sua percezione verso la nascente e poi
imperante “NewWaveOfBritishHeavyMetal” è descritta nello stesso modo di come
l’abbiamo vissuta da queste parti (Umbria), ed i gruppi che lui ha amato sono
gli stessi che abbiamo amato noi a Terni (Diamond Head; Tygers Of
Pan-Tang;
Venom; Iron Maiden). Curioso il parallelismo tra l’essere fan e poi musicista
geniale. Mentre io e altri a Terni nel 1981-82 fondavamo le nostre band con
molta approssimazione, la medesima approssimazione vivevano i creatori dei
Metallica, con la differenza che noi siamo rimasti nessuno e loro sono
diventati il “Mito”. La voglia di Lars, batterista ancora incapace di suonare
come si deve, viene raccontata bene, ed è ciò che farà avere successo alla
band, aggiustandosi per tecnica e professionalità quando già in corsa. Ma
naturalmente oltre ad avere la giusta mentalità (che noi qui a Terni, troppo
casalinghi, non potevamo avere) servono e sono serviti altri due elementi: gli
USA e il Genio. Si perché il business statunitense era già ricettivo al rock,
non certo come in Italia, e poi come sempre i grandi artisti devono avere quel
quid in più, e il caso deve riuscire a mettere le giuste capocce insieme. E
così il caso ha voluto che Lars Ulritch (batteria); James Hetfield (voce e
chitarra ritmica); Kirk Hammet (chitarra solista) e Cliff Burton (Basso),
avessero tutto ciò che serviva per comporre grande e innovativa musica. L’opera
chiarisce ottimamente la novità che i Metallica apportarono al rock duro;
crearono un nuovo genere, il Thrash Metal e poi lo scomposero e
sugli
stessi beniamini d’allora. Anch’io mi faccio fregare perché mi dà gusto farmi
fregare così, ma stavolta il libro dei Metallica l’ho ricevuto in regalo dalla
ragazza di mio figlio. sky Robertace
latini
Nessun commento:
Posta un commento