scorr
...in altre lingue...
...in altre lingue...
LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
Questo blog non ha finalità commerciali. I video, le immagini e i contenuti sono in alcuni casi tratti dalla Rete e pertanto sono presuntivamente ritenuti pubblici, pur restando di proprietà del rispettivo autore. In ogni caso, se qualcuno ritenesse violato un proprio diritto, è pregato di segnalarlo a questo indirizzo : rapacro@virgilio.it Si provvederà all’immediata rimozione del contenuto in questione. RR
494. “GIRASOLI DI NOTTE” (2014) di Eleonora Anna Cerroni - Intermedia Edizioni di Sky Robertace Latini
E’
stato presentato alla biblioteca comunale di Sangemini, in Aprile (2015), un libro pubblicato qui in
Umbria da una persona che ha avuto esperienze artistiche anche in campo
teatrale e di doppiaggio artistico. Non è una donna donata totalmente all’arte,
è una insegnante, ma comunque una donna che dall’arte si fa afferrare. Nata a
Rieti nel ’62, vive appunto a Sangemini. Si tratta di un romanzo non di molte
pagine, che però contiene diversi momenti emotivi trasfigurati all’interno di
vari personaggi legati fra loro nel tempo e nello spazio, ma descritti in tempi
e spazi diversi. Probabilmente ognuno dei personaggi principali contiene in sé
un lato dell’autrice. Essi paiono rappresentare le pulsioni relazionali dei
vari ruoli che un essere umano costruttivamente ha all’interno della famiglia e
dell’amicizia. Rapporti tra genitori e figli, tra amicizie di stesso e diverso
sesso, tra amante ed amato. E poi un rapporto con l’ambiente e la natura. Questo
è possibile in poche pagine perché vi sono salti temporali che portano in
periodi diversi della storia e quindi a generazioni che mutano, offrendo così
molteplici sfaccettature in maniera relativamente compressa. Siamo nella
seconda guerra mondiale, nel 1943, e poi si va al ’68 e anche nel nostro
periodo contemporaneo, il 2012. C’è una sequenzialità che però non è esplicita,
bensì da scoprire man mano che si legge. Un quadro che la scrittrice compone
progressivamente, fino a farvi luce nel finale. Il ritmo è diseguale durante la
lettura, come a voler rallentare quando si vuole descrivere l’ambientazione o
le emozioni, e a voler accelerare quando si tratta di gestire l’azione. A volte
troppa accelerazione, raffreddando eccessivamente degli angoli che avrebbero
necessitato di pathos maggiore. Nell’insieme si percepisce una certa poesia; e viene
fuori anche nostalgia, sebbene non di tipo triste, nonostante una punta di
malinconia. Una malinconia stemperata dal fatto che le figure raccontate
appaiono sempre ben inserite nel loro “oggi” e trovano la forza di “essere”;
hanno cioè i piedi costruttivamente piantati per terra anche se sognano. L’opera
è seria, nel senso che vuole portare il messaggio di valori che, appunto, come
sopra accennato, sono quelli relazionali della condivisione, ma anche della
libertà e dell’autonomia. Si può sentire una leggera vena ideologica che lega
lo scritto ai tempi odierni, essendovi inclusi la maggior parte dei temi oggi
molto discussi, come l’aborto; l’omosessualità; l’animalismo; l’emancipazione
femminile; la violenza sulle donne; il vegetarianesimo e, legato però
soprattutto al periodo storico raccontato, l’antisemitismo e l’antifascismo.
Non ogni argomento viene approfondito, alcuni sono stati solo sfiorati, secondo
ciò che serviva al racconto. Inserire tutte insieme tali tematiche sociali, ha
leggermente reso meno fluida la lettura, però si denota la spontaneità dei
sentimenti dentro una ricerca formale con cui veicolare i messaggi valoriali.
L’autrice ha cercato di curare l’immagine umana che sente e crede in tali
valori, volendoli rendere concreti nelle persone e non come una mera analisi
concettuale. I Girasoli sono gli esseri umani con la speranza; sono quelli che
hanno conservato l’immagine della luce anche nei momenti bui. Nell’insieme una
prova pensata per portare ai tempi attuali una sensibilità descrittiva legata
ad altri periodi letterari, quelli in cui internet non affogava l’espressività
umanistica tra molti click e tante immagini. Una proposizione tradizionale che
può ancora portare frutti preziosi, una attitudine che bisogna mantenere e conservare e in cui
l’autrice pare sentirsi a suo agio. Sky
RobertAce Latini
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
* * *
IN QUESTI ANNI ABBIAMO CORSO COSÌ VELOCEMENTE CHE DOBBIAMO ORA FERMARCI PERCHÈ LA NOSTRA ANIMA POSSA RAGGIUNGERCI
(Michael Ende)
* * *
HOME PAGE DEL BLOG (clikka qui)
***
ELENCO DEI POST(clikka qui)
ULTIMA NEWSLETTER(clikka qui)
***
IL FILM, IL LIBRO, IL BRANO, LA POESIA DEL MESE (clikka qui)
***
WEBMASTER: Roberto RAPACCINI
A chi può procedere malgrado gli enigmi, si apre una via. Sottomettiti agli enigmi e a ciò che è assolutamente incomprensibile. Ci sono ponti da capogiro, sospesi su abissi di perenne profondità. Ma tu segui gli enigmi.
(Carl Gustav Jung)
Nessun commento:
Posta un commento