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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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488. LO STERCO CHE RENDE FERTILE LA RADICE DEL MALE da un'Americana a Venezia
Questo post è stato ispirato da un passaggio in una
lettera dell'apostolo Paolo spedita dalla Macedonia a Timoteo nella città greca
di Efeso (nell'odierna Turchia) dove l'apostolo predicò per ben due anni. Paolo avvisa i cristiani nell'antico centro, noto
per il suo materialismo: "L'attaccamento
al denaro infatti è la radice di tutti i mali; per il suo sfrenato desiderio
alcuni hanno deviato dalla fede e si sono da se stessi tormentati con molti
dolori." Parole forti: "L'attaccamento al
denaro è la radice di tutti i mali". Guardando la condizione del mondo, vedo che l'avviso
di Paolo è ancora rilevante. Quasi
duemila anni fa i primi Padri della Chiesa usarono chiamare i soldi "lo sterco
del demonio". L'avidità porta soltanto
male. E' la spinta dietro tutti i tipi
di traffico illecito. E' il motivo per
la formazione di organizzazioni criminali.
E' l'olio che lubrica la moderna macchina di guerra. E' lo sterco che rende fertile la radice del
Male. L'amore per il danaro diventa
"idolatria" come ha detto Papa Francesco, aggiungendo che la brama di
soldi infrange il Primo Comandamento: "Non avrai altro Dio fuori di me". Da millenni la maggior parte degli esseri
umani non vive più in gruppi ristretti dove lo scambio di oggetti e di servizi possa
bastare come pagamento. Oggi siamo
costretti a gestire la nostra pila di lucro, grande o piccola che sia. Dobbiamo anche pensare al proprio futuro,
facendo investimenti finanziari, la c.d. pensione fai-da-te. Ogni giorno ci troviamo davanti a decisioni
fiscali, valutandone opportunità e convenienza: spendere o risparmiare, pagare
ciò che chiedono o cercare lo sconto, investire o disinvestire. Il proprio grado di attaccamento al lucro viene
messo a prova anche nel parcheggio del supermercato ogni volta che il mendicante
stende la mano. Lo Stato odierno ci
costringe a riguardare la nostra pila di soldi come se fosse una corda
ombelicale sociale. Il terrore di
trovarci un giorno al verde è diventato così forte che qualcuno si uccide come
se fosse l'unica cosa da fare quando si esaurisce--ahimè, non sempre per colpe
sue--il conto in banca. Le pubblicità, le
gare fra istituzioni finanziarie per conquistarci come clienti e tutti i
bollettini e le tasse da pagare ci possono facilmente distrarre dalle cose più importanti
della vita. Gesù ci disse che i soldi
appartengono a Cesare, e che non possiamo servire Dio e anche i soldi. Dobbiamo decidere dove mettere il nostro tesoro:
nella Borsa, nel mattone, o nel cuore. Questioni
di soldi spesso portano fuori il peggio che c'è in noi. La taccagneria rode la nostra serenità come
anche l'abitudine di accumulare debiti.
Pensiamo ai dipendenti del gioco. In tante famiglie, specialmente dove vige la
legge romana, i parenti mostrano i denti quando arriva l'ora di "dividere
la casa". Dalla cronaca nera scopriamo
quanti figli, forse maleducati dalle loro vittime, hanno imparato a mettere i
soldi sopra di tutti e tutto. Sentiamo gossip e qualche volta cronaca delle
guerre economiche fra coniugi separati. Modelli
di successo mondano, famosi artisti, atleti e CEO, anche quelli palesemente disonesti,
hanno continuato a percepire miliardi ogni anno, mentre le città del mondo vanno
riempiendosi di nullatenenti e senzatetto.
Per fortuna, esistono ancora filantropi che destinano parte dei loro
miliardi in buone cause. Questi
visionari sono sempre in grado di accendere luci nel buio di un mondo che pare abbastanza
indifferente, e non solo impotente, davanti a tanti problemi. Nella maggior parte dei Paesi, soprattutto nel
Terzo Mondo, la forbice fra il numero di individui benestanti e quello delle masse
impoverite è nientemeno che osceno. Anche
nel ricco Occidente i lavoratori sono insicuri quando non sono disoccupati, ma rimangono
tartassati comunque da sistemi corrotti. Corrotti da chi? Da una classe di persone avide che, essendo ambiziose
e spesso bugiarde, occupano troppe poltrone. La corruzione politica succede su scala mondiale. Qualche candidato presidenziale negli USA è già
in grosso debito con oligarchi stranieri e, addirittura, con altri Paesi
nemmeno amici. Basta fare un pò di
ricerca per capire quanto sono importanti i soldi ai politici che, soddisfacendo
i loro "clienti", solitamente occulti, riescono a arrichirsi con lo
sterco del demonio e coprire le traccia con la propaganda. Se non fosse così, oggi il futuro potrebbe
essere roseo. Se i popoli non capiscono
che la politica internazionale agisce senza scrupoli, cioè, a favore di
"clienti", sarà facile, come aveva detto Gunter Grass in un
intervista al giornale spagnolo El Pais
poco prima della morte, che l'umanità rischia ancora una volta di camminare nel
sonno--sleepwalk--verso una terza
guerra mondiale. Pare che il vitello d'oro
nei tempi moderni sia il largo controllo dei mercati dell'energia, e ovviamente,
anche dei territori ricchi di materie prime. Gesù continua a chiederci, "Qual vantaggio infatti avrà l'uomo se
guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la propria anima?" Chiaramente, per chi vuole il bene di
tutti, il materialismo non ci offre nessun vantaggio. UN'AMERICANA A VENEZIA
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