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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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341. UN PICCOLO ZOO, UN PAPA' DETERMINATO, UN BEL FILM di un'Americana a Venezia
In questi giorni surriscaldati a Venezia, è troppo
caldo per andare in spiaggia. Quindi, mi
sdraio e provo a rilassarmi lo stesso, dentro casa e spesso davanti ai film
sulla TV. Ogni tanto ne danno uno di cui
non ho mai sentito parlare. Ne ho appena
visto uno molto simpatico del 2011, "We Bought a Zoo" (Titolo
italiano, La mia vita è uno zoo) di
Cameron Crowe, basato sulla vera storia di un uomo inglese, Benjamin Mee, che
convince i suoi familiari, cominciando con la madre, a investire in una vecchia
casa con un piccolo zoo annesso vicino a Dartmoor nel Devon. In quel momento lo zoo era fallito e molto mal
messo ma ancora fornito di animali più e meno esotici. Prima di tornare in Inghilterra con la amatissima
moglie Katherine e i due figli per occuparsi della vecchia casa con zoo, Benjamin,
Katherine e i bimbi abitavano in un "granaio convertito" nel sud di Francia. Infatti, possedevano più di un granaio
laggiù. La coppia aveva già venduto il flat a Londra per acquistare le
proprietà francesi. Lui scrittore, lei
artista. Si capisce che assieme sono
stati una felice coppia un pò alternativa, pronta ad accogliere nuove esperienze. Poi, tragicamente, dopo l'acquisto della
casa-zoo, Katherine muore in poco tempo di grave malattia e Benjamin deve
affrontare il lutto e pensare anche al benessere dei figli. Decide di andare avanti con il progetto del
restauro dello zoo, anche per il bene dei bambini. Ha detto nel 2012, "Ricostruirlo (lo
zoo) era catartico. Ma uno zoo è un
luogo tremendo dove guarire. Ti collega
con il cerchio della vita. Ci sono le
nascite, ci sono le morti, e ti ricordano che siamo solo un'altra unità
famigliare che ha sofferto una perdita--come le tigri che hanno perso il nonno,
oppure come i tapiri che hanno visto un vitello nascere morto." Ma per restaurare il piccolo zoo che oggi
ospita almeno 200 animali, ci voleva una montagna di determinazione e di duro lavoro,
ed anche una miniera di soldi. Il film
parla delle molte sfide che Benjamin Mee ed i suoi più vicini collaboratori hanno
affrontato per poter realizzare un sogno, fra animali che scappano e ispezioni
ufficiali, fra crisi emotive e guai finanzieri.
Come spesso capita a Hollywood, la versione cinematografica del libro
che Mee ha scritto di un'autentica avventura (We Bought a Zoo, 2008) è stata rielaborata: Il muscoloso Matt Damon fà Benjamin Mee e la Scarlett
Johannsen, che appare nel film senza tanto di trucco, fà la custode principale
delle varie bestie. Il film viene
sceneggiato in California, non nel Devon, anche se il nome dello zoo resta
Dartmoor Zoological Park. Il figlio più
grande, Milo, che oggi avrà 11 o 12 anni, è già pre-adolescente un pò
problematico nel film. La figlioletta,
Ella, che oggi avrà 8 o 9, è piccola e assolutamente impeccabile. Nel film non appaiono la mamma e tutti i
fratelli di Mee. Invece, c'è un equipe
di dipendenti divertenti in stile hollywoodiano. Eppoi, il film ci delizia con veri animali
attori. Ad ogni modo, nel film come
nella vera vita, si capisce quanto lavoro ci vuole per mandare avanti un parco
zoologico anche se "piccolo," e quanto coraggio ci vuole per
affrontare il cuore infranto, l'incertezza economica, e gli scherzi del destino,
tutto nello stesso momento. A me non
piacciono gli zoo, eppure mi rendo conto che per qualche specie, purtroppo, lo
zoo rappresenta un'isola di sicurezza e provvidenza in un mondo dove gli
abitati scarseggiano e dove i cacciatori di frodo sono sempre più avidi. Auguro alla famiglia Mee e al suo parco a
Dartmoor ogni successo, un parco dove hanno avuto il permesso di partecipare a
un programma europeo di riproduzione di specie in pericolo d'istinzione. Se finiremo mai nel Devon, potremmo dare
un'occhiata ad una famiglia crescente di un tipo di gru in via d'estinzione, e
al residente ghepardo e ai lupi, e alle tre tigri Siberiane (ce ne sono meno di 400 rimaste allo stato
brado). Ma soprattutto, sarebbe bello
conoscere la famiglia Mee. Da padre
single, Benjamin Mee offre uno sconto ai genitori single ogni martedì. UN’AMERICANA
A VENEZIA
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