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LA FOTO DELLA SETTIMANA a cura di NICOLA D'ALESSIO
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280. CLASSIFICA ALBUM 2012 di Sky Robertace Latini
CLASSIFICA ALBUM 2012 di Sky Robertace Latini
-prima parte-
Ecco gli ascolti 2012 che ho gustato, classificati per
genere. Si nota quale parte io fruisca in modo maggiore: ascolto più Hard &
Heavy che metal estremo (per me anche il Thrash ha smesso di essere estremo).
Sono piuttosto tradizionalista nonostante mi piaccia tutto il Rock, e
soprattutto il Metal.
Hard Rock: 12
(Furyon/L.Axe/A.R.Pell/Ufo/J.Blades/V.Halen/Europe/L.Skynyrd/S.Harris/kiss/Aerosmith/Graveyard)
Power Metal: 10 (P.Fear/Dragonforce/S.Arctica/Bejelit/Sabaton/W.Skull/Firewind/H.Knights/Wildestarr
/Kamelot)
Metal tradizionale: 9 (Drakkar/Unisonic/K.Dynamite/Accept/R.Wild/Nightmare/AtVance/G.Magus/F.Force)
Thrash Metal: 9 (Overkill/S.Messiah/Soulfly/F.ByFire/Necromicon/Kreator/Enemynside/Testament/Arthemis)
Street Metal: 8 (C.Lixx/Halestorm/Slash/G.White/Gotthard/L.Ford/Darkness/D.Jones)
Progressive metal:7
(B.Earth/Borknagar/OSI/J.Tull/S.Vai/Threshold/Rush)
Symphonic Metal: 5
(Epica/Xandria/D.InMusica/Teodasia/L.Turilli’sR.)
N.W.O.B.H.M.: 5
(C.Mistress/A.Witch/Tank/Savage/O.DawsonSaxon)
Punk: 5 (Therapy/S.Tankian/Turbonegro/Offspring/B.Txarrak)
Epic Metal: 4 (B.Beast/F.Call/Hysterica/Manowar)
Gothic Metal: 4 (L.Coil/P.Lost/V.OfDestiny/Delain)
Black Metal: 4 (Cadaveria/M.O.Evil/Moonspell/B.A.Nord)
Prog-rock: 3 (Asia/F.Kings/Y.Sassi)
Death Metal: 3 (Meshuggah/Asphyx/Gojira)
Rock: 3 (B.Springsteen/Stranglers/L.Kristine)
Ambient: 2 (Atoma/T.Tiffany)
Folk Metal: 2 (Heluveitie/Elvenking)
Metalcore: 2 (AsILayDying/I.T.Moment)
AoR: 2 (H.Temple/Magnum)
Grindcore: 1 (N.Death)
Groove Metal: 1 (A.Mob)
Industrial Metal:1 (Ministry)
Speed Metal: 1 (3I.OfBlood)
Blues: 1 (J.Bonamassa)
Quest’anno
come l’anno scorso, al primo posto metto un disco Symphonic Metal, sarà una
questione di gusti, ma anche il fatto che sia i Rhapsody Of Fire (italiani) nel
2011 che gli Epica (olandesi) nel 2012 non si limitano a glorificare la loro
epicità con suoni magniloquenti, vi inseriscono invece idee strutturali e
artistiche variegate e molto raffinate senza mai scendere in effetti fini a se
stessi. Si parla cioè di contenuto ad alto livello di ispirazione. Menzione particolare va ad alcuni gruppi per
la capacità di porsi in modo differente nel panorama metal: i Furyon e gli
Adrenaline Mob per essere riusciti a fondere il vecchio ed il nuovo creando
qualcosa di innovativo (forse qui il termine originale è adatto, senza dargli
eccessivo significato); nella stessa direzione anche i Primal Rock Rebellion
per essere davvero una novità originale pur essendo il chitarrista quell’Adrian
Smith, ormai ultraclassicissimo chitarrista degli Iron Maiden. I Barren Earth e
i Borknagar per aver realizzato invece due lavori Progressive molto personali e
raffinati, proveniendo entrambi dai mondi estremi Black/Death. I Lillian Axe e i
Nightmare per aver ridonato all’Heavy Metal quella tinta Hard Rock di passaggio
tra gli anni settanta e gli ottanta dal sapore forte che mette insieme energia
e classe compositiva assolutamente all’altezza delle sonorità odierne. Vecchie glorie continuano a tornare fiorenti e
in grado di produrre opere degne del loro passato: i mitici Van Halen e i
teutonici Accept, per esempio, e gli statunitensi thrasher Overkill; e poi un
po’ sottotono ma riusciti, i lavori di Aerosmith e Kiss. Eppure sempre più,
anche i nomi di questo decennio alzano i toni e il livello delle loro
performance da studio utilizzando quella stessa musica del passato e
modernizzandola: Crazy Lixx; 3 Inches Of Blood; Kissin’Dynamite. E poi bisogna
annoverare, fra le chicche, quelle band minori del lontano passato, come Tank e
Savage, che stavolta hanno fatto dischi “maggiori”. Mi sono piaciuti moltissimo
i Wildestarr formati dal chitarrista dei ViciousRumours e da una cantante
potentissima, che suonano un Power Metal di forte impatto e raffinatezza come
facevano una volta i Queensryche. Le delusioni: quella totale tocca agli Ufo,
che sebbene possano aver dato luogo ad un disco piacevole, non sono
assolutamente in linea con gli standard anni 2000. Ma anche i Therapy che non
riescono a donare quella scintilla magica che sempre ci si aspetta e che
puntualmente viene delusa. Altra delusione è quella targata Unisonic, e non
perché il disco sia scarso, ma perché da Kai Hansen (Gamma Ray) e da
Kiske(Hellowen) mi aspettavo un super album. Leggera delusione poi riguardante
3 band: Dragonforce; PrimalFear e FreedomCall, dai quali non mi aspettavo
cataclismi, però una prova con maggior impegno; dischi anche con episodi
eccitanti, che alla fine sembrano aver voluto solo rispettare un dovere. Nota a
parte per i Soulfly: mister Max Cavalera con l’album “Blunt Force Trauma” fatto
col fratello (Cavalera Conspiracy), aveva realizzato un eccitante colpo thrash,
particolare e istrionico, e così mi aspettavo la stessa emozione per
“Enslaved”; non è stato così anche se esso merita elogi (gli ho dato 7,5). E
veniamo all’Italia: la nuova costola dei Rhapsody, con l’album “ascending ti
infinity”, merita la palma della miglior
band tricolore, ma troviamo ben posizionati gli ispiratissimi “Holy Knights”
con un Power Metal niente male. Degni davvero di nota gli Arthemis, che
passando disinvoltamente dal genere Power del disco del 2010 a quello Thrash di
quest’anno, non perdono nulla in estro compositivo e tiro. E anche grande
riuscita per la presenza della DeathMetaller Cadaveria (nonostante io non
preferisca il Death come genere), in quanto è davvero personale e colora le
sonorità doom di forza ed impatto. Bel disco per i White Skull, che tornati
alla ribalta con la vecchia cantante, sfornano una prova energica; bella prova
anche per i Bejelit che peccano talvolta di incertezza vocale ma hanno estro
compositivo da vendere. Se stanno più in basso i Lacuna Coil è perché si
accontentano di proporre se stessi senza cercare rinnovamenti, e complimenti ai
Drakkar per la loro buona prova. Anche quest’anno l’Italia mi è apparsa tonica.
Fuori dal metal un ottimo disco è stato
quello degli svedesi FlowerKings, che suonano un prog-rock di antica memoria
del quale hanno imparato sia la tecnica che la genuina atmosfera; degni di nota
Stranglers e Springsteen. E’ difficile per me dire se l’anno 2012 sia stato
migliore del 2011; forse il 10 dato a “Form chaos to eternity” dei Rhapsody Of
Fire dell’anno scorso vale più del 10 dato ai “Requiem for the indifferent”
degli Epica di quest’anno. Album davvero brutti? Ne ho sentiti solo
tre…fortunatamente.
Nota bene: all’interno dello stesso voto la
numerazione testimonia comunque il mio livello di apprezzamento.
17 nazionalità (totale dischi ascoltati:106):
U.S.A.:28(Olanda/Armenia) - RegnoUnito:17 –– Germania:
13 – Italia:12 – Svezia:10 – Finlandia:4 - Francia:3 - Norvegia:3 -
Olanda:3 – Canada:3 - Portogallo:2 –
Svizzera:2 – Spagna:2 – Grecia:1 – Brasile:1 -
Israele:1 –Irlanda:1
I dieci
migliori album 2012 per Sky Robertace Latini
10
1.
REQUIEM FOR THE
INDIFFERENT Epica (Olanda)
Sinfonismo meno ridondante, più ficcante. Gli Epica salgono sul podio
riuscendo in un capolavoro pur rimanendo molto fedeli a se stessi.
9,5
2.
STEEL-Battle Beast
(Finlandia)
L’anno scorso i Wolf, quest’anno invece la palma di MetalClassico a
loro. Non si può pensare al metal senza fare i conti con gli anni ’80 che ne
sono stati il momento più esaltante dal punto di vista del rinnovamento. Gente
come i Battle Beast ne dà il giusto tributo creando musica Heavy tradizionale,
con, però, attualità e freschezza.
3.
GRAVITAS Furyon (U.K.)
Un moderno metal dal piglio hard rock antico, con una capacità di
unione dei suoni da farne uno stile compatto. Appare come qualcosa di veramente
innovativo. Una prova di maturità nonostante sia un esordio.
4.
MARCH OF
PROGRESS Threshold (U.K.)
Prog-metal quello vero, tecnico ed energico. Un album che sa dare filo
da torcere anche ai magistrali Dream Theater. Duro ma anche raffinato. Un
lavoro fortemente ispirato e di deciso impatto sonoro.
5.
THE DEVIL’S
RESOLVE Barren Earth (Finlandia)
Death Prog Metal, poco Death e molto Prog. Un album da sentire più
volte, introspettivo ma anche luminoso.
6.
ALPHA NOIR Moonspell (Portogallo)
Black Gothic
Metal d’atmosfera, molto black e poco gothic. E’, dei due album fatti uscire
contemporaneamente, quello più metal, quello più violento. Non infastidisce il
growling che suona in modo tradizionale, ma interpretato con forte personalità.
7.
ASCENDING TO
INFINITY LucaTurilli’sRhapsody
(Italia)
Più sinfonico che metal, non si distacca dallo stile della vecchia band
d’origine, però è meno rockeggiante. La voce è più tecnica di quella di Fabio
Lione, ma leggermente meno personale. Mi aspettavo più originalità, ma va bene
così, il livello è comunque alto.
9
8.
OMERTA’
Adrenaline Mob(USA)
Un misto di originale modernità e passato ultraenergico. La durezza si
sposa con linee melodiche esaltanti. Riff corposi con un groove selvaggio, e
una voce possente che incarna la pura forza, riuscendo a dare una impronta
personale e assolutamente avvincente.
9.
THE ELECTRIC AGE
Overkill(USA)
Senza uscire dalla tradizione Thrash, una ottima bella figura. A volte
appaiono come degli Accept più violenti. Forte la loro ironia musicale, dove
riff e voce stanno alla pari per impegno e guida.
10.
URD Borknagar
(Norvegia)
Black Progressive Metal, poco Black e molto Prog. Incarnano un Prog
moderno con accenti antichi di elevato feeling. Curato il songwriting, è
incisivo soprattutto l’aspetto atmosferico.
SKY ROBERTACE LATINI
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